Ieri, veniva pubblicata la delibera di C.C. n°6/2015 (testo integrale pubblicato) per il secondo recesso dall'Unione approvata dall'Amministrazione BRAZZO.
Candiana ci ha messo 3 mesi per confezionare due delibere di recesso, una peggio dell'altra, che si accavallano e contraddicono, dato che l'ultima (fatta a causa della illegalità e irricevibilità della prima) la "richiama integralmente".
Sono documenti oggetto di forzature nel maldestro tentativo di mascherare errori politici ed amministrativi gravissimi, da NOI denunciati fin da subito (leggasi dichiarazioni voto CC 16/12/2014) e dalle conseguenze evidenti (Consigli Unione 2-3-4 /02/2015) , tranne che per questi Amministratori ciechi.
La lettura della delibera pubblicata continua a dimostrare sempre più aspetti critici.
Basta confrontare questa ultima delibera di recesso con quella di BOVOLENTA (delibera CC n° 8/2015: leggi QUI) per capire che razza di pateracchio sia riuscito a votare l'Amministrazione BRAZZO anche questa volta.
Oltre alle contestazioni già dimostrate nella nostra dichiarazione di voto contrario a questo ulteriore recesso (leggasi QUI) ed a quelle sul richiamo di trasferimenti di funzioni inesistenti, non spiegati in Consiglio e quindi formalmente richiesti con la INTERROGAZIONE 13, osserviamo un'altra grave irregolarità nell'ultima delibera: mancano pareri dei responsabili dei servizi, allegando invece i pareri di tutt'altra delibera del Consiglio dell'Unione. Proprio quella in cui il Consiglio ha rifiutato di approvare il recesso in deroga di Candiana perchè "illegittimo", come afferma il parere stesso!
Insomma, una confusione totale causata da incapacità e maldestri tentativi di camuffare errori politici ed amminstrativi molto gravi, che hanno reso CANDIANA lo zimbello dell'Unione.
Tale lacuna è ancora più evidente perchè in quel parere si vincolava il recesso di Candiana alla modifica dell'art.7 dello Statuto, che Candiana non ha voluto ratificare dopo l'approvazione in Unione, come correttamente hanno fatto altri 5 Comuni!
Si conferma inoltre che in
ogni circostanza l’Amministrazione di CANDIANA si rivela sempre in contrasto
con le modalità deliberative degli altri Comuni, con i quali dice di voler convenzionare
le funzioni associate una volta uscita dall’Unione
Abbiamo quindi depositato l'INTERROGAZIONE 14, chiedendo perchè non sia stato allegato alla delibera n°6/2015 il necessario parere del responsabile di servizio, come ha correttamente fatto BOVOLENTA, e sia invece stato allegato un parere di tutt'altra deliberazione che, tra l'altro, definisce "illegittima" la deliberazione 41/2014 "integralmente richiamata" addirittura invocando il nuovo art.7 delo Statuto dell'Unione che Candiana non ha nemmeno ratificato a differenza degli altri Comuni dell'Unione.
INTERROGAZIONE
N°14
Candiana, 24/03/2015.
Doc.
024/2015
Alla c.a. Sig. Sindaco di
Candiana
c/o sede Municipale
OGGETTO: mancanza parere
responsabile servizio delibera CC 6/2015 del 16/03/2015
Il gruppo consigliare NOI CON VOI,
PREMESSO CHE al
punto 1 del Consiglio Comunale del 16/03/2015, avente per oggetto recesso
dall’Unione dei Comuni del Conselvano, la delibera riporta solamente il parere
del Segretario Comunale;
PRESO ATTO CHE in
allegato 2 la delibera in questione riporta un parere non pertinente di altro
atto (delibera Consiglio Unione del 2/2/2015) nel quale, oltretutto, si
definiva “illegittima” la delibera CC n°41/2014 di
recesso in deroga di Candiana (“richiamata
integralmente”
nel nuovo recesso) e si subordinava il recesso di Candiana al nuovo art.7 dello
Statuto dell’Unione che l’Amministrazione di CANDIANA non ha voluto
ratificare, a differenza di quanto hanno fatto gli altri comuni di AGNA,
BAGNOLI, BOVOLENTA, CONSELVE e TERRASSA P.NA;
RILEVATO CHE a
riprova della mancanza del parere, la delibera di CC. N°8/2015 di BOVOLENTA di
recesso dall’Unione (vedasi allegato),
oltre a non invocare deroghe, provvedimenti illegittimi o atti inesistenti come
fa purtroppo CANDIANA, correttamente allega il parere del Responsabile dei
Servizi Finanziari alla propria delibera comunale;
APPURATO
definitivamente durante la seduta del Consiglio Comunale del 02/03/2015 che la
lettura e risposta delle interrogazioni va fatta in Consiglio Comunale, ai
sensi dell’art.10 del REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE, che la risposta va
comunque data entro 30 giorni come previsto dallo STATUTO art.38 e dal TUEL, a
prescindere dalla risposta scritta, come infatti era prassi delle ultime
Amministrazioni
CHIEDE
Al Sindaco di
rispondere ai seguenti quesiti:
1.
perché alla delibera di Consiglio Comunale n°4/2015 di recesso dell’Unione
non sia stato espresso ed allegato il necessario parere del Responsabile dei Servizi
Finanziari;
Il
Capogruppo NOI CON VOI
Ing. ANDREA DE MARCHI