Un sindaco che deve dire bugie per difendersi è un pessimo segno ed un pessimo esempio:
- il bilancio comunale non c'entea nulla con l'Unione
- non è mai stato detto che avremmo aumentato, anzi che non potevamo ridurre ulteriormente perchè le stime erano prudenziali
- si è solo risposto alla minoranza che, anzi, chiedeva di abbassare le aliquote
Infatti, basta leggere il verbale della delibera del consiglio comunale del 10/4/2014 con cui l'AMministrazione DE MARCHI ha approvato la TASI al minimo dell'1°/oo per la 1^ casa:
Uditi gli interventi del:
Sindaco con il quale indica le
aliquote proposte dall'amministrazione e il gettito che si stima di incassare.
Precisa che è stata prevista l’applicazione dell’imposta con l’aliquota minima
per le abitazioni principali, in modo da gravare nel minor modo possibile sui
bilanci delle famiglie. Concede quindi la parola all'assessore Venturato per le
delucidazioni nel dettaglio.
L'assessore spiega che sono state
fatte varie ipotesi per arrivare a garantire l’entrata indicata nel bilancio
2014. Illustra tutte le ipotesi analizzate e le difficoltà conseguenti ad un'ipotesi di esonero delle abitazioni
principali dal pagamento della nuova
imposta. Ricorda che un minor gettito sulle abitazioni principali dovrebbe
essere coperto da una maggiore
tassazione degli altri immobili su cui già grava l’IMU, l'Amministrazione ha
quindi cercato di tenere una tassazione il più bassa possibile.
Il Sindaco sottolinea lo sforzo dell'amministrazione, a vantaggio
dei cittadini, nell'applicare la minore imposizione possibile, come già fatto anche per l’IMU, anche in questa
occasione. Ribadisce che qualora si
riducesse ulteriormente l’aliquota
dell'abitazione principale si dovrebbe
aumentare l’aliquota per gli altri
immobili. Evidenzia che negli altri Comuni, anche limitrofi, l'aliquota per
l’abitazione principale si sta
assestando sul 2,5%.
Il consigliere capogruppo di
minoranza sig.a Brazzo Chiara chiede quanto pagherà chi avrà l’aliquota del
9,6%.
Il Sindaco risponde che pagheranno proporzionalmente all’aliquota per la rendita del fabbricato.
Il consigliere Brazzo ritiene che
con la crisi che colpisce l’intero mondo economico è un’ulteriore tassa.
Il Sindaco risponde che tenendo l’aliquota base al 1°/ooo per
l’abitazione principale si è potuto evitare di prevedere le relative detrazioni
per la 1^ casa che, per legge, sarebbe stato necessario prendere portando l’aliquota
sugli altri immobili oltre il 2.5°/ooo , Questo ha quindi consentito di
calmierare l’aliquota da applicare sugli altri immobili, già gravati dall’IMU,
comunque anch’essa mantenuta con l’aliquota base minima del 7.6°/ooo.
L’Assessore Venturato
precisa che dopo l’accertamento dell’effettivo gettito della prima
rata ben si potrà intervenire per
concedere eventuali detrazioni.
Il consigliere Brazzo chiede se
sarà possibile ridurre l'aliquota per gli altri fabbricati.
Il Sindaco risponde che sarebbe possibile se vi fosse un
gettito superiore ala stima prudenziale fatta, ma, sulla base delle simulazioni
fatte fino ad ora, tale evenienza appare difficile.
Il Sindaco informa che per non aumentare le tariffe dei servizi, rimaste uguali per 5 anni, sono state fatte
sostanziali razionalizzazioni della spesa oltre le quali è diventato pressoché difficilissimo
andare.
Il consigliere di minoranza sig.a
Convento ribadisce che si sommano molte imposte e alla fine uno non ce la fa più..
Il Sindaco evidenzia che dagli
accertamenti è emerso che non sempre chi non può è colui che non paga e a tutti
quelli che non pagano attualmente sono stati accertati e per chi vuol pagare
sono state accettate anche rateazioni, questo nell’ottica dell’equità e del
principio “pagare tutti per pagare meno”.
Si pone ai voti favorevoli 8
astenuti 4 minoranza contrari nessuno.
IE idem
Questo l'Articolo sul Mattino, fin troppo facile farsi un'idea:
Raddoppio Tasi, Brazzo contro De Marchi
CANDIANA. Il raddoppio dell’aliquota Tasi,
passata dall’1 al 2 per mille per la prima casa, infiamma la polemica
tra maggioranza e opposizione e allarga il divario fra l’attuale sindaco
Chiara Brazzo e il predecessore Andrea De Marchi.
Terreno di
scontro la nuova imposta sugli immobili, determinata nei giorni scorsi
in consiglio comunale. Il sindaco Brazzo ha spiegato che l’aumento era
inevitabile per compensare i minori trasferimenti dallo Stato e per
chiudere il bilancio in pareggio. Ma dall’opposizione l’ex sindaco De
Marchi, che ad aprile aveva fissato l’aliquota all’1 per mille, è
partito all’attacco: «Per la prima volta, dopo anni in cui la tassazione
comunale, con grande fatica e impegno, veniva mantenuta al minimo per
la prima casa, la nuova amministrazione fa una scelta di segno opposto.
Noi c’eravamo riusciti ottimizzando molti dei costi, lottando contro gli
sprechi e riducendo i costi del personale. La motivazione data in
consiglio riguarda il taglio da 47 mila euro del fondo di solidarietà
comunale che lo Stato ci trasferisce. A noi questa riduzione non risulta
e lo abbiamo dimostrato».
«Poche storie», ribatte Brazzo,
«l’aumento della Tasi è diretta responsabilità di chi ci ha preceduto e
lo scorso aprile aveva fissato l’aliquota all’1 per mille sapendo che
non sarebbe stato sufficiente.
De Marchi aveva anche dichiarato in
consiglio che probabilmente avrebbe dovuto rimodularla[1^BUGIA: basta leggere il verbale di quella delibera!].
Fatalità, dopo
un mese c’erano le elezioni. Noi del resto il bilancio non l’abbiamo
toccato perché già definito nell’Unione del Conselvano.[2^BUGIA+IGNORANZA: l'Unione non influisce sulle scelte politiche e sulle tasse dell bilancio comunale!].
E’ stata una
decisione sofferta ma non avevamo altra scelta, come ci hanno confermato
anche il collegio dei revisori dei conti e i dirigenti dell’Unione» [3^ BUGIA: scopriamo infatti che il dirigente dell'Unione ha aggiunto a a mano al suo parere sulla delibera "parere favorevole con fiferimento alle sole aliquote poichè su la stima del gettito sono necessarie idonee bache dati che non sono state fornite allo scrivente"! APPROFONDIREMO].
Prepariamoci al peggio.
Il capogruppo NOI CON VOI
Andrea De Marchi