Esiti Consiglio Unione 02/02/2015:
Ieri sera, il Consiglio dell'Unione ha chiaramente messo in evidenza l'incapacità ed incompetenza dell'Amministrazione di Candiana, la cui delibera di recesso anticipato in deroga allo Statuto è stata giudicata "irricevibile" dal Presidente dell'Unione e buona parte del Consiglio ha lasciato l'aula. Vista la situazione, ho lasciato l'aula anch'io. La discussione non si è pertanto potuta tenere per mancanza di numero legale. Un vero schiaffo per l'AMminstrazione BRAZZO che fino all'ultimo ha voluto imporre la doscussione del suo "recesso anticipato in deroga".
- delibera di modifica allo Statuto per consentire recesso sempificato: 5 favorevoli su 14 , quindi respinta (nonostante la mozione avesse avuto 10 favorevoli)!
- presa d'atto recesso anticipato di Candiana: giudicata irricevibile, buona parte dei consiglieri esce quindi nemmeno discussa!
Riflessioni
Ieri sera, il Consiglio dell'Unione ha chiaramente messo in evidenza l'incapacità ed incompetenza dell'Amministrazione di Candiana, la cui delibera di recesso anticipato in deroga allo Statuto è stata giudicata "irricevibile" dal Presidente dell'Unione e buona parte del Consiglio ha lasciato l'aula. Vista la situazione, ho lasciato l'aula anch'io. La discussione non si è pertanto potuta tenere per mancanza di numero legale. Un vero schiaffo per l'AMminstrazione BRAZZO che fino all'ultimo ha voluto imporre la doscussione del suo "recesso anticipato in deroga".
Più
volte nei precedenti giorni è stato chiesto a Candiana di ritirare la
delibera di recesso anticipato n°41/2014 e riformularla dopo la modifica
allo Statuto per il recesso semplificato: anche di fronte alle richieste
degli altri Sindaci, l'Amministrazione di Candiana ha voluto tirar
dritto, pretendendo la presa d'atto e la veloce convocazione del
Consiglio.
Il risultato è sotto gli occhi dei cittadini, dei dipendenti e degli altri Comuni: l'arroganza
ed incompetenza dell'Ammminstrazione BRAZZO hanno generato per Candiana
la pagina più umiliante nei rapporti con gli altri Comuni, arrivando a
vedersi persino rifiutare la discussione di un atto illegittimo imposto con
prepotenza in spregio alle regole.
E' da Maggio che ci prepariamo al peggio, ma a questo livello di miseria politica non pensavamo di arrivare!
Il
Suicidio politico del nostro Comune si è consumato prima in consiglio
comunale e poi in consiglio dell'Unione, nonostante gli argomenti e gli allarmi presentati delle
Minoranze, dei Dirigenti e dei colleghi Sindaci.
Non hanno ascoltato nessuno!
L'incapacità
e supponenza che da subito abbiamo contestato a questi "statisti"
dell'ultim'ora acciecano l'Amministrazione BRAZZO e continuano a
generare problemi nella Giunta e nel Consiglio dell'Unione,
continuamente paralizzati nel gestire i mal di pancia di Amministrazioni
che voglio uscire e nemmeno sanno come!
Infatti, ieri sera il consigliere Scudellaro di Candiana è arrivato a dire
che "sono i tecnici e dirigenti dell'Unione che devono definire le
modalità del organizzative del recesso: noi abbiamo dato una indicazione politica!"
Siamo
sconvolti di fronte a questa incredibile affermazione! A loro, che
tanto hanno studiato le funzioni associate, le convenzioni, non
interessano i problemi della riorganizzazione dell'Unione e del Comune
uscente (che sono il cuore dell'obbligo delle funzioni associate!): sono come bambini a cui basta dire "non gioco più".
Solo che in giorco c'è il futuro del nostro Comune ed i rapporti con gli altri.
Solo che in giorco c'è il futuro del nostro Comune ed i rapporti con gli altri.
Questa
scusa delle delibere o mozioni che sono "indirizzi politici" e non atti
amministrativi è il pretesto
di chi non ha idea di cosa stia facendo!
Siamo stanchi di questo atteggiamento da dilettanti che impegna Giunta e Consigli dell'Unione a discutere decisioni gravissime che, dimostrandosi inapplicabili (come abbiamo sempre dichiarato nero su bianco), ci vengono allora spacciate per indicazioni generiche, senza conseguenze!
Siamo stanchi di questo atteggiamento da dilettanti che impegna Giunta e Consigli dell'Unione a discutere decisioni gravissime che, dimostrandosi inapplicabili (come abbiamo sempre dichiarato nero su bianco), ci vengono allora spacciate per indicazioni generiche, senza conseguenze!
Ieri
sera ho lanciato un monito ai colleghi consiglieri molto forte: basta
con queste delibere ridicole camuffate da "indirizzo politico" inapplicabili o illegittime! Si respingano al mittende
le delibere irricevibili e si concordino modalità e delibere di recesso
uguali per tutti! Diversamente, una presa in giro per i Cittadini, i
dipendenti e per i consiglieri che intendono svolgere seriamente il
ruolo di rappresentante dei Cittadini e intendono applicare la legge con
atti chiari e disposizioni precise per i dipendenti!
Non
a caso, nonostante la mozione di "indirizzo politico" per il recesso semplificato fosse stata approvata con 10 voti, la delibera di attuazione è stata votata da solo 5 consiglieri e non è passata!
Siamo arrivati al paradosso che i Comuni che approvano mozioni per il recesso semplificato finiscono per non votare la delibera con l'appostia modifica allo Statuto!
Questo
ha dimostrato ai cittadini come vi siano due Comuni (Candiana e
Bovolenta) che, avendo deliberato un recesso immediato contro lo Statuto
vigente, obbligano il Consiglio a forzare lo Statuto con modifiche al
limite della legalità, che alla fine però non passano: chissà perchè!
Prima
si costringe il Consiglio dell'Unione a discutere ed approvare mozioni
illegittime e infondate per i capricci Amminstrativi di qualche Comune,
poi, di fronte all'evidente impossibilità tecnico-organizzativa di
applicarle si tirano indietro, causando la non approvazione di ciò che
avevano proposto ed imposto.
Fatto salvo che sono le Amministrazioni e non certo un consigliere di minoranza a trovare soluzioni, visto il deleterio stallo causato da questi due comuni che recalcitrano senza preoccuparsi delle conseguenze, segnalo umilmente tre semplici criteri da seguire:
Proposte
Ieri sera, provocatoriamente, mi è stato chiesto dai consiglieri BAESSATO e SCUDELLARO cosa suggerisco io per trovare una soluzione, visto che blatero tanto.Fatto salvo che sono le Amministrazioni e non certo un consigliere di minoranza a trovare soluzioni, visto il deleterio stallo causato da questi due comuni che recalcitrano senza preoccuparsi delle conseguenze, segnalo umilmente tre semplici criteri da seguire:
- mantenere le tempistiche di recesso dell'attuale Statuto: si comunica il recesso entro Giugno e da Giugno a Dicembre si gestisce la transizione dei Comuni uscita (tutti insieme e non sfasati a piacere elle lune dei Sindaci!) e da Gennaio ognuno la propria strada.
- prevedere modifica allo Statuto solo con la possibilità del recesso anche prima dei 3 anni;
- la Giunta si ritrovi almeno 2 volte la settimana e finalmente operi sulla gestione senza i continui attacchi dei comuni secessionisti