martedì 5 maggio 2015

UNIONE: ultimo consiglio a 7

Il 23 Aprile 2015 si è tenuto l'ultimo Consiglio dell'Unione con la presenza dei 7  Comuni.
I punti salienti erano la modifica dello Statuto e la presa d'atto dei recessi di AGNA, ARRE, BAGNOLI, BOVOLENTA e CANDIANA.
Si trattava quindi di un Consiglio che chiudeva la precedente fase di rissosità e caos dovuto ai Comuni "uscenti" e che consentiva di voltare pagina, sancendo definitivamente l'uscita dei 5 comuni e la riorganizzazione dell'Unione per i 2 Comuni rimanenti (e quelli che si uniranno a loro..).

Qualcuno ha citato  il "De Profundis" , ma il funerale è per i 5 Comuni che se ne vanno.

Torneremo appositamente su questo argomento, ricordando solo che 5 mesi fa, 5 Amministrazioni su 7 volevano sciogliere l'Unione,  ma invece oggi l'Unione va avanti e i 5 Comuni escono, ripartendo da due anni fa e con soli 6 mesi di tempo per avviare le funzioni associate che l'Unione ha faticato ad organizzare in 2 anni!
In questo senso, voglio riportare quanto detto dal consigliere MORETTO per le minoranze di AGNA..(omissis).. Ritiene che l’Unione sia sicuramente un percorso difficile ma, riteneva che il progetto ne valeva la pena e che era “un respirare più in grande”.

Anche la dichiarazione di voto della consigliere CAPUZZO per le Minoranza di BAGNOLI è molto chiara e ne consiglio la lettura.


Queste sono le delibere: leggetele, sono una pagina triste (ma non troppo) quanto importante della storia del nostro territorio.
  • delibera C.U. n°10-2015 modifica Statuto (file 86362).pdf (link QUI)
  • delibera C.U. n°11-2015 recessi 5 COMUNI (file 86262).pdf (link QUI)
Procediamo con il resoconto di questo consiglio, l'ultimo dell'Unione per CANDIANA.
********* DELIBERA C.U. 10/2015 *********

Relativamente alle modifiche Statutarie, si è verificato questa curiosa situazione, che personalmente ho considerato particolarmente sgradevole.
Infatti, proprio i consiglieri delle Amministrazioni "uscenti" si dichiaravano perplessi nel votare il nuovo Statuto dell'Unione visto che i loro Comuni uscivano, ma hanno poi confermato di votarlo dichiarando spirito di collaborazione.. 
Ho ritenuto opportuno evidenziare a questi consiglieri "uscenti" che:
  •  appena 5 mesi fa avevano sostenuto lo scioglimento dell'Unione (alla faccia della collaborazione!);
  • le modifiche allo Statuto sono necessarie proprio a causa delle discutibili modalità di recesso di 5 Comuni, quindi l'imbarazzo di votarle è comprensibile;
  • è importante che essi approvino le modifiche statutarie dovute alla mozione di scioglimento ed al recesso semplificato da loro causati e che la loro collaborazione è gradita ma anche dovuta;
********* DELIBERA C.U. 11/2015 *********

Per quanto riguarda i "recessi", la situazione creatasi nei mesi è il peggior esempio di inconcludenza e mancanza di obbiettivi di quelle Amministrazioni che hanno attaccato l'Unione, anziché governarla:
  • BOVOLENTA ha atteso le modifiche statutarie per approvare il nuovo recesso semplificato e ha deliberato (leggi QUI). A loro abbiamo sempre contestato la presentazione della mozione di scioglimento dell'Unione, atto gravissimo che ha acceso la miccia di tutti i recessi. Fortunatamente, la mozione di scioglimento fu ritirata (leggi QUI) e poi respinta alla ri-presentazione (leggi QUI), grazie ad una battaglia in Consiglio dell'Unione che siamo fieri di aver condotto e che ha significato la salvezza dell'Unione, che rivendico con forza.
  • L'Amministrazione BRAZZO di CANDIANA, invece, in spregio alle regole ed ai rapporti di collaborazione, approvava il 16/12/2014 il famigerato "recesso in deroga" in violazione dello Statuto. NOI abbiamo dichiarato da subito l'illegittmità del provvedimento (leggi QUI). Infatti, al momento della presa d'atto in Unione, per ben tre sedute consecutive ii consiglieri si sono rifiutati di discuterla dimostrando il caos causato da queste volontà distruttive e rissaiole (leggi nostri resoconti QUI_1, QUI_2, QUI_3 e QUI_4). Ci ha pensato la nota del Prefetto (leggi QUI) a confermare che avevamo ragione, che il recesso in deroga era una "scorciatoia" illegittima quanto pericolosa e che bene aveva fatto il Consiglio dell'Unione a sottrarsi ad un simile provvedimento. L'Amministrazione BRAZZO ha quindi tentato di mascherare la riformulazione richiesta dagli altri Comuni del recesso illegittimo con un 2° recesso che è stato solo peggiorativo (leggi QUI).
  • Mentre CANDIANA recalcitrava, i 3 comuni "indecisi" (AGNA, ARRE e BAGNOLI) cominciavano a chiedere più tempo per valutare i problemi che cominciavano ad essere chiari per chi usciva. Dopo un mese dall'approvazione del recesso semplificato, nessuno dei 3 deliberava ancora l'uscita (leggi QUI), ma senza formulare nessun ripensamento. Nel frattempo il Presidente MILAN è stato persino costretto a dimettersi a causa dell'atteggiamento di alcuni Sindaci (leggi QUI), con i quali ora dovrebbe fare le funzioni associate fuori Unione.
  • Questa indecisione, unità alla rissosità degli uscenti, ha causato una impossibilità degli Uffici ad operare senza direttive politiche con cui continuare la riorganizzazione avviata, fino ad arrivare allo stallo Amministrativo (leggi QUI). "Unione ostaggio di Sindaci kamikaze" avevamo titolato (link QUI) e così è stato: l'Unione e stata attaccata anziché governata e si è arrivati alla paralisi, proprio a causa delle Amminstrazioni uscenti e non ci stancheremo mai di dirlo.
  • Uscire era una follia, un suicidio politico e persino i Sindacati hanno affermato che "dopo un anno di “rodaggio” si stava avviando una nuova fase dove il sistema di rete stava in effetti prendendo vita." presentando una MOZIONE a favore dell'Unione (leggi QUI) ed un appello al Prefetto (leggi QUI), anche se tardivamente.
  • Alla fine anche i 3 "indecisi" hanno deliberato il recesso, anche perché CONSELVE e TERRASSA P.NA, esasperati dallo stallo e dall'indecisione dei 3 Comuni "uscenti-non-uscenti", li avevano spiazzati preannunciando un recesso di "legittima difesa" che lasciava a loro la gestione dell'Unione (leggi QUI) e che ha improvvisamente portato alla decisione di recedere (leggi QUI).
Questo è il quadro critico di una politica del disfare, del "facciamo meglio da soli" e della mancanza di alternative all'Unione.
Questo ultimo consiglio a 7 Comuni aveva quindi la necessità di fare chiarezza, "igiene mentale" l'ho definita, in maniera che finalmente sia chiaro chi è fuori dall'Unione e chi rimane dentro, in modo che l'Unione potesse proseguire per l'unica strada di buon senso.
Il termine "igiene mentale" non è stato gradito dai consiglieri "collaborativi", ma ho precisato che se ci sono consiglieri in imbarazzo nell'approvare atti causati dalle loro precedenti scelte, allora è bene che si faccia un po' di pulizia mentale.

Durante il consiglio, ho evidenziato quanto segue: 
  1. la delibera di riformulazione del recesso di CANDIANA richiamava integralmente il 1° recesso, rifiutato dal consiglio, inoltre il recesso di BAGNOLI incomprensibilmente la richiamava. Pertanto, ho indicato l'opportunità di votare separatamente i 5 recessi. Preso atto che ciò avrebbe riproposto una bocciatura di uno o più recessi, impedendo di fare "igiene mentale", ho accolto l'esigenza del Presidente e del Consiglio di voltare pagina per consentire all'Unione di andare avanti. 
  2. che cinque mesi fa è stata sostenuta da parte di 5 Amministrazioni, una mozione di scioglimento dell’Unione.
  3. che la maggioranza delle Amministrazioni attuali sono in "continuità" con quelle che avevano avviato l’Unione  e che se tutti avessero seguito il piano di lavoro della Giunta (è falso che non ci fosse!!) avrebbero approvato il BILANCIO 2014 entro Dicembre 2013, come hanno fatto solo CANDIANA (Sindaco DE MARCHI) e CONSELVE, l'Unione sarebbe stata operativa almeno 6 mesi prima, anzichè costringerla ad approvare un bilancio 2014 in assenza di quello di ben 5 Comuni, sopperendo alle inadempienze di quelle Amministrazioni che ora si stracciano le vesti perché l'Unione non funziona.
  4. che l’ennesimo "condono" di Febbraio ha salvato dal commissariamento i Comuni inadempienti sull'obbligo delle funzioni associate da Gennaio e che rischiavano il commissariamento, come confermava la circolare del Ministero di Gennaio (leggi QUI).
  5. che l'Unione è sopravvissuta ad una mozione di scioglimento di 5 Amministrazioni su 7,  grazie alla lotta in Consiglio che è un fondamentale risultato ottenuto da chi crede nell'unico progetto politico prioritario per il nostro territorio. Adesso l’Unione ripartirà ed è già pronta per le funzioni associate, mentre i Comuni uscenti ricominciano "da due anni fa" e hanno solo sette mesi per riorganizzarle;
  6. che i "saluti"da parte di chi aveva minato l’Unione con la mozione di scioglimento, giunti al punto in cui siamo, sono inopportuni.
  7. che l'esigenza di una unica votazione è comprensibile rispetto alla necessità di fare "igiene mentale, pulizia mentale” ma che la criticità di recessi come quello irricevibile di Candiana consente un voto di astensione;
*********
Mancano 6 mesi alla scadenza del 31/12/2015 e i 5 comuni usciti, tra cui CANDIANA, non hanno ancora avviato meno di niente per le gestioni associate che l'Unione ha faticato ad avviare in due anni ma che ora la trovano pronta.


Il Consigliere dell'Unione del Conselvano per le Minoranze di Candiana
ING. ANDREA DE MARCHI

Elezioni Comunali 25 Maggio 2014