venerdì 28 novembre 2014

CONIGLI, TALPE E GUFI: LO ZOO POLITICO CHE AFFOSSA L'UNIONE


Martedi 25/11/2014 si è tenuto il Consiglio dell'Unione del Conselvano.
Nonostante fosse un consiglio "leggero", con poche votazioni connesse ad alcuni formalismi, è uscito un dibattito molto interessante.
Il cuore del dibattito è stato: come viene decisa la strategia politica dell'Unione?
Chi si interessa a quali bandi partecipare come Unione di Comuni, a come correggere e dare una prima forma alla riorganizzazione dei dipendenti, al coinvolgimento degli assessori comunali?
La discussione è partita quando ho auspicato in un mio intervento che la Giunta dei Sindaci cambi passo, faccia più incontri durante la settimana (anche con assessori e dipendenti) e che soprattutto faccia chiarezza rispetto ad alcune intenzioni di uscita o tentazioni di scioglimento che stanno emergendo in modo sempre più preoccupante.
E' giunto il momento che chi è "contro" l'Unione lo dica e lo formalizzi, in maniera seria, non con ultimatum generici o manovre sottobanco!

Innanzitutto, c'è la volontà dell'Amministrazione di Bovolenta, il cui vicesindaco ha confermato che il suo ruolo di VicePresidente dell'Unione è finalizzato alla proposta di modifica dello Statuto dell'Unione, per consentire l'uscita anticipata dei Comuni, sciogliere l'Unione e "trasformarla" in convenzione.
Una volontà drastica che significa però la morte dell'Unione, senza però possibilità di rinascita che invece credono!
Sia chiaro, l'ho già spiegato in mille occasioni ed interventi: o l'Unione o la Fusione.
Le convenzioni sono un fallimento e sono inefficaci a livello riorganizzativo dei dipendenti, che è la cosa che prima di tutto ci chiedono i cittadini!

Quindi, Bovolenta ha accettato un ruolo chiave per individuare come sciogliere l'Unione e far partire convenzioni, che hanno i medesimi problemi riorganizzativi dei dipendenti, salvo che ad ogni mal di pancia, qualsiasi Comune aderente potrà entrare ed uscire a piacimento.. insomma: il caos più totale.
Convenzione significa essere in balìa delle lune di Sindaci e Giunte, convinti di avere mani libere e di gestirsi dipendenti "propri"!
Per questo ho invitato gli Amministratori di maggioranza di Bovolenta a farsi un "esame di coscienza" (politico, naturalmente): la loro volontà di far regredire l'Unione a convenzioni è pura idealità e non può che tradursi nella morte dell'Unione!Comunque, a scanso di equivoci, l'Amminstrazione di Bovolenta è stata trasparente e ha formalizzato le sue intenzioni, con indirizzo votato in consiglio comunale, cosa di cui tener conto, comunque!

Ci sono invece gli amministratori pavidi, come l'Amministrazione BRAZZO di Candiana, che non formalizza le proprie intenzioni, che non hanno il coraggio delle proprie scelte:
Il 28 Luglio spiegavano alla cittadinanza di Candiana che volevano "informarsi" che doveano "capire" cosa fare con l'Unione (ma dov'erano in questi 3 anni?..) e che presto avrebbero spiegato le loro ponderate strategie associative!
Sono passati 4 mesi e non hanno nè capito, nè spiegato un bel niente: in compenso, hanno cambiato il segretario comunale prendendo quello di Correzzola, approvano atti chiaramente in antitesi all'Unione, fanno "piedino" ad altri comuni, preparano l'uscita e non gli interessa portare avanti l'Unione.
Non dicono se vogliono uscire e, scorrettamente, impiegano risorse e tempo per preparare percorsi alternativi, disattendendo sempre più spesso le procedure e le opportunità per svolgere insieme agli altri Comuni le funzioni associate.
Non lo dicono, non lo spiegano: tengono due piedi in due staffe, scavano, come si faceva politica 20 anni fà!
Pensano che gli altri non si accorgano di questo atteggiamento doppiogiochista: gli altri Comuni si sono stancati di aspettare i comodi di Candiana e ci ritroviamo sempre più isolati.
D'altronde sono le condizioni ideali per farsi buttare fuori: la tipica scelta di chi non si espone e aspetta che qualcun altro decida.
E' una cosa vergognosa ed avvilente per il nostro Comune!
Abbiamo dovuto presentare una interrogazione per farci dire cosa voglia fare la pregiata scuderia BRAZZO!
E forse Candiana non è la sola a fare l'occhiolino ad altri Comuni, sognando di fare convenzioni fuori dall'Unione.

Ci sono poi i gufi.
Tutto ruota attorno alla futura Unione della Saccisica, contro la quale si sta, guardacaso, schierando più o meno apertamente, più o meno motivatamente, una fascia di Comuni che oggi sono "schiacciati" tra l'Unione del Conselvano e quella che sarà (perchè si farà!) l'Unione della Saccisica.
Parliamo di Correzzola e Pontelongo (guardacaso, Candiana ed Agna sono loro confinanti), di Brugine (guardacaso, Bovolenta è confinante).
Quei comuni ben fanno a discutere, confrontarsi sulle funzioni associate tra di loro, ci mancherebbe: il problema è invece che Candiana e Bovolenta hanno già aderito all'Unione, hanno avviato con altri Comuni un percorso importante ed impegnativo, con delle regole, degli investimenti e dei tempi da rispettare.
E quindi, prima di uscire, prima di tanti discorsi, dovrebbero essere i Consigli Comunali e poi quello dell'Unione ad esprimersi e individuare come procedere, giunti a questo punto.
Atteggiamenti e politiche diverse sono irresponsabili.

Su un piano di maggiore respiro, forse l'Unione del Conselvano e del Piovese sono di ostacolo a un terzo soggetto della bassa padovana: un progetto però destinato a determinare 3 piccolezze anzichè 2 soggetti autorevoli (Conselvano e Piovese, appunto).  Il risultato di queste "fughe" dall'Unione del Conselvano, ingiustificate e senza senso, potrebbe confluire in quello che si riporta qui sotto:

L'ipotesi del 3° soggetto tra Conselvano e Saccisica         Mappa dei livellli politico -amministrativi attuali 


Senza contare che pressochè tutti gli enti ed i livelli (ULSS, distretti polizia locale, organizzazioni ecnomiche, associazini agricole, ecc.) ragionano socialmente, economicamente, logisticamente, amministrativamente, politicamente secondo questi insiemi: Conselvano e Piovese.
Un terzo raggruppamento di Comuni nel mezzo sarebbe solo fonte di confusione e problemi, a tutti i livelli!
Lo scrivo nero su bianco, così che non ci siano dubbi anche su questa previsione che spero non si avveri.

la medesima Amministrazione di Bovolenta aveva già provato la convenzione di funzioni: ne è uscita immediatamente, soltando in anno fa e soltanto dopo un anno, giusicandola fallimentare, proprio per i problemi di controllo e riorganizzazione.
La verità è che qualsiasi forma associata, causerà problemi di controllo e di riorganizzazione: che sia unione, che sia convenzione!
Con l'Unione si ha un rapporto tra Comuni più stabile e che nel tempo si consolida, con le convenzioni (Bovolenta insegna) i Comuni entrano ed escono, obbligando a continue modifiche e con questo sistema non si riuscirà mai ad andare a regime.

Alla luce di tutto ciò, è questo il modo per affrontare le difficoltà della riorganizzazione dell'Unione del Conselvano che hanno queste Amministrazioni intenzionate ad affondarla?
Cambiare tavolo e giocatori per ritrovarsi con gli stessi problemi e perdere altro tempo?
Intanto le difficoltà aumentano e solo chi affronta e risolve i problemi unitariamente può pensare di superare questo difficilissimo periodo.
Con il Conselvano, siamo partiti per tempo, affrontando per primi queste difficoltà, condividendo tutti i dipendenti e tutte le funzioni: una sfida coraggiosa che deve essere perseguita fino in fondo, soprattutto in questo momento di sfaldamento delle intenzioni di alcune nuove Amministrazioni.
Auspico che venga al più presto convocato un incontro congiunto di Giunta e Consiglio dell'Unione, in modo da definire una volta per tutte il grado di partecipazione e collaborazione e formalizzare i passaggi che verranno! 

Ci sono tante difficoltà, ma abbiamo anche cominciato a riorganizzare gli uffici, a condividere processi ed esperienze, scoprendo che abbiamo professionalità che possono dare valore ai dipendenti e migliorare l'organizzazione dei servizi.
Possiamo fare acquisti insieme, fare squadra e contare di più, pro-ponendoci come gruppo compatto nelle scelte politiche che verrano.

L'Unione del Conselvano, oggi, rappresenta tutto ciò ed è una prospettiva che va ben oltre i problemi organizzativi, che potranno essere risolti se finalmente si abbandona l'idea di affondarla e si ritrova l'unità nel procedere verso una struttura adatta ai tempi ed alle necessità della nostra nuova società civile.
Qualsiasi defezione sarà una sentenza di morte per questo progetto e significherà l'affossamento dei nostri Comuni: un prezzo carissimo da far pagare ai Cittadini, specialmente in tempi come questi!

Ing. ANDREA DE MARCHI
Capogruppo NOI CON VOI Comune di Candiana
Consigliere dell'Unione del Conselvano

ex Sindaco pro tempore di Candiana, Comune fondatore dell'Unione dei Comuni del Conselvano

Elezioni Comunali 25 Maggio 2014