Ieri sera il nostro Comune ha toccato il fondo della sua storia Amministrativa.
Vi avevamo detto di prepararvi al peggio!..
Le due opposizioni, che rappresentano la maggioranza dei Cittadini, trattate ancora una volta a risate e battute, hanno contestato sotto moltissimi profili oggettivi, l'impossibilità di deliberare l'illegittima uscita dall'Unione.
Nessuno degli altri Comuni ha deliberato una tale assurdità!
La Sindaco BRAZZO esulta come se fosse un traguardo: ma se è solo l'inizio!
Una deliberazione illegittima che cancelleremo al più presto, altrimenti sarà l'inizio di una serie di problemi infiniti per il nostro Comune!
il Sindaco ci rassicurava ieri, di fronte a contestazioni sull'illegittimità, sui danni economici: "non preoccupatevi, facciamo cose semplici, i cittadini non ci rimetteranno nulla, state sereni".
Il fenomenale Capogruppo Gobbo ci ribatte che "ci terremo alcune funzioni, non le convenzioneremo tutte", dimostrando che non sanno nemmeno quello che fanno e gli obblighi in essere. Beata ignoranza, recita il vecchio adagio.
Ma tanto, "è già pronta la proroga di Natale.. in Italia le cosa vanno vanti così.. inutile essere i primi con l'Unione.. la maggior parte dei Comuni è indietro con le funzioni associate".
Bene, scuderia BRAZZO, deliberate confidando sulle proroghe di fine anno: avanti con "il così fan tutti" di 20 anni fa.. avanti con la mediocrità, pensiamo al giorno per giorno invece di prepararci a quello che ci attende gli anni futuri.
Ci sarà la proroga? Buon per voi e male per i cittadini che da anni aspettano la riorganizzazioni dei nostri comuni.
Invece vedono il loro Sindaco e la sua pregiata scuderia assecondare l'andazzo dei molti..
Se torniamo indietro e sarà il suicidio politico del nostro Comune.
Questo lo sanno anche i dipendenti dell'Unione, che nonostante le difficoltà cui devono far fronte, sono per lo più convinti che sarebbe una follia tornare a funzioni separate.
Tra 15 giorni scatta l'obbligo per tutte le funzioni associate nei comuni sotto i 3'000 abitanti ma loro dico di no e dicono che non sanno con chi lo faranno: uno spettacolo disarmante.
Intanto la Sindaco scivola con il nome di CORREZZOLA: eh già!
Siamo stati facili profeti nelle nostre millanta previsioni.
Ancora una volta, ci cadiamo: non impariamo mai!
Intanto, Lunedì prossimo, altra battaglia sul fronte Unione, ma è solo l'inizio..
Quindi, Scuderia BRAZZO, festeggiate le Festività perché non c'è altro da festeggiare.
E, mai come in questo periodo: Auguri!
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Candiana, 18 Dicembre 2014
CONSIGLIO COMUNALE
del 18/12/2014
PUNTO 03
O.D.G. – uscita anticipata
dall’Unione del Conselvano in deroga allo Statuto
DICHIARAZIONE DI VOTO
Il voto contrario che qui si
esprime è articolato in 4 motivazioni.
1] ILLEGITTIMITÁ DELLA DELIBERA
Si premette che la delibera
in discussione è innanzitutto illegittima.
I profili di illegittimità
di questa “specie” di atto sono pressoché infiniti e se ne indicano solo i principali:
·
Statuto dell’Unione del Conselvano, art.7 à è sancito che “Ogni Comune partecipante all'Unione può
recedervi non prima di anni 3 dalla data di adesione” e che “Il recesso deve essere comunicato al
Presidente dell'Unione entro il mese di giugno di ciascun anno e ha effetto a
decorrere dal 1 gennaio dell'anno successivo..”Pertanto è illegittimo
recedere con data 1 gennaio 2015.
·
L.R. 18/2012, art. 4 à “Lo statuto dell’unione di comuni individua la
sede e le funzioni svolte dall’unione, le competenze degli organi, le modalità
per la loro costituzione e funzionamento, nonché la durata dell’unione,
comunque non inferiore a dieci anni”, prescrivendo la durata minima delle Unioni di
Comuni di 10 anni. Quindi lo Statuto potrebbe essere modificato solo conformemente
alla L.R. 18/2012 e quindi innalzando a 10 anni la permanenza minima.
·
D.Lgs. 267/2000 (TUEL) art. 239 à l’organo di revisione deve
esprimersi sulle “modalità di gestione dei servizi e
proposte di costituzione o di partecipazione ad organismi esterni;”. La delibera non
contiene il parere dei revisori, ma bensì un allegato che riporta una
lettera in cui, anzi, chiedono di “migliorare
l’organizzazione, le procedure ed il Sistema Gestionale dell’Unione dei Comuni
del Conselvano” e non a recedere da essa o a scioglierla (vedasi ALLEGATO 1);
·
D.L. 78/2010 art.14 à obbligatorietà gestione
associata di tutte funzioni fondamentali entro il 31.12.2014. Ammesso che
potesse recedere dall'Unione (cosa che non può!), dal 1/1/2015 il Comune si
trova ad essere inadempiente rispetto agli obblighi di gestione delle
funzioni associate e viene sanzionato dal Prefetto;
·
Mancanza del parere del Segretario Comunale, non allegato al momento di
deposito degli atti e di cui si chiede l’avvenuta emanazione;
·
Il Consiglio dell’Unione non può prendere atto di recessioni
illegittime, né
tanto meno disciplinare “i rapporti tra il Comune di Candiana e
L’unione dei Comuni del Conselvano”;
2] DANNI
ERARIALI
La delibera stessa evidenzia
che all’uscita dall’Unione seguirebbero
“pendenze contabili” e la responsabilità che la
Corte dei Conti dovrà accertare ricade su chi la vota.
I danni prevedibili già
nell’immediato sono:
- STATUTO, art. 7 à il Comune perderebbe,
oltre alle quote di patrimonio e demanio irrecuperabili, tutti i
contributi ottenuti attraverso l’Unione: sono già stati ottenuti
contributi per l’informatizzazione, la sistemazione di spazi, l’acquisto
di arredamento, dotazioni per i vigili, ecc.
- DGRV 1417/2013 alleg.B à il “PIANO DI RIORDINO
TERRITORIALE” dichiara circa i contributi assegnati che “In
caso di scioglimento dell’Unione, nel caso di recesso di un Comune
associato dall’Unione o di revoca del trasferimento della funzione prima
del termine di anni cinque,, l’ente beneficiario dovrà sottoscrivere un
atto di impegno che preveda la restituzione alla Regione di quota parte
del contributo in c/investimento erogato, in proporzione al tempo mancante
al compimento dell’intero periodo di cinque anni e, in caso di recesso di
un singolo Comune, anche in proporzione al numero di abitanti dello
stesso. I contributi non saranno nemmeno ottenibili una seconda volta con
altre forme associate;
·
D.L. 78/2010 art.14 à obbligatorietà gestione
associata di tutte funzioni fondamentali entro il 31.12.2014. Ammesso che
potesse recedere dall’Unione (cosa che non può!), dal 1/1/2015 il Comune si
trova ad essere inadempiente rispetto agli obblighi di gestione delle
funzioni e penalizzato nei trasferimenti dello Stato;
- L.56/2014 à Le Unioni dei Comuni
non sono soggette al patto di stabilità, quindi l’uscita comporterebbe
che le funzioni riacquisite dal Comune ricadrebbero sotto i deleteri
vincoli aggiuntivi del patto di stabilità, notoriamente causa di reali
problemi amministrativi e reali difficoltà per la gestione dei servizi.
- D.M. 11.09.2013 à definisce
i contenuti e le modalità delle attestazioni dei comuni comprovanti il
conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella
gestione associata delle funzioni attuata mediante convenzioni. La mancata
dimostrazione di convenienza produce l’obbligo di trasformare la
convenzione in Unione di Comuni. Cioè, se la convenzione fallisce, sarà
calata dall’alto l’Unione.
3] MIOPIA
POLITICA
La normativa regionale
privilegia in senso assoluto le Unioni dei Comuni:
·
DGRV 1417/2013 alleg.B à il “PIANO DI RIORDINO
TERRITORIALE” prevede al punto 3.3 la seguente lapidaria indicazione “La
forma associativa di riferimento è l’Unione di Comuni, adeguatamente
dimensionata sia a livello territoriale che a livello funzionale, per
l’esercizio di almeno quattro funzioni fondamentali. In particolare, i principi
base per la individuazione dell’ambito adeguato e della forma associativa sono
i seguenti:”,
nonché al punto 4 “L’unione di Comuni, in quanto forma
associativa stabile e plurifunzionale, è la forma associativa preferenziale
dell’ambito gestionale adeguato. Gestione di almeno 4 funzioni fondamentali”
Questo dimostra dire che i
prossimi anni gli enti superiori procederanno alla definizione delle unioni,
scavalcando chi non lo ha fatto per tempo, con lungimiranza, come nel caso
dell’Unione del Conselvano in cui siamo e staremo,
Ma la cosa più grave,
politicamente parlando, è che questa delibera, a 15 giorni da fine anno non
spiega al Consiglio Comunale qui presente ed ai Cittadini con chi si andranno a
fare le funzioni associate dal 1/1/2015!
Una assoluta mancanza di
rispetto della Giunta e del Sindaco, nel caso non lo si dica, una assoluta
follia politica, nel caso non lo sappiano ancora!
4] DERIVA
AUTARCHICA
Autarchia, significa
“bastare a se stessi”, e corrisponde anche alla terza fase del Regime di
Mussolini, quella della autoreferenzialità e dell’avvio per l’Italia verso il
destino degli sconfitti.
Non a caso, il capogruppo
Gobbo, da settimane, blatera di terza fase.
Una singolare coincidenza,
per una Amministrazione Comunale che annovera tra giunta, consiglieri e sodali
un bel po’ di nostalgici del Duce!
Purtroppo, ne avevamo già la
consapevolezza, ed oggi abbiamo la dimostrazione: Candiana vuole fare per sé,
Candiana “si basta”, da sola, senza prospettive, in spregio alle leggi, in
spregio ai rapporti con gli altri
comuni dell’Unione ed ai cittadini.
Un salto nel buio dalle
conseguenze gravissime.
Ciò premesso,
SI CHIEDE formalmente che la
presente delibera, completa dei suoi allegati e della presente dichiarazione di
voto sia inviata ai competenti uffici della Regione Veneto affinché dia un
parere sulla legittimità del presente atto;
SI ESPRIME: voto CONTRARIO al presente punto,
riservandosi, nel caso in cui l’Amministrazione non abbia preso l’impegno a richiedere
il parere regionale sopra formalizzata, di inviare ai competenti uffici
regionali ed al Prefetto copia della deliberazione in esame per segnalarne
l’illegittimità e le responsabilità correlate per gli Amministratori che la
hanno votata.