sabato 3 luglio 2010

NIDO: UNA SCOMMESSA SICURA? MA SE 50'000 €/ANNO LI METTE IL COMUNE, PERCHE' NESSUNO LA FA?

Premessa: Con una procedura d'urgenza autorizzata dall'ULSS17, stiamo procedendo ad una disinfestazione dei locali al P.T. e P.1° (escluso sottotetto) per poter sgomberare i mobili della materna dal P.Terra e spostare in regime di emergenza il Nido dal P.1° al P.T. e consentire il servizio per il mese di Luglio. Se le operazioni non subiranno imprevisti, già da Lunedi 5 Luglio i gentori potranno usufruire del servizio, dopo 5 giorni di chiusura. Cittadini tutti, L'Amministrazione, in un Assemblea pubblica, ha prospettato la chiusura del plesso nido-materna a fronte di reali ed ennesime problematiche relative allo stabile, sul quale il Comune deve svolgere manutenzione ordinaria e straordinaria in virtù del di contratto di affitto decennale con la Parrocchia (4'000 €/anno). A metà Giugno, il Comune stava per formalizzare un nuovo contratto biennale sia con la cooperativa che gestisce il nido, sia con quella che avrebbe centralizzato i pasti di tutte le scuole proprio a Pontecasale, a un costi certo, comunque oneroso, ma finalmente sostenibile. Avevamo perfino concordato con la cooperativa una giornata promozionale di apertura del nido il 4 Luglio, facendo partire dal Comune gli inviti. Quindi, il problema economico, che abbiamo sempre ammesso (unici e inascoltati!), dopo una lunghissima fase di studio e trattativa, era stato mitigato e si prospettavano due anni di continuità. Tutti coloro che abbiano contribuito in questa fase, lo possono confermare e documentare. Ma non è questo il punto, come alcuni piromani vogliono far credere. Purtropppo, le recentissime problematiche a catena sono partite dal ritrovamento, durante i controlli di routine che la cooperativa svolge per contratto (non disinfestazioni!!), di una zecca al P.1° (nido) che pareva del tipo portata dai pipistrelli. Con il sopralluogo del 23/6 si è effettivamente riscontrato la presenza dei pipistrelli sopra al controsoffitto rimovibile del nido (nel sottotetto), insediatisi entrando dalle aperture nel manto del tetto (anch'esse riscontrate, e formatesi dopo poche settimane da un recente intervento di ripassatura). Essendo stato confermato, mediante referto scientifico, che la zecca ritrovata è quella portata dai pipistrelli (ixodes vespertilionis), la situazione è inconfutabile: il controsoffitto è interessato dalla presenza di zecche ed escrementi dei pipistrelli, altro che bugie! La chiusura dello stabile il 25/6 per motivi igienico-sanitari è quantomeno doverosa da parte del Sindaco, specialmente per una scuola. Come si può mettere in discussione una simile scelta? Rispetto all'indeterminatezza sulla durata dell'ordinanza, ci sono una serie di cause che l'Amministrazione ha il dovere di considerare e comunicare ai Cittadini, specialmente nell'interesse dei genitori dei bambini iscritti che potrebbero trovarsi a Settembre con una scuola ancora chiusa per l'irrisoluzione degli attuali molteplici problemi. Innanzitutto, c'è il costo per smontare e disinfettare il controsoffitto, smaltire l'isolamento contaminato soprastante in condizioni di disinfestazione, per poi ricostruirlo (circa 200 mq). Ma non si sarebbe ancora agito sulla causa, quindi: bisogna evidentemente fare in modo che il tetto non presenti più queste frequenti aperture del manto, ripristinate solo qualche settimana fa e quest'inverno perchè si erano constatate alcune infiltrazioni, sempre dal controsoffitto. Le tegole in cemento sono semplicemente appoggiate su tavelline e manca un opportuno strato di impermeabilizazione: quindi, un intervento finalmente risolutivo per il tetto è tutt'altro che semplice ed economico, anche perchè coi palliativi si rischierebbe di compromettere il nuovo controsoffitto. C'è poi l'ulteriore problematica innescata grazie all'incendio mediatico scatenato da irresponsabili e dinsinformati polemizzatori che hanno usato i massmedia per bersagliare l'Amministrazione e che ora si trova a fare i conti con telefonate e diffide della LIPU e di mezzo mondo ambientalista che minacciano di bloccare qualsiasi opera di disinfestazione o manutenzione sul tetto, pena la denuncia penale (i pipistrelli sono specie protetta e sono in stagione di allattamento). Quindi, chiunque vorrà fare i lavori sul tetto, dovrà prima risolvere la questione pipistrelli, vi pare cosa di poco conto? - Chi ha la responsabilità della conduzione e delle manutenzioni del fabbricato, coi soldi pubblici, si DEVE chiedere perchè a due anni dalla ristrutturazione ci si trova a questo punto? Perchè al piano terra si è già dovuta rimontare la (dissennata) bussola in cristallo dell'ingresso? Quanto potranno tenere i bagni del P.Terra, anch'essi non toccati nella ristrutturazione? Perchè si è staccata una lampada in cucina qualche settimana fa? (controllate le altre plafoniere, pare che sia stato un caso isolato) Quante altre problematiche e imprevisti riserva questo "sorprendente" stabile? Questa amministrazione, appena insediata, ha dovuto finanziare le opere esterne prescritte dall'ULS17, pena la chisura a Settembre 2009! Il progetto della Parrocchia era di 52'000 € (35'000 contrib. Provincia, 17'000 Parrocchia=Comune): l'Amministrazione, dovendo pagare, ha suggerito una rivoluzione dell'intervento, ampliando il parcheggio previsto e spendendo metà (7'800 €)! Provincia e collettività hanno risparmiato: questo è il modo in cui procede questa Amministrazione!! - Detto questo, è chiaro che, giunti a questo punto, non è più il contenuto il problema principale, ma anche il contenitore: lo stabile comincia ad avere troppi problemi a soli due anni dai lavori di ristrutturazione. Si badi bene, non è una questione di lavori insufficienti, ma di lavori appena sufficienti. Quindi, la smettano coloro che cercano appigli legali, registrano le assemblee, per chiedere danni alle imprese esecutrici, al direttore lavori, o denunciare il Sindaco per l'inagibilità dei locali: imparate a capire ciò che viene detto e scritto, prima di accendere registratori e lanciafiamme! - Quindi, è oltremodo evidente che le incognite sullo stabile cominciano a pesare troppo sulla sostenibilità del plesso materna-nido. E dato che i lavori sull'edificio dovrebbero formalizzarsi come aumento della locazione dell'attuale contratto decennale, è chiaro che stiamo impegnando la collettività in una probabile serie di manutenzioni per dieci anni. Già questo sarebbe sufficiente perchè un'Amministrazione savia capisca che non si possono fare scommesse di 10 anni sulle spalle dei cittadini! Ma a tutto ciò si aggiungono i forti dubbi sulle prospettive della materna al P.terra che, come tutte le materne di frazione, sono nel mirino delle autorità scolastiche provinciali: per mantenere il nido il Comune dovrà pagare anche il bidello della materna? Vogliamo poi considerare che a Candiana c'era già la materna del capoluogo, a 2 km da Pontecasale? Non ha senso ragionare con una visione globale dei problemi? - Allora, in questi difficilissimi giorni, l'Amministrazione sta dicendo ai cittadini: c'è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso! Possiamo fermarci prima di fare un altro passo più lungo della gamba. Nuovi costi per la bonifica, per risolvere la vulnerabilità del tetto, prospettive incerte per la materna, utenti residenti del nido mai maggiori a una media di di 8-9 bambini, un costo sostenuto in soli due anni di 153'000 € !.. Dove vogliamo andare: verso una chiusura decisa da altri (o altro) con annesso suicidio economico decennale per il Comune? - Noi abbiamo il dovere di dire che è insostenibile continuare con questi vincoli, soprattuto contrattuali. Certo, ottempereremo all'affitto, ma riteniamo sia il caso di fermarsi qui con gli azzardi..
..C'è UN PERO'..
All'infuocato incontro pubblico di Mercoledì, abbiamo anche risposto che, stanti le attuali condizioni contrattuali, la chiusura è l'unica strada per l'Amministrazione, a meno che tra i tanti sostenitori della "scommessa" Nido si faccia avanti un partner cui affidare il finanziamento comunale per sostenerla, di anno in anno. Abbiamo infatti raccolto la provocazione dei presenti e formalizzato una proposta: a chi dice che le prospettive del nido integrato e dell'edificio sono serene e durature, l'Amministrazione mette a disposizione 50'000 €/anno tramite un contratto a rinnovo annuale. Vale a dire: l'Amministrazione vede nero a breve termine, ma se tu sei convinto che ci saranno almeno 8 bambini residenti frequentanti, che rimarrà la materna di Pontecasale, che l'edificio non avrà bisogno di chissà quali manutenzioni, allora io ti finanzio di anno in anno!! Di solito, chi ti vuole dare un fregatura, chiede i soldi e mette l'idea, vero? Qui è l'esatto opposto! La proposta è stata anche formalizzata per iscritto alla Parrocchia e notificata giovedi 01/7. - Vedete Cittadini, questo plesso nido-materna è come un tavolino a tre gambe: edificio, nido e materna. L'Amministrazione, al contrario di quanto si dice, è oramai convinta che non sono solo i costi, ma soprattutto le prospettive (problemi economici delle famiglie, tagli alla scuola, vulnerabilità dell'edificio, tagli agli enti locali) a porre l'obbligo di trovare una destinazione diversa per questo plesso, nell'interesse e con la collaborazione di tutti. Se l'Amministrazione si sbaglia, perchè nessuno coglie l'offerta di 50'000 €/anno, si prende le chiavi del fabbricato e si convenziona per la gestione del plesso? Se non è vero che il nido costa così tanto, se ci saranno senza problemi almeno 8 bambini residenti a frequentarlo, se lo stabile è in buone condizioni, se la materna al p.terra rimarrà, se la regione non taglierà i contributi ai nido, che problema c'è a prendere i 50'000 €/anno e partire con un progetto certo e già avviato? O, in verità, chi si straccia le vesti è il primo a sapere che la sfida non è sostenibile, specie con contratti decennali? Perchè non si fa avanti una cooperativa sociale tra cittadini, magari di Pontecasale e lo convenziona con l'Amministrazione, trovando una soluzione a tutto ciò? O DOVREBBE, COME SEMPRE, PAGARE LA COMUNITA' QUESTE SCOMMESSE SENZA PROSPETTIVA? - La frazione, dovendo scontare la perdita di questo elemento qualificante, è (come lo era sin dall'inizio) al centro dei progetti dell'amministrazione, ma non con queste prospettive. Le risorse liberate consentirebbero scelte ben più proficue, magari un investimento importante proprio in frazione: con i soldi necessari al plesso nido-materna si potrebbe finanziare qualcosa di solido, magari un centro civico in frazione (il Comune non ha spazi per la collettività), o il recupero di spazi DIGNITOSI per qualche ufficio o servizio... Tutto da ragionare, con la comunità, ma prima bisogna fare una scelta (dolorosa) e liberarne le risorse, altrimenti rimaniamo zavorrati ad un impegno insostenibile, bloccando la comunità tutta, non solo quella di Pontecasale - Quindi, i nuovi recentissimi problemi non hanno fatto che far superare il segno della sostenibilità collettiva per questo "progetto" e sono così ingarbugliati da rendere poco probabile una risoluzione a breve. Siamo in tempo per fermarci, organizzarci Luglio e Agosto per trovare soluzioni ai cittadini iscritti e alternative per l'uso dello stabile parrocchiale, senza scommesse sulle spalle dei cittadini. Quest'inverno la manovra correttiva coplirà i comuni: vogliamo trovarci a gestire questo problema a scuole avviate? In piena stagione lavorativa? Volete sentirvi dire a Febbrario 2011: genitori, il Comune non può pagare la cooperativa, quindi pagatevi la retta piena di 700 €? Vogliamo far rischiare tutto ciò alla collettività, alla famiglie? L'Amministrazione no, E HA FORMULATO UNA PROPOSTA ECONOMICA ALTERNATIVA, DI COLLABORAZIONE. PERCHE' NESSUNO LA COGLIE SE E' COSI' SERENA LA GESTIONE DEL PLESSO? - A chi sta gettando benzina sul fuoco, compresi gli utenti di altri comuni che vengono qui a dire che il nido è un fiore all'occhiello e non va chiuso (perchè tanto paga Candiana!), diciamo di fare attenzione, di essere responsabili e provare a collaborare l'Amministrazione che è venuta a spiegare tutto ciò con pacatezza in un'assemblea pubblica. Anzi, abbiamo ascoltato e raccolto la sfida dell'Assemblea: l'Amministrazione offre 50'000 €/anno a chi vuol gestire questo fiore all'occhiello dal radioso e certo futuro: come mai nessuno si fa avanti?

Elezioni Comunali 25 Maggio 2014