martedì 16 febbraio 2010
UNA LUNGA PAUSA PER CARICARE LA MOLLA
Sì, è dall'inizio dell'anno che non ci siamo fatti vivi.. É vero.
Avevamo promesso di aggiornarVi su quello che "bolle in pentola"..
Qualcuno sollecita, giustamente, gli obbiettivi per il 2010...
Qualcuno invece vocifera di decisioni che invece sono ancora in cantiere o che proprio non stiamo discutendo..
Semplicemente: siamo molto impegnati e questo "spazio" ha risentito dell'affanno.
Ora come ora, l'Amministrazione è fortemente concentrata nel definire il bilancio 2010 che è certamente una delle attività più impegnative, specie in un momento socio-economico come quello che stiamo attraversando.
Stiamo facendo ciò che ognuno di noi sta facendo a casa propria: aggiorna la stima delle entrate e valuta i risparmi che può realizzare.. insomma, fa quadrare i conti.
Queste "scelte" sono frustranti per chi amministra e vorrebbe invece realizzare investimenti, ma almeno per quest'anno sembra già difficile confermare i servizi esistenti, pur razionalizzandoli.
Già, la "RAZIONALIZZAZIONE": questo abusato ed odiato termine che avrebbe un significato importante, se solo ammettessimo che razionalizzare significa modificare necessariamente alcuni aspetti dei servizi per garantirne la continuazione.
Oggi, "razionalizzare" è un dovere degli amministratori: pena il dissanguamento dei cittadini o delle casse comunali (che poi è la stessa cosa, ma non è banale).
Così, stiamo studiando per capire come garantire servizi adeguati con un costo ragionevole per la collettività.
E se si fatica a farlo nell'economia domestica, potete immaginare cosa significhi razionalizzare una macchina complessa come il Comune, per quanto piccolo.
Se poi ci si mettono anche gli enti sovracomunali a scaricare le necessarie scelte sui Comuni, allora la cosa diventa oltremodo dolorosa.
Un esempio recente: la Provincia di Padova ha convocato un paio di mesi fa i Sindaci aventi scuole materne nelle frazioni, per discuterne la chiusura. In genere, i Sindaci si sono opposti alla chisura di queste scuole, semplicemente perchè se non viene dato Loro il tempo ed i fondi per razionalizzare gli edifici scolastici del capoluogo, dove andrebbero i bambini della scuola di frazione che chiude?.. La replica: fanno sapere che comunque il Ministero sta valutando il taglio dei bidelli e comunque ci dovrebbe essere la possibilità di fare classi più numerose.. Ma allora, bisogna farle queste nuove aule o no? E intanto, l'Amministrazione cosa può prevedere nel bilancio o nel programma triennale delle opere?
Per non parlare delle normative!.. Altro esempio recente: stiamo conducendo una "battaglia" legale contro VODAFONE affinchè non sposti l'antenna (ora periferica) sul traliccio TIM in centro paese, utilizzando i vincoli del PRG, appositamente normato. Bene: la normativa regionale in materia dice che i vincoli posti dal comune alla telefonia mobile sono validi se inseriti in un PAT (piano regolatore di nuova generazione), dimenticandosi che la stragrande maggioranza dei comuni è ancora dotata di PRG (piano regolatore di vecchia generazione) e così tocca definire il contenzioso tramite avvocati.
Sì, questo è uno sfogo, bello e buono: certo, noi ci siamo proposti alla cittadinanza sapendo benissimo quanto difficili sarebbero state le condizioni per amministrare, ma credo che ribadire lo sforzo e le difficoltà che si incontrano, una volta ogni tanto, sia un diritto per chi si impegna e vede spesso le proprie idee e necessità di amministratore gambizzate per mala gestio altrui.
Se permettete, è anche un modo per, una volta tanto, lamentarci Noi con Voi ;-) e ricordarVi cosa comporta l'impegno che ci siamo presi: una forma di igiene mentale (come tutti i sani sfoghi).
Intanto, oggi mancano 1'000 giorni alla fine lavori del Ponte sullo stretto di Messina.
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