mercoledì 31 dicembre 2014

L'UNIONE VA AVANTI: Candiana sempre più indietro..

Ci voleva un altro Consiglio dell'Unione per far capire a chi non vuol capire.
Ci voleva un altro Consiglio dell'Unione per mettere ancora più in ridicolo il nostro Comune.

Ancora una volta, è stata respinta la mozione di scioglimento dell'Unione! Finalmente, l'argomento è chiuso.
Nessuno degli scissionisti ha saputo rispondere alla domanda su quale fosse l'alternativa da avviare al posto dell'Unione, specie che da domani 1/1/2015 che c'è l'obbligo si associare tutte le funzioni!
Nessuno ha saputo spiegare nemmeno perchè i Comuni scissionisti volevano imporre lo scioglimento anche agli altri!
Di fronte a questa desolazione di idee e miopia politica, giustamente e saggiamente, il Consiglio ha deciso di non abbandonare il progetto di Unione del Conselvano.

Hai voglia a lamentarti poi che nulla funziona se i Sindaci disertano le Giunte e perdono tempo in giro per la Regione per trovare il modo per disfare una realtà che ha solo bisogno di essere seguita e migliorata.

Candiana "si basta", anticipava il Consigliere di Maggioranza Scudellaro nel consiglio Comunale del 18/12/2014!
E infatti, lo stesso consigliere Scudellaro si era prima astenuto ma poi, "sculacciato" in diretta dalla Sindaco Brazzo, ha modificato il suo voto, respingendo emendamenti ed approvando la delibera di Unione sul Consiglio di Bacino: la stessa delibera che la Brazzo, come al suo solito, ha fatto votare per conto proprio al consiglio comunale del 18/12/2014, invece di ritirarla come saggiamente ha fatto Bagnoli. 
Infatti, nella documentazione di consiglio era già inserita la risposta della Regione del 12/12/2014 sul fatto che la competenza di quella delibera era dell'Unione!
Ma siccome gli Amministratori di Candiana sono più bravi, "si bastano", se ne fregano dall'Unionee alla fine deliberano illegittimamente sulla pelle dei Cittadini.
Abbiamo votato contro, con grande stupore dei consiglieri di maggioranza: ma noi siamo supponenti.
Candiana è l'unico comune dell'Unione che ha votato quella delbera da solo e che poi l'ha approvata una seconda volta come Unione: una situazione ridicola, se non ci fosse da piangere!

E così, passata la comica, adesso si deve gestire una grave situazione di incompatibilità per cui Candiana ha deliberato due volte la stessa cosa e non si sa più a che delibera fare riferimento per i successivi passaggi che l'Unione deve fare!
Abbiamo fatto verbalizzare questa assurda incongruenza che pone una questione di illegittimità sulla delibera consigliare n°42/2014..
Sarebbe la seconda nello stesso consiglio comunale, oltre alla delibera n°41, che prevede l'illegittimo recesso dall'Unone da domani!

Non si vede nulla di ciò in nessun altro comune: sono errori gravissimi che non si limitano al piano tecnico perché, tanto per capirci, con quella delibera del'Unione c'è in ballo la sede del Consiglio di Bacino che controllerà la questione dei rifiuti.
L'Unione del Conselvano la rivendica come soggetto più popoloso del Bacino (tanto perchè l'Unione non serve a niente e non dà peso politico!) me se la perde, andrà assegnata a Piove di Sacco, comune solitario che sarà privilegiato rispetto al nostro territorio nell'ospitare questo ente!

Ecco cosa significa essere fuori dall'Unione!
Ecco cosa significa avere Amministratori che votano superficialmente, senza approfondire, arrivando persino ad inventarsi i recessi anticipati in deroga e deliberando illegittimamente, esponendo il Comune a danni politici ed erariali!

L'Amministrazione BRAZZO veleggia verso l'isolamento ed il suicidio politico, imperterrita.
Sbagliare è umano, ma se insisti le alternative sono due: o ci fai o ci sei.
Il risultato, è che il nostro Comune si è isolato e le tanto sbandierate convenzioni sono sempre meno praticabili, come sempre più improbabili sono i partner politici che bisognerebbe avere per farle e per raggiungere i 10'000 abitanti.
Nemmeno la tanto proroga all'obbligo delle funzioni associate c'è stata: la proroga che la BRAZZO invocava in consiglio comunale per giustificare le sue scelte fuori legge, dato che tanto in Italia le cose si rimandano sempre e "non serve essere i primi della classe" e rispettare l'obbligo delle funzioni associate perchè tanto sarebbe stato rimandato..
Quell'obbligo che il Capogruppo GOBBO continuava a chiederci in consiglio comunale..

Dilettantismo puro a scapito dei Cittadini!

Poi si meravigliano se evitiamo il confronto al di fuori delle sedi opportune: ebbene, riteniamo che oltre un certo limite non ci si può porre più il problema del dialogo, si prende posizione e ci si muove sul piano formale.
Tanto più che che l'Amministrazione BRAZZO non ha ancora risposto a nessuna interrogazione, dopo che sono passati quasi 2 mesi! Interrogazioni che non abbisognano di alcuna informazione da parte dell'Unione perchè tutte chiedono di scelte politiche della Giunta, a meno che non si confermi che questa Amministrazione agisca veramente in solitaria, senza sapere e condividere nulla con gli altri Comuni.
L'interrogazione sulla volontà di uscire dall'Unione, dopo mesi di silenzio dalla riunione di Luglio, è del 10/11/2014 (pubblicata qui)!!!

Intanto, persino i Sindacati, hanno preso posizione a favore dell'Unione (articolo), finalmente! A riprova che le problematiche sono tutte tecniche e tutte superabili se c'è la volontà di procedere: è fondamentale andare avanti perchè "tornare indietro sarebbe un suicidio".
Anche loro, dopo aver criticato i tempi della precedente giunta dei Sindaci, hanno finalmente capito che solo grazie a quella determinazione oggi possiamo contare su una struttura di base per affrontare gli obblighi di legge e fare squadra nel territorio.
Ora è possibile migliorala e risolvere le questioni pratiche che i primi mesi di funzionamento hanno consentito di far emergere e che altrimenti ci toccherebbe scoprire solo ora, all'indomani dell'obbligo delle funzioni associate! Ben venga anche il loro contributo, finalmente a favore dell'Unione!

L'atteggiamento di alcune Amministrazioni scissioniste non ha compromesso l'Unione: il Consiglio ha respinto per la seconda volta lo scioglimento.
Chi vorrà uscire lo farà a tempo debito, intanto si va avanti e in futuro qualcun altro entrerà: è la democrazia.
I dipendenti, come i loro rappresentanti sindacali, sono anch'essi finalmente convinti che l'Unione debba andare avanti ed essere migliorata, prendendo una posizione netta a favore del progetto e chiedendo modifiche organizzative.
Anche i cittadini si aspettano risposte dall'Unione del Conselvano e fin qui non hanno mai dimostrato preoccupazione, tranne quando sollecitati dalla campagna elettorale: non a caso l'Unione è una riorganizzazione di uffici e si aspettano che siano i politici a provvedervi, motivo per cui li hanno eletti!

Solo l'Amministrazione di Candiana ha deciso illegittimamente di essere già fuori dall'Unione, una cosa che non si sono sognati nemmeno gli altri scissionisti!
Solo Candiana ha votato da sola la delibera del consiglio di Bacino, per poi rivotarla come Unione, pur avendo deliberato di esserne fuori.
Un teatrino mortificante, a scapito della reputazione del nostro Comune e dei Cittadini.
Se il 2014 ha visto il nostro Comune finire cosi, l'inizio del 2015 si prospetta pessimo.
La parola spetta ora al Prefetto, purtroppo.
Prepariamoci al peggio.

martedì 23 dicembre 2014

L'UNIONE ED IL BUON SENSO VANNO AVANTI!

Ieri, anzi, stanotte, Il Consiglio dell'Unione ha ritirato la mozione di scioglimento.
La discussione del Consiglio ha smentito la volontà di sciogliere l'Unione, evidenziato che le difficoltà sono puramente tecniche ed amministrative e che possono essere risolte.
Infatti, il Comune di Arre, supporter della mozione, ha poi proposto un emendamento per l'istituzione commissione tecnica esterna per valutare i correttivi della riorganizzazione avviata un anno fa per evitare lo uno scioglimento infondato.
Sono quindi emersi i problemi ed i tempi tecnici legati a questa commissione: servirebbero almeno 6 mesi, in più non si capiva perchè spendere dei soldi inutilmente ed hanno quindi suggerito di fare un tavolo tecnico con gli attuali capi area.
A questo punto si è fatto rilevare che l'emendamento alla mozione prevedeva un tavolo tecnico-politico che in pratica comincide con le strutture già esistenti di Giunta dei Sindaci e dirigenti: quindi, le modifiche alla riorganizzazione potevano già essere fatti i mesi scorsi e possono e potranno essere fatte ogni qualvolta la Giunta dei Sindaci lo ritiene.
Il Presidente dell'Unione ha infine fatto rilevare che la mole di lavoro non consente a queste figure di essere ulteriormente caricate.
Due sospensioni del Consiglio hanno ulteriormente chiarito le idee e la volontà di non procedere ad uno scioglimento dell'Unione più affrettato della tanto criticata "nascita": l'unica Amministrazione a voler ancora votare la mozione di scioglimento era solo Candiana, sempre più isolata, a partire dalla convinzione, illegittima, di essere uscita dall'Unione dal 1 gennaio 2015!
Pertanto, in accordo con il Consiglio ed il Presidente Milan, cui va riconosciuto il difficile ruolo di sintesi delle complesse valutazioni emerse nel dibattito ed a favore di un proseguimento dell'Unione, le Amministrazioni di Arre e Bovolenta hanno ritirato emendamento e mozione.
L'Unione ed il buon senso vanno avanti!
Buon Natale.




COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Candiana 23/12/2014

L'UNIONE ED IL BUON SENSO VANNO AVANTI!


Stanotte, il Consiglio dell'Unione ha ritirato la mozione di scioglimento.
Un approfondito dibattito del Consiglio dell'Unione ed una proposta di emendamento alla mozione presentata da Arre hanno finalmente fatto prevalere gli aspetti positivi sui problemi organizzativi e pratici, sui quali i Sindaci della Giunta dell'Unione si spera inizino finalmente a lavorare, dopo mesi di "ultimatum" e poca collaborazione.
Due sospensioni del Consiglio hanno ulteriormente chiarito le idee e la volontà di non procedere ad uno scioglimento dell'Unione più affrettato della tanto criticata "nascita": l'unica Amministrazione a voler ancora votare la mozione di scioglimento era solo Candiana, sempre più isolata, a partire dalla deliberazione di consiglio comnuale, illegittima, di recesso dall'Unione dal 1 gennaio 2015!
Pertanto, in accordo con il Consiglio ed il Presidente Milan, cui va riconosciuto il difficile ruolo di sintesi delle valutazioni emerse e della volontà di un proseguimento e miglioramento dell'Unione, le Amministrazioni di Arre e Bovolenta hanno ritirato emendamento e mozione.
Come gruppi consigliari, "NOI CON VOI" e "CANPO" rappresentano la maggior parte dei Cittadini di Candiana: siamo sollevati dalla scelta del Consiglio e con il nostro Consigliere di Unione sosteniamo la permanenza nell'Unione dei Comuni del Conselvano.
Voler recedere recede da essa si dimostra sempre più una dimostrazione di incapacità e isolamento politici.
Per fortuna, l'Unione ed il buon senso vanno avanti!
Buon Natale.



Gruppo Consigliare NOI CON VOI                              Gruppo Consigliare CANPO

UNIONE: illeggittimità mozione 6 recesso incondizionato



Candiana, 22 Dicembre 2014

CONSIGLIO DELL’UNIONE DEI COMUNI DEL CONSELVANO del 22/12/2014
PUNTO 6 O.D.G. – mozione per modifiche statutarie finalizzate al libero ed incondizionato recesso all’Unione dei Comuni del Conselvano
DICHIARAZIONE DI VOTO


PRESO ATTO CHE la mozione in oggetto chiede al presente Consiglio di “esprimersi in merito all’indirizzo politico” di modifica dell’attuale Statuto in modo da “garantire la possibilità immediata ed incondizionata di RECESSO a qualunque Amministrazione Comunale” consentendo la “tutela di autonomia ed identità giuridica” del Comune;

EVIDENZIATO CHE anche l’Unione dei Comuni è un ente garantito in virtù di atti legittimi sottoscritti in piena consapevolezza ed autonomia da Consigli Comunali e Sindaci con pieno mandato, molti dei quali sono ancora presenti o sono in continuità politica ad essi, salvo la paradossale circostanza di vederli sostenere la sciagurata mozione in esame;

RITENUTO CHE sussistano i seguenti profili di illegittimità per l’oggetto di tale mozione:
1.      Statuto dell’Unione del Conselvano, art.7, il quale prevede che “Ogni Comune partecipante all'Unione può recedervi non prima di anni 3 dalla data di adesione” e che “Il recesso deve essere comunicato al Presidente dell'Unione entro il mese di giugno di ciascun anno e ha effetto a decorrere dal 1 gennaio dell'anno successivo”. Pertanto è illegittimo recedere anticipatamente rispetto ai tre anni ed il Consiglio dell’Unione deve respingere le recessioni illegittime.
2.      L.R. 18/2012, art. 4 àLo statuto dell’unione di comuni individua la sede e le funzioni svolte dall’unione, le competenze degli organi, le modalità per la loro costituzione e funzionamento, nonché la durata dell’unione, comunque non inferiore a dieci anni”, prescrivendo per gli Statuti delle Unioni la permanenza minima 10 anni e rendendo illegittima la modifica in mozione.
3.      Il Consiglio dell’Unione non può prendere atto di recessioni illegittime;

VALUTATO CHE la mozione implicherebbe anche danni erariali sia per i Comuni e che per l’Unione, in prima fase riconducibili alle seguenti normative:
  • STATUTO, art. 7 à ogni Comune perderebbe, oltre alle quote di patrimonio e demanio irrecuperabili, tutti i contributi ottenuti attraverso l’Unione: sono già stati ottenuti contributi per l’informatizzazione, la sistemazione di spazi, l’acquisto di arredamento, dotazioni per i vigili, ecc.
  • DGRV 1417/2013 alleg.B à il “PIANO DI RIORDINO TERRITORIALE” regionale dichiara circa i contributi assegnati che In caso di scioglimento dell’Unione, nel caso di recesso di un Comune associato dall’Unione o di revoca del trasferimento della funzione prima del termine di anni cinque,, l’ente beneficiario dovrà sottoscrivere un atto di impegno che preveda la restituzione alla Regione di quota parte del contributo in c/investimento erogato, in proporzione al tempo mancante al compimento dell’intero periodo di cinque anni e, in caso di recesso di un singolo Comune, anche in proporzione al numero di abitanti dello stesso. I contributi non saranno nemmeno ottenibili una seconda volta con altre forme associate;
  • L. 56/2014 à Le Unioni dei Comuni non sono soggette al patto di stabilità, quindi l’uscita comporterebbe che le funzioni riacquisite dal singolo Comune ricadrebbero sotto i deleteri vincoli aggiuntivi del patto di stabilità, notoriamente causa di reali problemi amministrativi e reali difficoltà per la gestione dei servizi.

CONSIDERATO CHE l’organo di revisione deve esprimersi sulle “modalità di gestione dei servizi e proposte di costituzione o di partecipazione ad organismi esterni” e che nelle lettere richiamate ad arte dalla mozione in realtà i revisori chiedono innanzitutto di  migliorare l’organizzazione, le procedure ed il Sistema Gestionale dell’Unione dei Comuni del Conselvano” e non a recedere da essa o a scioglierla (vedasi ALLEGATO 1);

la normativa regionale vigente privilegia in senso assoluto le Unioni dei Comuni, visto che la DGRV 1417/2013 nel “PIANO DI RIORDINO TERRITORIALE” prevede al punto 3.3 la seguente lapidaria indicazione “La forma associativa di riferimento è l’Unione di Comuni, adeguatamente dimensionata sia a livello territoriale che a livello funzionale, per l’esercizio di almeno quattro funzioni fondamentali. In particolare, i principi base per la individuazione dell’ambito adeguato e della forma associativa sono i seguenti:”, nonché al punto 4 “L’unione di Comuni, in quanto forma associativa stabile e plurifunzionale, è la forma associativa preferenziale dell’ambito gestionale adeguato.”, a dimostrazione che i prossimi anni gli enti superiori procederanno alla definizione delle unioni, scavalcando chi non lo ha fatto per tempo, con lungimiranza, come nel caso dell’Unione del Conselvano in cui siamo e staremo,

SI CHIEDE formalmente che la presente delibera, completa dei suoi allegati e della presente dichiarazione di voto, sia inviata al Prefetto ed ai competenti uffici della Regione Veneto affinché diano un parere sulla legittimità del presente atto, riservandoci comunque di procedervi autonomamente o anche in forma condivisa con altri amministratori;

SI CHIEDE al Consiglio ed al Presidente di considerare che la presente mozione è oltretutto in antitesi alla mozione di cui al punto 7 dell’o.d.g. e che una esclude l’altra;

A NOME dei Gruppi Consigliari di Minoranza di Candiana “NOI CON VOI” e “CANPO”, che insieme rappresentano la maggior parte dei cittadini di Candiana, si esprime voto CONTRARIO.

Il Consigliere dell’Unione
Ing. DE MARCHI ANDREA

venerdì 19 dicembre 2014

UNIONE DEL CONSELVANO: attacchi illegittimi!

COMUNICATO STAMPA Consigliere dell'Unione DE MARCHI ANDREA:

Sciogliere l'Unione dei Comuni del Conslevano anticipatamente è illegittimo.
Modificare lo statuto per alleggerire i vincoli di permanenza è illegittimo.
Si può e si deve andare avanti, indietro non si torna, anche perchè i Comuni non hanno dimostrato di avere accordi alternativi.
La vecchia politica del tornare ognuno al proprio campanile è deleteria e affosserà questo territorio.
Bisogna andare oltre anche rispetto alle simpatie/antipatie personali e politiche tra Amministratori: c'è un territorio di 25'000 abitanti a cui dare una veste unitaria e finalmente un peso politico.
Ho chiesto e sollecitato S.E. il Prefetto e la Regione a fornire un urgente e netto chiarimento circa la Loro posizione su queste deliberazioni.
In questa accorata richiesta rimettiamo tutta la determinazione ma anche la speranza che il riordino degli enti locali sia guidato da normative statali e regionali che godano della difesa da parte dei soggetti preposti a difenderne il rispetto e l'applicazione.
Se così non sarà, l'affossamento dell'Unione del Conselvano con atti illegittimi per il mancato intervento delle Istituzioni dello Stato e della Regione, sarà una sciagura per questo territorio ed un ulteriore fallimento a danno dei Cittadini che da anni aspettano vere riforme.

Ing. ANDREA DE MARCHI
Capogruppo NOI CON VOI Comune di Candiana
Consigliere UNIONE DEI COMUNI DEL CONSELVANO


############################################


In riferimento al prossimo Consiglio dell'Unione del 22/12/2014, si prende atto che:

  • sarà oggetto di votazione al punto 6 una mozione ILLEGITTIMA proposta da BOVOLENTA di modifica statutaria per accesso e recesso incondizionato verso e fuori l'Unione
  • sarà oggetto di votazione al punto 7 una mozione ILLEGITTIMA proposta da BOVOLENTA di scioglimento dell'Unione per poi trasformarla in non si capisce cosa
  • sarà oggetto di votazione al punto 8 una mozione di fiducia richiesta dal Presidente MILAN che purtroppo non è oggetto di competenze del Consiglio ma piuttosto della Giunta, come previsto dallo Statuto (mancano quindi i presupposti di fatto e di diritto per una mozione ammissibile al voto)

Per di più, si prende atto che i consiglieri delle maggioranze i cui Sindaci sono in Giunta dell'Unione e rivestono il ruolo di Presidente e Vicepresidente sostengono le suddette mozioni illegittime o non pertinenti, nella fattispecie:

MOZIONE 7 di scioglimento:

  •     sostegno scritto di AGNA
  •     sostegno scritto di ARRE
  •     sostegno scritto di CANDIANA
  •     sostegno scritto di BAGNOLI
  •     sostegno scritto di BOVOLENTA

Pertanto, similmente a quanto accaduto ieri a Candiana con una delibera illegittima di recesso unilaterale illegittimo dall'Unione, ho ritenuto di interessare gli Uffici Regionali e il Prefetto con la segnalazione di deliberazioni illegittime e contrarie alle norme regionali e statali in merito al riordino degli enti locali, nonché allo Statuto dell'Unione.
Il voto sostanzierà la qualità di Amministratori che siamo.



USCITA DALL'UNIONE ILLEGITTIMA: dichiarazione di voto

Ieri sera il nostro Comune ha toccato il fondo della sua storia Amministrativa.
Vi avevamo detto di prepararvi al peggio!..

Le due opposizioni, che rappresentano la maggioranza dei Cittadini, trattate ancora una volta a risate e battute, hanno contestato sotto moltissimi profili oggettivi, l'impossibilità di deliberare l'illegittima uscita dall'Unione.

Nessuno degli altri Comuni ha deliberato una tale assurdità!
La Sindaco BRAZZO esulta come se fosse un traguardo: ma se è solo l'inizio!
Una deliberazione illegittima che cancelleremo al più presto, altrimenti sarà l'inizio di una serie di problemi infiniti per il nostro Comune!

il Sindaco ci rassicurava ieri, di fronte a contestazioni sull'illegittimità, sui danni economici: "non preoccupatevi, facciamo cose semplici, i cittadini non ci rimetteranno nulla, state sereni".
Il fenomenale Capogruppo Gobbo ci ribatte che "ci terremo alcune funzioni, non le convenzioneremo tutte", dimostrando che non sanno nemmeno quello che fanno e gli obblighi in essere. Beata ignoranza, recita il vecchio adagio.

Ma tanto, "è già pronta la proroga di Natale.. in Italia le cosa vanno vanti così.. inutile essere i primi con l'Unione.. la maggior parte dei Comuni è indietro con le funzioni associate".
Bene, scuderia BRAZZO, deliberate confidando sulle proroghe di fine anno: avanti con "il così fan tutti" di 20 anni fa.. avanti con la mediocrità, pensiamo al giorno per giorno invece di prepararci a quello che ci attende gli anni futuri.

Ci sarà la proroga? Buon per voi e male per i cittadini che da anni aspettano la riorganizzazioni dei nostri comuni.
Invece vedono il loro Sindaco e la sua pregiata scuderia assecondare l'andazzo dei molti..
Se torniamo indietro e sarà il suicidio politico del nostro Comune.

Questo lo sanno anche i dipendenti dell'Unione, che nonostante le difficoltà cui devono far fronte, sono per lo più convinti che sarebbe una follia tornare a funzioni separate.
Tra 15 giorni scatta l'obbligo per tutte le funzioni associate nei comuni sotto i 3'000 abitanti ma  loro dico di no e dicono che non sanno con chi lo faranno: uno spettacolo disarmante.

Intanto la Sindaco scivola con il nome di CORREZZOLA: eh già!
Siamo stati facili profeti nelle nostre millanta previsioni.
Ancora una volta, ci cadiamo: non impariamo mai!

Intanto, Lunedì prossimo, altra battaglia sul fronte Unione, ma è solo l'inizio..
Quindi, Scuderia BRAZZO, festeggiate le Festività perché non c'è altro da festeggiare.
E, mai come in questo periodo: Auguri!

***************************************************

Candiana, 18 Dicembre 2014

CONSIGLIO COMUNALE  del 18/12/2014
PUNTO 03 O.D.G. – uscita anticipata dall’Unione del Conselvano in deroga allo Statuto
DICHIARAZIONE DI VOTO

Il voto contrario che qui si esprime è articolato in 4 motivazioni.

1]     ILLEGITTIMITÁ DELLA DELIBERA

Si premette che la delibera in discussione è innanzitutto illegittima.
I profili di illegittimità di questa “specie” di atto sono pressoché infiniti e se ne indicano solo i principali:
·         Statuto dell’Unione del Conselvano, art.7 à è sancito che “Ogni Comune partecipante all'Unione può recedervi non prima di anni 3 dalla data di adesione” e che  “Il recesso deve essere comunicato al Presidente dell'Unione entro il mese di giugno di ciascun anno e ha effetto a decorrere dal 1 gennaio dell'anno successivo..”Pertanto è illegittimo recedere con data 1 gennaio 2015.
·         L.R. 18/2012, art. 4 àLo statuto dell’unione di comuni individua la sede e le funzioni svolte dall’unione, le competenze degli organi, le modalità per la loro costituzione e funzionamento, nonché la durata dell’unione, comunque non inferiore a dieci anni”, prescrivendo la durata minima delle Unioni di Comuni di 10 anni. Quindi lo Statuto potrebbe essere modificato solo conformemente alla L.R. 18/2012 e quindi innalzando a 10 anni la permanenza minima.
·         D.Lgs. 267/2000 (TUEL) art. 239 à l’organo di revisione deve esprimersi sulle “modalità di gestione dei servizi e proposte di costituzione o di partecipazione ad organismi esterni;”. La delibera non contiene il parere dei revisori, ma bensì un allegato che riporta una lettera in cui, anzi, chiedono di  “migliorare l’organizzazione, le procedure ed il Sistema Gestionale dell’Unione dei Comuni del Conselvano” e non a recedere da essa o a scioglierla (vedasi ALLEGATO 1);
·         D.L. 78/2010 art.14 à obbligatorietà gestione associata di tutte funzioni fondamentali entro il 31.12.2014. Ammesso che potesse recedere dall'Unione (cosa che non può!), dal 1/1/2015 il Comune si trova ad essere inadempiente rispetto agli obblighi di gestione delle funzioni associate e viene sanzionato dal Prefetto;
·         Mancanza del parere del Segretario Comunale, non allegato al momento di deposito degli atti e di cui si chiede l’avvenuta emanazione;
·         Il Consiglio dell’Unione non può prendere atto di recessioni illegittime, né tanto meno disciplinare “i rapporti tra il Comune di Candiana e L’unione dei Comuni del Conselvano”;


2]     DANNI ERARIALI

La delibera stessa evidenzia che all’uscita dall’Unione seguirebbero  “pendenze contabili” e la responsabilità che la Corte dei Conti dovrà accertare ricade su chi la vota.
I danni prevedibili già nell’immediato sono:
  • STATUTO, art. 7 à il Comune perderebbe, oltre alle quote di patrimonio e demanio irrecuperabili, tutti i contributi ottenuti attraverso l’Unione: sono già stati ottenuti contributi per l’informatizzazione, la sistemazione di spazi, l’acquisto di arredamento, dotazioni per i vigili, ecc.
  • DGRV 1417/2013 alleg.B à il “PIANO DI RIORDINO TERRITORIALE” dichiara circa i contributi assegnati che In caso di scioglimento dell’Unione, nel caso di recesso di un Comune associato dall’Unione o di revoca del trasferimento della funzione prima del termine di anni cinque,, l’ente beneficiario dovrà sottoscrivere un atto di impegno che preveda la restituzione alla Regione di quota parte del contributo in c/investimento erogato, in proporzione al tempo mancante al compimento dell’intero periodo di cinque anni e, in caso di recesso di un singolo Comune, anche in proporzione al numero di abitanti dello stesso. I contributi non saranno nemmeno ottenibili una seconda volta con altre forme associate;
·         D.L. 78/2010 art.14 à obbligatorietà gestione associata di tutte funzioni fondamentali entro il 31.12.2014. Ammesso che potesse recedere dall’Unione (cosa che non può!), dal 1/1/2015 il Comune si trova ad essere inadempiente rispetto agli obblighi di gestione delle funzioni e penalizzato nei trasferimenti dello Stato;
  • L.56/2014 à Le Unioni dei Comuni non sono soggette al patto di stabilità, quindi l’uscita comporterebbe che le funzioni riacquisite dal Comune ricadrebbero sotto i deleteri vincoli aggiuntivi del patto di stabilità, notoriamente causa di reali problemi amministrativi e reali difficoltà per la gestione dei servizi.
  • D.M. 11.09.2013 à definisce i contenuti e le modalità delle attestazioni dei comuni comprovanti il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione associata delle funzioni attuata mediante convenzioni. La mancata dimostrazione di convenienza produce l’obbligo di trasformare la convenzione in Unione di Comuni. Cioè, se la convenzione fallisce, sarà calata dall’alto l’Unione.
3]     MIOPIA POLITICA

La normativa regionale privilegia in senso assoluto le Unioni dei Comuni:
·         DGRV 1417/2013 alleg.B à il “PIANO DI RIORDINO TERRITORIALE” prevede al punto 3.3 la seguente lapidaria indicazione “La forma associativa di riferimento è l’Unione di Comuni, adeguatamente dimensionata sia a livello territoriale che a livello funzionale, per l’esercizio di almeno quattro funzioni fondamentali. In particolare, i principi base per la individuazione dell’ambito adeguato e della forma associativa sono i seguenti:”, nonché al punto 4 “L’unione di Comuni, in quanto forma associativa stabile e plurifunzionale, è la forma associativa preferenziale dell’ambito gestionale adeguato. Gestione di almeno 4 funzioni fondamentali”
Questo dimostra dire che i prossimi anni gli enti superiori procederanno alla definizione delle unioni, scavalcando chi non lo ha fatto per tempo, con lungimiranza, come nel caso dell’Unione del Conselvano in cui siamo e staremo,
Ma la cosa più grave, politicamente parlando, è che questa delibera, a 15 giorni da fine anno non spiega al Consiglio Comunale qui presente ed ai Cittadini con chi si andranno a fare le funzioni associate dal 1/1/2015!
Una assoluta mancanza di rispetto della Giunta e del Sindaco, nel caso non lo si dica, una assoluta follia politica, nel caso non lo sappiano ancora!

4]     DERIVA AUTARCHICA

Autarchia, significa “bastare a se stessi”, e corrisponde anche alla terza fase del Regime di Mussolini, quella della autoreferenzialità e dell’avvio per l’Italia verso il destino degli sconfitti.
Non a caso, il capogruppo Gobbo, da settimane, blatera di terza fase.
Una singolare coincidenza, per una Amministrazione Comunale che annovera tra giunta, consiglieri e sodali un bel po’ di nostalgici del Duce!
Purtroppo, ne avevamo già la consapevolezza, ed oggi abbiamo la dimostrazione: Candiana vuole fare per sé, Candiana “si basta”, da sola, senza prospettive, in spregio alle leggi, in spregio  ai rapporti con gli altri comuni dell’Unione ed ai cittadini.
Un salto nel buio dalle conseguenze gravissime.

Ciò premesso,

SI CHIEDE formalmente che la presente delibera, completa dei suoi allegati e della presente dichiarazione di voto sia inviata ai competenti uffici della Regione Veneto affinché dia un parere sulla legittimità del presente atto;

SI ESPRIME: voto CONTRARIO al presente punto, riservandosi, nel caso in cui l’Amministrazione non abbia preso l’impegno a richiedere il parere regionale sopra formalizzata, di inviare ai competenti uffici regionali ed al Prefetto copia della deliberazione in esame per segnalarne l’illegittimità e le responsabilità correlate per gli Amministratori che la hanno votata.



USCITA ILLEGITTIMA DALL'UNIONE: richiesta chiarimenti Regione

Alla c.a. Ufficio Enti Locali Regione Veneto dott. M. GASPARIN

e p.c. Preg.mo Presidente C.R. CLODOVALDO RUFFATO
e p.c. Ufficio Avvocatura Regionale

PREMESSO il Comune di Candiana fa parte dell'Unione dei Comuni del Conselvano (c.s. Unione del Conselvano);

EVIDENZIATO CHE l'Unione del Conselvano è una delle poche realtà che sta realmente e profondamente applicando la riforma degli enti locali indicata dai disposti normativi statali e regionali, pur con le mille difficoltà che la burocrazia comporta;

RICORDATO CHE anche l'Unione è un ente garantito e che in questi giorni sono previste deliberazioni comunali illegittime (ieri, a Candiana) e mozioni in Unione illegittime (lunedi 22 c.m.) per consentire modifiche statutarie e uscite in spregio allo Statuto dell'Unione, alla L.R. 18/2012 (prevede durata minima Unioni 10 anni), al TUEL ed alle norme in materia di riordino degli enti locali;

RISCONTRATO CHE durante la discussione in consiglio Comunale di ieri 18/12/2014 della ILLEGITTIMA delibera (in allegato) per l'uscita unilaterale di Candiana in deroga allo Statuto dell'Unione la Sindaco BRAZZO CHIARA, di fronte alle contestazioni di illegittimità (dichiarazione allegata), affermava pubblicamente che, oltre a S.E. il Prefetto di Padova, anche gli uffici regionali competenti si sarebbero personalmente espressi nei vari incontri con il Sindaco stesso a favore di tale decisione, in quanto prevarrebbe il potere decisionale del Comune "ente garantito" (affermazioni messe a verbale)

il sottoscritto DE MARCHI ANDREA, consigliere del Comune di Candiana,

CHIEDE

ai competenti uffici regionali di fornire un urgente e netto chiarimento circa la loro posizione su questa deliberazione e sulle dichiarazioni del Sindaco circa la Sua presunta posizione favorevole rispetto a questo atto illegittimo.

In questa accorata richiesta rimettiamo tutta la determinazione ma anche la speranza che il riordino degli enti locali sia guidato da normative statali e regionali che godano della difesa da parte dei soggetti preposti a difenderne il rispetto e l'applicazione.

Se così non sarà, l'affossamento dell'Unione del Conselvano con atti illegittimi per il mancato intervento delle Istituzioni dello Stato e della Regione, sarà una sciagura per questo territorio ed un ulteriore fallimento a danno dei Cittadini che da anni aspettano vere riforme.

Confidando in una urgente quanto netta risposta in merito, porgo Cordiali Saluti


Ing. DE MARCHI ANDREA
Capogruppo NOI CON VOI
Comune di Candiana (PD)

n
[comunicazione PEC del 19/12/2014 ore 13:36]

USCITA ILLEGITTIMA DALL'UNIONE: richiesta di chiarimenti al Prefetto

Alla c.a. di S.E. il Prefetto di Padova

PREMESSO Candiana fa parte dell'Unione dei Comuni del Conselvano;

EVIDENZIATO CHE l'Unione del Conselvano è una delle poche realtà che sta realmente e profondamente applicando la riforma degli enti locali indicata dai disposti normativi statali e regionali, pur con le mille difficoltà che la burocrazia comporta;

RICORDATO CHE anche l'Unione è un ente garantito e che in questi giorni sono previste deliberazioni comunali illegittime (ieri, a Candiana) e mozioni in Unione illegittime (lunedi 22 c.m.) per consentire modifiche statutarie e uscite in spregio allo Statuto dell'Unione, alla L.R. 18/2012 (prevede durata minima Unioni 10 anni), al TUEL ed alle norme in materia di riordino degli enti locali

RISCONTRATO CHE durante la discussione in consiglio Comunale di ieri 18/12/2014 della ILLEGITTIMA delibera (in allegato) per l'uscita unilaterale di Candiana in deroga allo Statuto dell'Unione la Sindaco BRAZZO CHIARA, di fronte alle contestazioni di illegittimità (dichiarazione allegata), affermava pubblicamente che, oltre agli uffici regionali, anche S.E. il Prefetto si è personalmente espresso nell'incontro avuto con il Sindaco stesso a favore di tale decisione in quanto prevarrebbe il potere decisionale del Comune "ente garantito" (affermazioni messe a verbale)

il sottoscritto DE MARCHI ANDREA, consigliere del Comune di Candiana,

CHIEDE

a S.E. il Prefetto di fornire un urgente e netto chiarimento circa la Sua posizione su questa deliberazione e sulle dichiarazioni del Sindaco circa la Sua presunta posizione favorevole rispetto a questo atto illegittimo.

In questa accorata richiesta rimettiamo tutta la determinazione ma anche la speranza che il riordino degli enti locali sia guidato da normative statali e regionali che godano della difesa da parte dei soggetti preposti a difenderne il rispetto e l'applicazione.

Se così non sarà, l'affossamento dell'Unione del Conselvano con atti illegittimi per il mancato intervento delle Istituzioni dello Stato e della Regione, sarà una sciagura per questo territorio ed un ulteriore fallimento a danno dei Cittadini che da anni aspettano vere riforme.

Confidando in una urgente quanto netta risposta in merito, Le porgo Cordiali Saluti

[comunicazione PEC del 19/12/2014 ore 13.18]

sabato 13 dicembre 2014

CANDIANA FUORI DALL'UNIONE: colpo in canna.

Ve lo dicevamo.
Convocato il Consiglio Comunale per giovedì 18, ore 20.30.
Argomenti salienti:
  • DELIBERE PER NON FAR PAGARE LE EVASIONI ACCERTATE
  • USCITA ANTICIPATA DALL'UNIONE DEL CONSELVANO
Due provvedimenti gravissimi: un suicidio politico senza precedenti, di cui dovranno rendere conto!
I documenti saranno pronti dal 16 (giusto perchè loro sarebbero stati diversi dagli altri)!
La Brazzo, appena qualche giorno fa, tranquillizzava sul Gazzettino.. "stiamo valutando"..
Gente che valuta in 4 giorni.
Confusione e bugie sono le parole d'ordine di questa Amministrazione.
Prepariamoci al peggio!


venerdì 12 dicembre 2014

CANDIANA DENTRO O FUORI L'UNIONE? Incoerenza ed incompetenza senza pudori

Venerdì 5/12 l'Amministrazione BRAZZO comunicava ai Cittadini che usciranno dall'Unione il 1° Gennaio..
Il giorno dopo dichiarano ai giornali di stare ANCORA "valutando se e come rimanere".
Un teatrino che farebbe sorridere, se non ci fosse da piangere nel vedere un Comune totalmente allo sbando sull'argomento più importante.
Mancano 15 giorni alla scadenza di tutte le funzioni associate!
D'altronde in campagna elettorale hanno puntato sull'uscita dall'Unione, terrorizzando i cittadini su illazioni, ora non hanno alternative e non sanno più come salvare la faccia.
Incoerenza ed incompetenza senza pudori: prepariamoci al peggio.
Il gazzettino del 09/12/14

venerdì 5 dicembre 2014

Elezioni CONSORZIO BONIFICA / 14 Dicembre 2014

Domenica 14 Dicembre si tengono le elezioni per il CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE EUGANEO.
A Candiana si vota presso il Municipio, dalle ore 08.00 alle ore 20.00.

Si vota mettendo una croce sul simbolo della lista e votando fino a n°3 candidati della lista selezionata.

Abbiamo l'occasione di votare due candidati del nostro territorio che sono di Candiana:
  • GASTALDI GABRIELE: lo troverete nella lista n° 2 CAMPAGNA AMICA della scheda di 2^ fascia
  • GREGGIO MIRCO:  lo troverete nella listan° 2 CAMPAGNA AMICA della scheda di 1^ fascia




Per informazioni:
SITO INTERNET DEL CONSORZIO:
http://www.adigeuganeo.it/elezioni.html

RISPOSTE A DOMANDE FREQUENTI:
http://www.adigeuganeo.it/webservices/send_file.php?file=/files/00307/domande_frequenti_elezionicon_logo.pdf



mercoledì 3 dicembre 2014

1° rendiconto Amministrazione BRAZZO


L'Amministrazione BRAZZO ci invita dopodomani 5 Dicembre alla 1^ riunione per spiegare i primi 6 mesi di mandato.
Casualmente, è la stessa sera in cui è stata organizzato un incontro pubblico sull'Unione del Conselvano...
http://www.comune.candiana.pd.it/incontro-con-cittadini

martedì 2 dicembre 2014

INTERROGAZIONE N°08 esito corso alfabetizzazione




INTERROGAZIONE N°08

Candiana, 02/12/2014.
Doc. 015/2014

Alla c.a. Sig. Sindaco di Candiana
c/o sede Municipale



OGGETTO: interrogazione a risposta scritta circa esito “corso alfabetizzazione” 2014-2015



Il gruppo consigliare NOI CON VOI,



EVIDENZIATO CHE a Settembre compariva nella bacheca comunale di fronte al Municipio l’avviso dell’avvio di un “corso di alfabetizzazione” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Correzzola (vedasi ALLEGATO 1) e che all’iniziativa non ci risulta sia stata data adeguata pubblicità, soprattutto nel sito comunale;

CHIEDE

Al Sindaco risposta scritta in merito ai seguenti quesiti:

1.       che numero si iscritti vi siano stati complessivamente al suddetto corso, possibilmente suddivisi per nazionalità;
2.       quanti iscritti abbiano presentato richiesta tramite il Comune di Candiana, possibilmente suddivisi per nazionalità;
3.       se il corso avesse un costo per gli iscritti;
4.       se il corso comporti dei costi per il Comune di Candiana;
5.       che esito abbia avuto o stia avendo il corso in questione;


INTERROGAZIONE N°07 - intenzioni Amministrazione tempi e modi azione responsabilità civile vicenda COSECON

A fine 2013 la Corte dei Conti indicava ai Comuni soci di ATTIVA SPA (ex COSECON SPA), tra i quali anche Candiana, di valutare di intraprendere una azione di responsabilità civile verso coloro (membri CDA, ecc.) che determinarono molti anni fa l'acquisto a condizioni estremamente onerose di azioni della TRASPORTI ECOLOGICI da parte di COSECON SPA, causandole danno.
Dopo la successiva assemblea di ATTIVA SPA, la nostra Amministrazione chiese al Consiglio Comunale come procedere in merito, che si espresse unanimemente per procedere collegialmenmte con gli altri soci di ATTIVA SPA alla causa, indicando di prevedere una fase esplorativa per verificarne la fondatezza e successivamente l'avvio dell'azione di responsabilità.
Poco dopo, ATTIVA SPA fu dichiarata fallita e si prospettò, dati i costi molto elevati di questo tipo di causa, di procedere collegialmente con i Comuni dell'Unione del Conselvano, in modo che le spese fossero sostenibili dal bilancio comunale.
Le lungaggini per l'approvazione dei bilanci comunali 2014 (non di Candiana!) hanno però causato ritardo nell'approvazione di quello dell'Unione (23/5/2014), fino a portarci alla vigilia delle elezioni comnunali del 25/5/2014: in queste condizioni non fu possibile determinare un incarico collettivo per mezzo dell'Unione.
Ora che il bilancio dell'Unione è finalmente redatto e che le nuove Amministrazioni sono entrate in carica, chiediamo alla Amministrazione Comunale di Candiana cosa intenda fare in merito a questa questione.
 



INTERROGAZIONE N°07

Candiana, 02/12/2014.
Doc. 014/2014

Alla c.a. Sig. Sindaco di Candiana
c/o sede Municipale



OGGETTO: interrogazione a risposta scritta circa azione legale responsabilità civile vicenda COSECON – T.E.



Il gruppo consigliare NOI CON VOI,


PREMESSO CHE nel Giugno del 2013 perveniva ai soci di Attiva Spa, tra i quali anche il Comune di Candiana, la comunicazione della Corte dei Conti n°4477/2013 (ALLEGATO 1) che riporta i seguenti passaggi:

“Considerato che questa Procura, dopo avere svolto attività istruttoria, ipotizzava di agire In particolare nei confronti dei membri del CdA della stessa Cosecon e del dottor Marchesini, oltrechè del collegio sindacale di Cosecon, che consentirono detto acquisto a condizioni estremamente onerose alla stessa Cosecon, recando le un consistente danno;”

“Considerato che il merito della vertenza rimane impregiudicato dalla decisione delle SS.uu. della Corte di Cassazione e che questa Procura ritiene sussistano tutti gli elementi per un'azione di responsabilità davanti al giudice ordinario per i danni prodotti a Cosecon spa (ora Attiva spa), mettendosi a disposizione tutta la documentazione della vertenza, si chiede alle SS.VV. di valutare la decisione di intraprendere la predetta azione di responsabilità e di comunicare a questa Procura l'inizio dell'azione medesima nonché gli sviluppi della stessa.”;

EVIDENZIATO CHE l’allora Sindaco pro tempore DE MARCHI, con email del 27/08/2013 aderiva alla intenzione condivisa tra i Sindaci in vari incontri di procedere unitariamente incaricando l’Ufficio Legale della Provincia di Padova (vedasi ALLEGATO 2)

RICORDATO CHE il 30/10/2013 l'Assemblea di ATTIVA SPA (ex COSECON SPA) prevedeva al punto 1 di votare il mandato ai Liquidatori per procedere all’azione di responsabilità civile e che il punto in questione fu rinviato dall’Assemblea (con voto di astensione di Candiana) valutando sia le considerazioni ed i documenti richiamati dagli Avvocati MARDEGAN e CHIARELLI, sia la convocazione dei liquidatori presso il Tribunale Fallimentare il successivo 07/11/2013 per l’eventuale inammissibilità del concordato (vedasi verbale assemblea ALLEGATO 3);

POSTO CHE l’allora Sindaco pro tempore DE MARCHI, richiedeva ed otteneva da ATTIVA SPA le relazioni della Guardia di Finanza e dell’Avv.to Chiarelli richiamati nella Assemblea del 30/10/2013, mettendoli a disposizione dei capigruppo consigliari per il successivo consiglio comunale;

CONSIDERATO CHE con delibera n°37 del 28/11/2013, l’unanimità del Consiglio Comunale (compresi consiglieri dell’attuale maggioranza allora presenti) dava mandato al precedente Sindaco pro tempore DE MARCHI di votare nella successiva Assemblea ATTIVA SPA per l’avvio dell’azione di responsabilità civile mediante mandato esplorativo finalizzato alla verifica di eventuali prescrizioni o convenienza ad agire e solo successivamente a queste verifiche procedere con un'azione di responsabilità.

EVIDENZIATO CHE in seguito non veniva più convocata alcuna Assemblea ATTIVA SPA perché il concordato di ATTIVA SPA non era stato ammesso e che nel successivo consiglio comunale del 30/12/2013, l'allora Sindaco pro tempore DE MARCHI ne comunicava il fallimento con la conseguenza che sarebbe probabilmente spettato al Comune verificare come procedere all’azione di responsabilità civile, esprimendo l’impegno a minimizzare il notevole costo dell’azione legale tramite un incarico collettivo a mezzo dell’Unione del Conselvano;

PRESO ATTO CHE questa azione collettiva non si è potuta attuare nei mesi successivi, sia a causa della mancata approvazione del Bilancio dell’Unione (avvenuta con delibera del Consiglio dell’Unione del 23/05/2014) sia per l’imminenza delle elezioni comunali del 25/05/2014 che indicavano l’opportunità di demandare la decisione alle nuove Amministrazioni;

CHIEDE

Al Sindaco risposta scritta in merito ai seguenti quesiti:

1.       se l’Amministrazione intenda conferire mandato legale con altri comuni o come singolo comune;
2.       se intende riportare la presente questione al voto del Consiglio Comunale;
3.       con che tempi intenda procedere in merito alla presente questione;




Elezioni Comunali 25 Maggio 2014