venerdì 19 dicembre 2014

UNIONE DEL CONSELVANO: attacchi illegittimi!

COMUNICATO STAMPA Consigliere dell'Unione DE MARCHI ANDREA:

Sciogliere l'Unione dei Comuni del Conslevano anticipatamente è illegittimo.
Modificare lo statuto per alleggerire i vincoli di permanenza è illegittimo.
Si può e si deve andare avanti, indietro non si torna, anche perchè i Comuni non hanno dimostrato di avere accordi alternativi.
La vecchia politica del tornare ognuno al proprio campanile è deleteria e affosserà questo territorio.
Bisogna andare oltre anche rispetto alle simpatie/antipatie personali e politiche tra Amministratori: c'è un territorio di 25'000 abitanti a cui dare una veste unitaria e finalmente un peso politico.
Ho chiesto e sollecitato S.E. il Prefetto e la Regione a fornire un urgente e netto chiarimento circa la Loro posizione su queste deliberazioni.
In questa accorata richiesta rimettiamo tutta la determinazione ma anche la speranza che il riordino degli enti locali sia guidato da normative statali e regionali che godano della difesa da parte dei soggetti preposti a difenderne il rispetto e l'applicazione.
Se così non sarà, l'affossamento dell'Unione del Conselvano con atti illegittimi per il mancato intervento delle Istituzioni dello Stato e della Regione, sarà una sciagura per questo territorio ed un ulteriore fallimento a danno dei Cittadini che da anni aspettano vere riforme.

Ing. ANDREA DE MARCHI
Capogruppo NOI CON VOI Comune di Candiana
Consigliere UNIONE DEI COMUNI DEL CONSELVANO


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In riferimento al prossimo Consiglio dell'Unione del 22/12/2014, si prende atto che:

  • sarà oggetto di votazione al punto 6 una mozione ILLEGITTIMA proposta da BOVOLENTA di modifica statutaria per accesso e recesso incondizionato verso e fuori l'Unione
  • sarà oggetto di votazione al punto 7 una mozione ILLEGITTIMA proposta da BOVOLENTA di scioglimento dell'Unione per poi trasformarla in non si capisce cosa
  • sarà oggetto di votazione al punto 8 una mozione di fiducia richiesta dal Presidente MILAN che purtroppo non è oggetto di competenze del Consiglio ma piuttosto della Giunta, come previsto dallo Statuto (mancano quindi i presupposti di fatto e di diritto per una mozione ammissibile al voto)

Per di più, si prende atto che i consiglieri delle maggioranze i cui Sindaci sono in Giunta dell'Unione e rivestono il ruolo di Presidente e Vicepresidente sostengono le suddette mozioni illegittime o non pertinenti, nella fattispecie:

MOZIONE 7 di scioglimento:

  •     sostegno scritto di AGNA
  •     sostegno scritto di ARRE
  •     sostegno scritto di CANDIANA
  •     sostegno scritto di BAGNOLI
  •     sostegno scritto di BOVOLENTA

Pertanto, similmente a quanto accaduto ieri a Candiana con una delibera illegittima di recesso unilaterale illegittimo dall'Unione, ho ritenuto di interessare gli Uffici Regionali e il Prefetto con la segnalazione di deliberazioni illegittime e contrarie alle norme regionali e statali in merito al riordino degli enti locali, nonché allo Statuto dell'Unione.
Il voto sostanzierà la qualità di Amministratori che siamo.



USCITA DALL'UNIONE ILLEGITTIMA: dichiarazione di voto

Ieri sera il nostro Comune ha toccato il fondo della sua storia Amministrativa.
Vi avevamo detto di prepararvi al peggio!..

Le due opposizioni, che rappresentano la maggioranza dei Cittadini, trattate ancora una volta a risate e battute, hanno contestato sotto moltissimi profili oggettivi, l'impossibilità di deliberare l'illegittima uscita dall'Unione.

Nessuno degli altri Comuni ha deliberato una tale assurdità!
La Sindaco BRAZZO esulta come se fosse un traguardo: ma se è solo l'inizio!
Una deliberazione illegittima che cancelleremo al più presto, altrimenti sarà l'inizio di una serie di problemi infiniti per il nostro Comune!

il Sindaco ci rassicurava ieri, di fronte a contestazioni sull'illegittimità, sui danni economici: "non preoccupatevi, facciamo cose semplici, i cittadini non ci rimetteranno nulla, state sereni".
Il fenomenale Capogruppo Gobbo ci ribatte che "ci terremo alcune funzioni, non le convenzioneremo tutte", dimostrando che non sanno nemmeno quello che fanno e gli obblighi in essere. Beata ignoranza, recita il vecchio adagio.

Ma tanto, "è già pronta la proroga di Natale.. in Italia le cosa vanno vanti così.. inutile essere i primi con l'Unione.. la maggior parte dei Comuni è indietro con le funzioni associate".
Bene, scuderia BRAZZO, deliberate confidando sulle proroghe di fine anno: avanti con "il così fan tutti" di 20 anni fa.. avanti con la mediocrità, pensiamo al giorno per giorno invece di prepararci a quello che ci attende gli anni futuri.

Ci sarà la proroga? Buon per voi e male per i cittadini che da anni aspettano la riorganizzazioni dei nostri comuni.
Invece vedono il loro Sindaco e la sua pregiata scuderia assecondare l'andazzo dei molti..
Se torniamo indietro e sarà il suicidio politico del nostro Comune.

Questo lo sanno anche i dipendenti dell'Unione, che nonostante le difficoltà cui devono far fronte, sono per lo più convinti che sarebbe una follia tornare a funzioni separate.
Tra 15 giorni scatta l'obbligo per tutte le funzioni associate nei comuni sotto i 3'000 abitanti ma  loro dico di no e dicono che non sanno con chi lo faranno: uno spettacolo disarmante.

Intanto la Sindaco scivola con il nome di CORREZZOLA: eh già!
Siamo stati facili profeti nelle nostre millanta previsioni.
Ancora una volta, ci cadiamo: non impariamo mai!

Intanto, Lunedì prossimo, altra battaglia sul fronte Unione, ma è solo l'inizio..
Quindi, Scuderia BRAZZO, festeggiate le Festività perché non c'è altro da festeggiare.
E, mai come in questo periodo: Auguri!

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Candiana, 18 Dicembre 2014

CONSIGLIO COMUNALE  del 18/12/2014
PUNTO 03 O.D.G. – uscita anticipata dall’Unione del Conselvano in deroga allo Statuto
DICHIARAZIONE DI VOTO

Il voto contrario che qui si esprime è articolato in 4 motivazioni.

1]     ILLEGITTIMITÁ DELLA DELIBERA

Si premette che la delibera in discussione è innanzitutto illegittima.
I profili di illegittimità di questa “specie” di atto sono pressoché infiniti e se ne indicano solo i principali:
·         Statuto dell’Unione del Conselvano, art.7 à è sancito che “Ogni Comune partecipante all'Unione può recedervi non prima di anni 3 dalla data di adesione” e che  “Il recesso deve essere comunicato al Presidente dell'Unione entro il mese di giugno di ciascun anno e ha effetto a decorrere dal 1 gennaio dell'anno successivo..”Pertanto è illegittimo recedere con data 1 gennaio 2015.
·         L.R. 18/2012, art. 4 àLo statuto dell’unione di comuni individua la sede e le funzioni svolte dall’unione, le competenze degli organi, le modalità per la loro costituzione e funzionamento, nonché la durata dell’unione, comunque non inferiore a dieci anni”, prescrivendo la durata minima delle Unioni di Comuni di 10 anni. Quindi lo Statuto potrebbe essere modificato solo conformemente alla L.R. 18/2012 e quindi innalzando a 10 anni la permanenza minima.
·         D.Lgs. 267/2000 (TUEL) art. 239 à l’organo di revisione deve esprimersi sulle “modalità di gestione dei servizi e proposte di costituzione o di partecipazione ad organismi esterni;”. La delibera non contiene il parere dei revisori, ma bensì un allegato che riporta una lettera in cui, anzi, chiedono di  “migliorare l’organizzazione, le procedure ed il Sistema Gestionale dell’Unione dei Comuni del Conselvano” e non a recedere da essa o a scioglierla (vedasi ALLEGATO 1);
·         D.L. 78/2010 art.14 à obbligatorietà gestione associata di tutte funzioni fondamentali entro il 31.12.2014. Ammesso che potesse recedere dall'Unione (cosa che non può!), dal 1/1/2015 il Comune si trova ad essere inadempiente rispetto agli obblighi di gestione delle funzioni associate e viene sanzionato dal Prefetto;
·         Mancanza del parere del Segretario Comunale, non allegato al momento di deposito degli atti e di cui si chiede l’avvenuta emanazione;
·         Il Consiglio dell’Unione non può prendere atto di recessioni illegittime, né tanto meno disciplinare “i rapporti tra il Comune di Candiana e L’unione dei Comuni del Conselvano”;


2]     DANNI ERARIALI

La delibera stessa evidenzia che all’uscita dall’Unione seguirebbero  “pendenze contabili” e la responsabilità che la Corte dei Conti dovrà accertare ricade su chi la vota.
I danni prevedibili già nell’immediato sono:
  • STATUTO, art. 7 à il Comune perderebbe, oltre alle quote di patrimonio e demanio irrecuperabili, tutti i contributi ottenuti attraverso l’Unione: sono già stati ottenuti contributi per l’informatizzazione, la sistemazione di spazi, l’acquisto di arredamento, dotazioni per i vigili, ecc.
  • DGRV 1417/2013 alleg.B à il “PIANO DI RIORDINO TERRITORIALE” dichiara circa i contributi assegnati che In caso di scioglimento dell’Unione, nel caso di recesso di un Comune associato dall’Unione o di revoca del trasferimento della funzione prima del termine di anni cinque,, l’ente beneficiario dovrà sottoscrivere un atto di impegno che preveda la restituzione alla Regione di quota parte del contributo in c/investimento erogato, in proporzione al tempo mancante al compimento dell’intero periodo di cinque anni e, in caso di recesso di un singolo Comune, anche in proporzione al numero di abitanti dello stesso. I contributi non saranno nemmeno ottenibili una seconda volta con altre forme associate;
·         D.L. 78/2010 art.14 à obbligatorietà gestione associata di tutte funzioni fondamentali entro il 31.12.2014. Ammesso che potesse recedere dall’Unione (cosa che non può!), dal 1/1/2015 il Comune si trova ad essere inadempiente rispetto agli obblighi di gestione delle funzioni e penalizzato nei trasferimenti dello Stato;
  • L.56/2014 à Le Unioni dei Comuni non sono soggette al patto di stabilità, quindi l’uscita comporterebbe che le funzioni riacquisite dal Comune ricadrebbero sotto i deleteri vincoli aggiuntivi del patto di stabilità, notoriamente causa di reali problemi amministrativi e reali difficoltà per la gestione dei servizi.
  • D.M. 11.09.2013 à definisce i contenuti e le modalità delle attestazioni dei comuni comprovanti il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione associata delle funzioni attuata mediante convenzioni. La mancata dimostrazione di convenienza produce l’obbligo di trasformare la convenzione in Unione di Comuni. Cioè, se la convenzione fallisce, sarà calata dall’alto l’Unione.
3]     MIOPIA POLITICA

La normativa regionale privilegia in senso assoluto le Unioni dei Comuni:
·         DGRV 1417/2013 alleg.B à il “PIANO DI RIORDINO TERRITORIALE” prevede al punto 3.3 la seguente lapidaria indicazione “La forma associativa di riferimento è l’Unione di Comuni, adeguatamente dimensionata sia a livello territoriale che a livello funzionale, per l’esercizio di almeno quattro funzioni fondamentali. In particolare, i principi base per la individuazione dell’ambito adeguato e della forma associativa sono i seguenti:”, nonché al punto 4 “L’unione di Comuni, in quanto forma associativa stabile e plurifunzionale, è la forma associativa preferenziale dell’ambito gestionale adeguato. Gestione di almeno 4 funzioni fondamentali”
Questo dimostra dire che i prossimi anni gli enti superiori procederanno alla definizione delle unioni, scavalcando chi non lo ha fatto per tempo, con lungimiranza, come nel caso dell’Unione del Conselvano in cui siamo e staremo,
Ma la cosa più grave, politicamente parlando, è che questa delibera, a 15 giorni da fine anno non spiega al Consiglio Comunale qui presente ed ai Cittadini con chi si andranno a fare le funzioni associate dal 1/1/2015!
Una assoluta mancanza di rispetto della Giunta e del Sindaco, nel caso non lo si dica, una assoluta follia politica, nel caso non lo sappiano ancora!

4]     DERIVA AUTARCHICA

Autarchia, significa “bastare a se stessi”, e corrisponde anche alla terza fase del Regime di Mussolini, quella della autoreferenzialità e dell’avvio per l’Italia verso il destino degli sconfitti.
Non a caso, il capogruppo Gobbo, da settimane, blatera di terza fase.
Una singolare coincidenza, per una Amministrazione Comunale che annovera tra giunta, consiglieri e sodali un bel po’ di nostalgici del Duce!
Purtroppo, ne avevamo già la consapevolezza, ed oggi abbiamo la dimostrazione: Candiana vuole fare per sé, Candiana “si basta”, da sola, senza prospettive, in spregio alle leggi, in spregio  ai rapporti con gli altri comuni dell’Unione ed ai cittadini.
Un salto nel buio dalle conseguenze gravissime.

Ciò premesso,

SI CHIEDE formalmente che la presente delibera, completa dei suoi allegati e della presente dichiarazione di voto sia inviata ai competenti uffici della Regione Veneto affinché dia un parere sulla legittimità del presente atto;

SI ESPRIME: voto CONTRARIO al presente punto, riservandosi, nel caso in cui l’Amministrazione non abbia preso l’impegno a richiedere il parere regionale sopra formalizzata, di inviare ai competenti uffici regionali ed al Prefetto copia della deliberazione in esame per segnalarne l’illegittimità e le responsabilità correlate per gli Amministratori che la hanno votata.



USCITA ILLEGITTIMA DALL'UNIONE: richiesta chiarimenti Regione

Alla c.a. Ufficio Enti Locali Regione Veneto dott. M. GASPARIN

e p.c. Preg.mo Presidente C.R. CLODOVALDO RUFFATO
e p.c. Ufficio Avvocatura Regionale

PREMESSO il Comune di Candiana fa parte dell'Unione dei Comuni del Conselvano (c.s. Unione del Conselvano);

EVIDENZIATO CHE l'Unione del Conselvano è una delle poche realtà che sta realmente e profondamente applicando la riforma degli enti locali indicata dai disposti normativi statali e regionali, pur con le mille difficoltà che la burocrazia comporta;

RICORDATO CHE anche l'Unione è un ente garantito e che in questi giorni sono previste deliberazioni comunali illegittime (ieri, a Candiana) e mozioni in Unione illegittime (lunedi 22 c.m.) per consentire modifiche statutarie e uscite in spregio allo Statuto dell'Unione, alla L.R. 18/2012 (prevede durata minima Unioni 10 anni), al TUEL ed alle norme in materia di riordino degli enti locali;

RISCONTRATO CHE durante la discussione in consiglio Comunale di ieri 18/12/2014 della ILLEGITTIMA delibera (in allegato) per l'uscita unilaterale di Candiana in deroga allo Statuto dell'Unione la Sindaco BRAZZO CHIARA, di fronte alle contestazioni di illegittimità (dichiarazione allegata), affermava pubblicamente che, oltre a S.E. il Prefetto di Padova, anche gli uffici regionali competenti si sarebbero personalmente espressi nei vari incontri con il Sindaco stesso a favore di tale decisione, in quanto prevarrebbe il potere decisionale del Comune "ente garantito" (affermazioni messe a verbale)

il sottoscritto DE MARCHI ANDREA, consigliere del Comune di Candiana,

CHIEDE

ai competenti uffici regionali di fornire un urgente e netto chiarimento circa la loro posizione su questa deliberazione e sulle dichiarazioni del Sindaco circa la Sua presunta posizione favorevole rispetto a questo atto illegittimo.

In questa accorata richiesta rimettiamo tutta la determinazione ma anche la speranza che il riordino degli enti locali sia guidato da normative statali e regionali che godano della difesa da parte dei soggetti preposti a difenderne il rispetto e l'applicazione.

Se così non sarà, l'affossamento dell'Unione del Conselvano con atti illegittimi per il mancato intervento delle Istituzioni dello Stato e della Regione, sarà una sciagura per questo territorio ed un ulteriore fallimento a danno dei Cittadini che da anni aspettano vere riforme.

Confidando in una urgente quanto netta risposta in merito, porgo Cordiali Saluti


Ing. DE MARCHI ANDREA
Capogruppo NOI CON VOI
Comune di Candiana (PD)

n
[comunicazione PEC del 19/12/2014 ore 13:36]

USCITA ILLEGITTIMA DALL'UNIONE: richiesta di chiarimenti al Prefetto

Alla c.a. di S.E. il Prefetto di Padova

PREMESSO Candiana fa parte dell'Unione dei Comuni del Conselvano;

EVIDENZIATO CHE l'Unione del Conselvano è una delle poche realtà che sta realmente e profondamente applicando la riforma degli enti locali indicata dai disposti normativi statali e regionali, pur con le mille difficoltà che la burocrazia comporta;

RICORDATO CHE anche l'Unione è un ente garantito e che in questi giorni sono previste deliberazioni comunali illegittime (ieri, a Candiana) e mozioni in Unione illegittime (lunedi 22 c.m.) per consentire modifiche statutarie e uscite in spregio allo Statuto dell'Unione, alla L.R. 18/2012 (prevede durata minima Unioni 10 anni), al TUEL ed alle norme in materia di riordino degli enti locali

RISCONTRATO CHE durante la discussione in consiglio Comunale di ieri 18/12/2014 della ILLEGITTIMA delibera (in allegato) per l'uscita unilaterale di Candiana in deroga allo Statuto dell'Unione la Sindaco BRAZZO CHIARA, di fronte alle contestazioni di illegittimità (dichiarazione allegata), affermava pubblicamente che, oltre agli uffici regionali, anche S.E. il Prefetto si è personalmente espresso nell'incontro avuto con il Sindaco stesso a favore di tale decisione in quanto prevarrebbe il potere decisionale del Comune "ente garantito" (affermazioni messe a verbale)

il sottoscritto DE MARCHI ANDREA, consigliere del Comune di Candiana,

CHIEDE

a S.E. il Prefetto di fornire un urgente e netto chiarimento circa la Sua posizione su questa deliberazione e sulle dichiarazioni del Sindaco circa la Sua presunta posizione favorevole rispetto a questo atto illegittimo.

In questa accorata richiesta rimettiamo tutta la determinazione ma anche la speranza che il riordino degli enti locali sia guidato da normative statali e regionali che godano della difesa da parte dei soggetti preposti a difenderne il rispetto e l'applicazione.

Se così non sarà, l'affossamento dell'Unione del Conselvano con atti illegittimi per il mancato intervento delle Istituzioni dello Stato e della Regione, sarà una sciagura per questo territorio ed un ulteriore fallimento a danno dei Cittadini che da anni aspettano vere riforme.

Confidando in una urgente quanto netta risposta in merito, Le porgo Cordiali Saluti

[comunicazione PEC del 19/12/2014 ore 13.18]

Elezioni Comunali 25 Maggio 2014