venerdì 19 marzo 2010

C.V.S. e l'acquisto di VENETO DISTRIBUZIONE.

La società C.V.S. (Centro Veneto Servizi) è la società che gestisce il servizio idrico integrato (acqua e fognature) in molti comuni della zona, tra cui Candiana: è questa società a fornirci l'acqua potabile ed occuparsi delle fognature bianche e nere. La società è 100% pubblica ed è proprietà dei Comuni: una "mosca bianca" nel panorama delle società che gestiscono servizi pubblici ed è, giustamente, un vanto per il nostro territorio. Come dire, l'acqua nel nostro territorio è ancora un servizio pubblico! E così è bene che sia finchè possibile (norme statali ed europee molto complesse e controverse continuano a prospettare obblighi di mercato che coinvolgeranno partecipazioni provate al servizio..ecc.). Da alcuni mesi, il CVS si sta interessando alla quota societaria del 50% circa di VENETO DISTRIBUZIONE ora di proprietà di ATTIVA SPA (ex COSECON) e attualmente in vendita, secondo il famoso piano di "salvataggio"*. Il motivo per cui c'è questo interessa da parte di alcuni soci del CVS e di alcuni membri del CDA di CVS è in parole povere che gestire il gas tramite una società pubblica come il CVS sarebbe una ulteriore conquista per il territorio e i cittadini, preservandoli dalle logiche di mercato che invece le società private perseguono senza troppo avere a cuore gli utenti. Cioé: se CVS riuscisse a guidare la società VENETO DISTRIBUZIONE, gestirebbe il gas come gestisce il servizio idrico, sotto la guida ed il controllo dei Comuni (che partecipano in qualità di soci, rappresentati dai Sindaci che decidono e votano). Questo é un bene, sottintendendo che i Sindaci votino secondo l'interesse dei loro Cittadini (e perchè questo avenga, Noi riteniamo che il Consiglio Comunale sia la sede opportuna per decidere questi indirizzi). L'investimento per l'acquisto è cospicuo (per CVS si parla di alcuni milioni di euro), e riguarderebbe una cordata con altre realtà pubbliche e private. Questa operazione richiede che CVS acceda ad un prestito, cioé che si "indebiti" per poi recuperare nel tempo l'investimento. Ora, le domande sono poche e chiare:
  • il prezzo da offrire ad ATTIVA per l'acquisto è dimostrato da robuste e corrette valutazioni tecnico-economiche? (RISCHO: sopravvalutazione di quello che si acquista)
  • il ritorno economico dato dalla redditività di VENETO DISTRIBUZIONE è dimostrato da robuste e corrette valutazioni tecnico-economiche? (RISCHIO: se l'investimento non si autofinanzia le bollette dell'acqua pagheranno l'investimento sbagliato)
  • Siccome tra un paio d'anni il mercato del gas sarà rivoluzionato dall'applicazione delle norme europee, sappiamo se in VENETO DISTRIBUZIONE è proprietario delle reti e recupererà i relativi investimenti, e se sarà una società in grado di inserirsi nel nuovo mercato? (RISCHIO: l'investimento potrebbe riguardare una società che fra 2 anni non vale nulla o quasi, date le novità nel mercato del gas)
  • ma soprattutto, non è meglio che CVS si continui ad occupare del suo compito principale, che è l'acqua, investendo intanto su questo fondamentale servizio? (RISCHIO: CVS investe nel mercato del gas, quando c'è ancora molto ancora da investire su acqua e fognature)
Già a Dicembre il sottoscritto si confrontava coi colleghi Sindaci, sollevando queste perplessità, ma è difficile decidere senza avere dati e informazioni. Questo è il motivo per cui, si è votato un mandato al CDA affinchè raccogliesse in tempo per la gara (che espira a giorni) tutte le informazioni tecniche e finaniziarie per definire il costo dell'oprazione e la sostenibilità. Purtroppo, questa analisi non è stata fatta (se non superficialmente) e all'Assemblea dei soci CVS del 16/03/2010 questi interrogativi hanno preso forza, data l'incertezza: è stato dato al CDA il tempo necessario per chiedere ad ATTIVA una proroga per la chisura della gara di vendita e per raccogliere questo insieme di dati (data room, amano l'inglese..) sul quale finalmente prendere una decisione consapevole. Nel frattempo, qualcuno potrebbe comprare da ATTIVA le azioni di VENETO D. e la qustione si risolverebbe da sè: stiamo a vedere. Intanto è già iniziato il teatrino mediatico tra contrari e favorevoli: ebbene, questa Amministrazione non è interessata alla ribalta o al facile consenso e ritiene che l'unico dovere sia quello di rispettare e guadagnarsi la fiducia dei Cittadini, che richiede ben altri tempi e metodi rispetto al facile consenso e alla demagogia. Per questo motivo, preferiamo non fare "pubblicità" alla nostra condotta, ma prediligiamo la semplice e doverosa informazione ai nostri Cittadini. Nel frattempo, le Amministrazioni non hanno modo di confrontarsi in Consiglio Comunale sul tema e dare un indirizzo al Sindaco per la votazione. Come in altre situazioni analoghe (ATTIVA spa ad esempio), sembra che sia impossibile per i rappresentanti dei Cittadini avere in tempo dei dati su cui fare delle scelte consapevoli e condivise. Questa Amministrazione ha già dato dimostrazione che, se non c'è consapevolezza e conoscenza, scelte così vincolanti non si possono avvallare! Terremo informata la Cittadinanza sugli sviluppi della questione, sia in questo spazio che in Consiglio Comunale.
Il Sindaco * piano che questa Amministrazione, insieme a pochi altri soci, non ha approvato, astenendosi, dato che non è mai stata fornita documentazione per una previa doverosa discussione presso i consigli comunali, come spiegato dal Sindaco nel C.Comunale precedente all'Assemblea dei soci ATTIVA in cui fu approvato.

lunedì 8 marzo 2010

8 MARZO

L'Augurio è quello di altri 364 giorni di rispetto quotidiano.

Il Sindaco e l'Amministrazione Comunale.

Elezioni Comunali 25 Maggio 2014