martedì 24 febbraio 2015

UNIONE: 5 comuni uscenti, ma solo BOVOLENTA fa la valigia!

Cinque comuni si dichiarano "uscenti" (..ma è vero?), ma solo uno fa la valigia!
Ad oggi, solo BOVOLENTA ratifica il nuovo Statuto e delibera il recesso semplificato, ora consentito e legittimo!
Solo 5 su 7, ad oggi, portano in consiglio la modifica dello Statuto per il recesso semplificato: inspiegabilmente, tra questi mancano proprio comuni che (dicono che) vorrebbero uscire CANDIANA, ARRE.
A che gioco giocano queste Amministrazioni?
Dopo aver quasi paralizzato l'Unione, proprio nel momento in cui le mere difficoltà organizzative stavano per risolversi (leggasi comunicato dei SINDACATI a favore del peoseguimento a 7 dell'Unione), quando la porta si apre, solo uno fa la valigia!

Per capire meglio, si consideri che con le sedute del 2-3-4/02/2015 il Consiglio dell'Unione ha approvato la modifica all'art.7 dello Statuto, per consentire un recesso semplificato, pur di liberarsi delle recriminazioni dei Comuni "uscenti" e divenute causa della paralisi amministrativa che essi stessi lamentano.
Tra Sindaci, l'accordo era di portarlo alla ratifica dei Consigli Comunali velocemente, entro 15 giorni, per soddisfare questa "smania" di uscire (quindi, entro il 19 Febbraio).

Sempre nelle tre sedute, il Consiglio si è rifiutato addirittura di discutere il recesso illegittimo di CANDIANA, perchè irricevibile: buona parte del Consiglio è escito, dopo che ogni volta l'Amminstrazione di Candiana ha rifiutato la proposta di ritirare il recesso e ri-formularlo correttamente.
L'AMministrazione BRAZZO ha subito dichiarato per bocca del suo Consigliere SCUDELLARO "ci saranno problemi".

Così è stato!
Prima, hanno innescato un clima da "rissa" in Giunta dei Sindaci con conseguente caos presso i Dirigenti ed i dipendenti, poi hanno costretto il presidente MILAN  a dimettersi (dopo che li aveva ascoltati e aiutati), criticandolo pure per la scelta obbligata!
Alla fine, 5 comuni dichiarano (non si sa bene come..) di uscire dell'Unione, ma uscirebbero pressochè tutti in contrasto tra loro: rapporti azzerati tra BOVOLENTA e BAGNOLI, tra CANDIANA e BOVOLENTA.. che meraviglia.
Tra qualche mese dovrebbero approvare convenzioni tra loro, in alternativa all'Unione! Auguri!

Tralasciando gli aspetti politici, seppur fondamentali in quesitoni del genere, quali sono i FATTI dopo l'approvazione del recesso semplificato e la comunicazione dell'uscita di 5 Comuni?
  • solo CONSELVE, TERRASSA, AGNA, BAGNOLI e BOVOLENTA hanno recepito velocemente il nuovo Statuto per il recesso semplificato, secondo i tempi concordati, mentre CANDIANA e ARRE tergiversano... proprio loro che devono uscire.. ;
  • dei 5 comuni che (dicono che) vorrebbero uscire, solamente BOVOLENTA ha approvato il recesso secondo il nuovo statuto;

Non serve molto per capire che chi dice di voler uscire o chi lo ha fatto illegittimamente (come CANDIANA) non sta facendo nulla di quello che dice!
Prendono in giro i Cittadinini, prendono i dipendenti, prendo in giro gli altri colleghi Amministratori.
Un teatrino di pochezza politica ed organizzativa senza precedenti.

Siamo oramai a Marzo!

Basti pensare come in questi 8 mesi, l'Amministrazione di Candiana abbia provato a mettere alla gogna il Presidente di turno: prima il Sindaco RUZZON, perchè non ascoltava nessuno, ora il Sindaco MILAN, perchè ascolta tutti.
Facile capire come stiano in realtà le cose: l'Amministrazione BRAZZO è una fonte di problemi continui e non c'è contesto che tenga di fronte all'incapacità ed all'arroganza.
Intanto, gli altri Sindaci "uscenti" continuano ad ondeggiare.

Venendo agli aspetti pratici (che sono l'unica cosa su cui ci si dovrebbe impegnare in queste decisioni), nessuna delle Amministrazioni "uscenti" ha minimamente abbozzato quel pateracchio delle convenzioni che per mesi hanno sventolato come alternative all'Unione e che tra qualche settimana dovrebbero sottoscrivere tra lorto, mentre invece continuano a rimangiarsi la parola e a litigare sulla pelle dei Cittadini.
L'Unione dà risposte, risolve problemi, chi esce li sta creando all'Unione ed a se stesso.

INTERROGAZIONE n°10 - Non attuazione uscita unione

Con le sedute del 2-3-4/2/2015 il Consiglio dell'Unione del Conselvano ha approvato la modifica all'art.7 dello Statuto, per consentire un recesso semplificato, pur di liberarsi delle recriminazioni dei Comuni "uscenti", divenute causa della paralisi amministrativa della Unione che essi stessi lamentano.
Tra Sindaci, l'accordo era di portarlo alla ratifica dei Consigli Comunali velocemente, entro 15 giorni (cioè il 19 Febbraio), per soddisfare questa "smania" di uscire.

Quali sono i FATTI dopo l'approvazione del recesso semplificato e la comunicazione dell'uscita di 5 Comuni?
  • solo CONSELVE, TERRASSA P.NA, AGNA e BOVOLENTA hanno recepito velocemente il nuovo Statuto per il recesso semplificato, secondo i tempi concordati, mentre CANDIANA, ARRE e BAGNOLI tergiversano... proprio loro che devono uscire.. ;
  • dei 5 comuni che (dicono che) vorrebbero uscire, solamente BOVOLENTA ha approvato il recesso secondo il nuovo statuto.. gli altri nicchiano..;

Chunque ormai vede che chi dice uscire o chi lo ha fatto illegittimamente (come CANDIANA) non sta facendo nulla di quello che proclama!
Prendono in giro i Cittadini, i dipendenti, gli altri colleghi Amministratori!
Un teatrino di miseria politica ed organizzativa senza precedenti.

Siamo oramai a Marzo!

l'Amministrazione BRAZZO ha perso otto mesi, inviato ultimatum, scatenato un putiferio col suo recesso illegittimo, senza che poi una sola sillaba venisse attuata: tutto continua come prima, anzi continuano a stare in Unione per buttarla in rissa poter scaricare le colpe agli altri!
E pensare che la BRAZZO annunciava "nuove regole comunali per uscire in fretta dall'Unione" (link articolo)!!
Forse la Prefettura non è dello stesso parere ed una risposta del Prefetto di questi giorni, proprio a quesiti operativi della BRAZZO, potrebbe aver (tardivamente) fatto chiarezza sull'"uscire in fretta" o fare "recessi anticipati in deroga" dall'Unione, a conferma che non è per nulla "semplice" come dichiarava il Sindaco BRAZZO per rassicurarci in Consiglio Comunale, quando dichiaravamo che era un suicidio politico ed amministrativo, oltre che illegittimo.

Basti pensare come in questi 8 mesi, l'Amministrazione di Candiana abbia provato a mettere alla gogna i Presidenti di turno: prima il Sindaco RUZZON, perchè secondo loro non ascoltava nessuno, ora il Sindaco MILAN perchè secondo loro ascolta tutti.
Facile capire come stiano in realtà le cose: CANDIANA è una fonte di problemi continui e non c'è contesto che tenga di fronte all'incapacità ed all'arroganza.

Venendo agli aspetti pratici (che sono l'unica cosa su cui si dovrebbe impegnarsi in queste decisioni), nessuna delle Amministrazioni "uscenti" ha minimamente abbozzato quel pateracchio delle convenzioni che per mesi hanno sventolato come alternative all'Unione e che tra qualche settimana dovrebbero sottoscrivere tra loro, mentre invece continuano a rimangiarsi la parola e a litigare sulla pelle dei Cittadini.

Di questo chiediamo conto nella seguente INTERROGAZIONE N°10.



INTERROGAZIONE N°10

Candiana, 24/02/2015.
Doc. 017/2015

Alla c.a.        Sig. Sindaco di Candiana
                    c/o sede Municipale


OGGETTO: interrogazione a risposta scritta circa non attuazione recesso anticipato e procedure uscita Unione


Il gruppo consigliare NOI CON VOI,

PREMESSO CHE la delibera di C.C. n°41/2014 del 18/12/2014 prevedeva, illegittimamente secondo NOI:
1.       il recesso anticipato dall’Unione del Conselvano, in violazione allo Statuto dell’Unione stessa, in nessun modo attuato, sia nelle procedure amministrative (tutto continua come prima!) e nemmeno in quelle politico-decisionali (data la successiva partecipazione del consigliere SCUDELLARO ai Consigli dell’Unione e del Sindaco BRAZZO alle Giunte)
2.       la presa d’atto del recesso, definita dal Presidente “irricevibile”,da parte del consiglio dell’Unione che, dopo aver chiesto ogni volta all’Amministrazione di Candiana di ritirare tale forzatura, ha dovuto evitarne persino la discussione per tre sedute consecutive, con l’uscita di buona parte dei consiglieri ed il conseguente umiliante rifiuto della presa d’atto;
3.       il rientro in pianta organica dei dipendenti dal 01/01/2015, e la nomina delle posizioni organizzative nell’organico di Candiana da parte dell’Unione, aspetti in nessun modo attuati;

EVIDENZIATO CHE nella seduta del 4/2/2015 il consiglio dell’Unione, anche col voto del consigliere SCUDELLARO, votava a favore della modifica dell’art. 7 dello Statuto dell’Unione con l’indicazione conrdata che entro 15 giorni sarebbe stata approvata dai consigli comunali (cioè entro venerdì 20/2/2015)

RILEVATO CHE i comuni di AGNA, CONSELVE, TERRASSA PADOVANA e BOVOLENTA ad oggi hanno rispettato l’accordo e convocato nei tempi concordati il consiglio comunale con ordine del giorno la modifica all’art. 7 dello Statuto dell’Unione del Conselvano, mentre CANDIANA non lo ha fatto;

RILEVATO CHE solamente il comune di BOVOLENTA dei 5 “famigerati” Comuni uscenti, ha convocato il consiglio comunale per deliberare un recesso legittimo e conforme al nuovo art.7 dello Statuto, tanto agognato;

RICORDATO CHE, dopo averne ricevuto notizia il 20/02/2015 dalla Prefettura di Padova, il sottoscritto ha formalmente depositato richiesta a mezzo PEC del 20/02/2015, per avere copia della comunicazione inviata dal Prefetto al Sindaco di Candiana in data 17/02/2015 (richiesta ad oggi non evasa)

CHIEDE

Al Sindaco risposta scritta in merito ai seguenti quesiti:
1.       perché l’Amministrazione di Candiana non ha ancora convocato il consiglio comunale per recepire la modifica statutaria dopo averla approvata in Consiglio dell’Unione, secondo i tempi concordati tra Sindaci?
2.       perché anche i Sindaci di BAGNOLI ed ARRE che avrebbero comunicato di uscire dall’Unione (non si sa a questo punto quanto convintamente) non hanno ancora convocato il consiglio né per la modifica statutaria né tanto meno per il recesso dall’Unione;
3.       di avere copia della comunicazione del Prefetto già richiesta con PEC del 18/02/2015 e, se possibile, di averne lettura in Consiglio nella risposta alla presente interrogazione;

venerdì 20 febbraio 2015

CAPOGRUPPO BRAZZO: SEMPRE UNA BUONA PAROLA PER TUTTI!

L'Amministrazione BRAZZO organizza tante belle riunioni.
Che tu vada o non vada, sbagli e vieni comunque offeso, sul posto o in differita: il Capogruppo GOBBO ha sempre una buona parola per tutti, di solito condita da lezioni in umiltà e democrazia!
Questa volta, a farne le spese è toccato a cittadini non di Candiana, i quali hanno avuto il coraggio di andare all'incontro con cui l'Amministrazione BRAZZO ospitava l'Assessore MANZATO per illustrare il PSR regionale.
Ebbene: leggete cosa viene raccontato sull'accaduto.

Questo l'articolo del Mattino (click sull'immagine per ingrandire):


Questo il resoconto del comitato LASCIATECI RESPIRARE DI CONSELVE, coinvolto nel diverbio con il Capogruppo GOBBO (link pagina FACEBOOK).

Ieri sera, Mercoledi 16 c.m. a margine della conferenza pubblica organizzata dal Comune di Candiana per presentare il Nuovo PSR - Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 ospiti l'assessore reg.le uscente Franco Manzato, il Dr.Riccardo del Gobbi (direttore sez.Agroambiente), e il Dott. Franco Contarin (direttore sezioni piani e programmi Primari) e il sindaco Chiara Brazzo.

il Consigliere di maggioranza Massimiliano GOBBO si inserisce nelle rivendicazioni di alcune persone e dei rappresentanti di alcuni comitati locali col funzionario della regione De Gobbi (che di fatto firma le autorizzazioni in regione anche degli impianti di Biogas), sbotta e in maniera violenta aggredisce con veemente dialettica delle signore tra cui una dott.ssa E.B. di Bovolenta ed una Nonna di Polverara Norina T., apostrofandole con straordinaria aggressività verbale, come delle “rompiballe” e asserendo che “non era la serata adatta per venire qui a rompere le palle”.

Ne è nato un forte battibecco sostenuto dal rappresentante del comitato Lasciateci Respirare di Conselve, M. Rizzato che ha “inchiodato” alle proprie responsabilità il soggetto per le discriminanti ed offensive improperie con le quali stava maltrattando le interlocutrici.

Tra l'altro il consigliere fin da subito non ha voluto né indentificarsi né specificare quale ruolo svolgesse in quella serata. E' stata il sindaco di Candiana Chiara Brazzo rincorsa all'esterno della palazzina a specificare, visibilmente frastornata, che si trattava del Sig. GOBBO consigliere comunale e capogruppo della propria Giunta, dopo che proprio lo stesso sindaco aveva favorito il colloquio col funzionario De Gobbi.
 

(omissis)

Ci si chiede quindi, in risposta al “aggressivo” consigliere GOBBO, in quali altre occasioni i cittadini debbano lamentarsi o avere ragione anche delle proprie ragioni, e perché no in una serata dove tra l' altro sono stati riproposti i finanziamenti agli impianti di biogas sebbene fra 5 anni non saranno più favoriti (a parole). Il nuovo programma PSR inoltre tra gli altri prevede anche finanziamenti per quegli agricoltori che spargano il materiale di scarto dei biogas detto “digestato” sui propri terreni con l'obbligo dell'immediato interramento a causa delle esalazioni di gas che tale scarto continua a produrre e che altrimenti andrebbe ad impattare sull' ecosistema.

Rimane tuttavia la violenza verbale a delle cittadine in primis e di rappresentanti del sesso femminile dopo, in una epoca dove non v'è giorno senza il quale le cronache raccontino della violenza sulle donne per mano di maschi violenti e dove la lista delle vittime aumenta esponenzialmente. Si auspicano quindi le dimissioni del Consigliere Gobbo per indegnità del ruolo istituzionale


Quando diciamo "prepariamoci al peggio", parliamo di questo!
E' mortificante riconoscere nell'articolo e nel resoconto la descrizione dello "stile" del portavoce dell'Amministrazione BRAZZO, con il quale oramai EVITIAMO ACCURATAMENTE di confrontarci, date le modalità con cui si pone.
L'ultima volta il capogruppo GOBBO ci ha detto che abbiamo "paura" perchè (intelligentemente!) non siamo andati ad una loro serata a confrontarci: ora è chiaro come quegli incontri siano solo occasioni in cui l'Amminstrazione BRAZZO deridere o offende chi dimostra argomenti diversi!
Questa è la nuova Amministrazione BRAZZO.
Peccato che l'evidenza abbia sempre bisogno di simili prove per venire a galla.
Alla fine, però, ne va dell'immagine di CANDIANA e di tutti noi, rappresentati da una Amministrazione oramai considerata incapace di dialogare in alcun modo: le recenti e prossime vicende Unione lo insegnano.
Prepariamoci al peggio, anche se al peggio non c'è fine


UNIONE: ESCONO IN 5, PRENDETE NOTA.

Tenete bene a mente questo articolo. Ne riparliamo a breve.

MATTINO 19/02/2015

Lazzarin presidente, se ne vanno in cinque


TERRASSA. L’Unione del Conselvano ha un nuovo presidente e anche un calendario definitivo per i Comuni, ben cinque su sette, che intendono lasciare l’ente. Modesto Lazzarin, sindaco di Terrassa, ha sciolto la riserva e ha accettato l’incarico di presidente dell’Unione, ottenendo il voto unanime degli altri sei sindaci. Ora dovrà gestire la delicata fase che porterà cinque Comuni a lasciare l’Unione. Se ne andranno Bovolenta, Candiana, Bagnoli, Arre e Agna, i cui consigli comunali dovranno approvare la delibera di recesso entro la fine di febbraio. Poi ci vorrà almeno un paio di mesi perché l’uscita sia definitiva mentre Conselve e Terrassa continueranno da soli l’esperienza dell’Unione. «Prima di accettare la nomina a presidente» spiega Modesto Lazzarin «avevo posto alcune condizioni ai sindaci, incontrandoli personalmente. Anzitutto riportare il confronto in giunta su toni meno tesi e cambiare atteggiamento. Inoltre ho chiesto di prendere una decisione definitiva sul recesso dall’Unione, in modo da procedere in tempi spediti. Cinque sindaci hanno così confermato di voler uscire e si sono impegnati ad approvare la delibera di recesso nei rispettivi consigli comunali entro febbraio. Così dal primo marzo potremo iniziare a riorganizzare la pianta organica e a gestire la fase di transizione. Spiace che ben cinque amministrazioni abbiano scelto di uscire ma dobbiamo superare questa fase di incertezza. Conselve e Terrassa continueranno invece questa esperienza perché abbiamo sempre creduto in questa forma di aggregazione e vogliamo tenere aperta una finestra nel nostro territorio». Lazzarin ha incontrato anche i funzionari che avevano annunciato di rinunciare alla “posizione organizzativa” da lunedì scorso ottenendo due settimane di proroga.

lunedì 16 febbraio 2015

UNIONE vittima dei Sindaci kamikaze

Alla fine, dopo due mesi di fallimenti politici ed amministrativi, l'hanno buttata in rissa!
Questo si evince dai primi sviluppi dopo i tre consigli dell'Unione in cui Candiana, per bocca del consigliere SCUDELLARO, minacciava "ci saranno problemi" (come avevamo previsto e rendicontato nel precedente post del "3° schiaffo": link).
Abbiamo sempre attribuito all'Amministrazione BRAZZO la capacità di far implodere qualsiasi contesto politico in cui venga ad operare, e così è stato dopo le figuracce in cui si è cacciata da sola con il suo inedito "recesso anticipato", che ha confermato l'incompetenza amministrativa e l'incapacità di intrattenere il minimo rapporto politico.
E così, hanno dato via alla rissa del tutti contro tutti tra i comuni "secesionisti"!

La prima mossa è stata quella di far cadere la testa del Presidente dell'Unione (e Sindaco di Bagnoli) MILAN, prima sotto sfiducia su proposta del Sindaco di BOVOLENTA (articolo link), poi attaccato dalla Sindaco BRAZZO per la sua condotta in consiglio ed ora pubblicamente messo alla gogna dalle dichiarazioni sempre della BRAZZO nell'articolo di ieri (link articolo Mattino). Un atteggiamento inqualificabile ed irresponsabile da prima repubblica: dopo aver sostenuto mozioni di scioglimento dell'Unione e aver provato ad imporre al consiglio di ratificare la illegittima delibera di "recesso anticipato" , la Sindaco BRAZZO ha il coraggio di dichiarare ""  Milan non può scaricare la responsabilità sugli altri sindaci, si è dimesso perché ha gettato la spugna. All’inizio avevamo condiviso un percorso poi però in Consiglio la situazione è cambiata e il presidente ha votato contro l’uscita di Candiana mentre avrebbe dovuto almeno astenersi".

Dopo averli illusi per mesi, sbandierando sui giornali "nuove regole comunali per uscire in fretta dall'Unione"(link articolo), delirando su convenzioni senza UNIONE, l'Amminstrazione BRAZZO, vedendo svanire una alla volta le alternative all'Unione, attacca i colleghi SIndaci che anno fatto l'errore di condividerne la strategia suicida.
Bagnoli è il primo, ma poi verrà Agna che con Bagnoli aveva condiviso una permanenza almeno a breve termine.
Ecco in che rapporti stanno scadendo i Comuni "secessionisti", quelli che dovevano fare le funzioni associate insieme, che uscivano dall'Unione per mettere in piedi chissà quale pateracchio alternativo (il famoso "piano B", ora più che mai  inesistente).

La rissa tra i comuni secessionisti sta per compromettere definitivamente la stabilità dell'Unione e dei Comuni che vorrebbero continuare (Conselve, Terrassa ed Arre). Beghe tra Sindaci "miopi" che avevano posto ultimatum, che avevano indicato ricette per l'Unione ma che in realtà non sanno nemmeno come mettersi d'accordo per uscirne!

Per chi, come NOI ed altri Amministratori dell'Unione, aveva dato in tempo l'allarme rispetto a questa deriva autarchica di alcune Amministrazioni incapaci di darsi una via d'uscita dignitosa e coordinata, rimane il disgusto per un simile teatrino della poitica vecchio stampo, in cui si vuole distruggere perchè non si sa nè migliorare, nè costruire.
Allarme che avevamo per tempo dato anche ai Sindacati, i quali hanno tardivamente capito che l'Unione era l'unica realtà per garantire funzioni associate senza fusione dei Comuni (soluzione ad oggi fallita in tutti i tentativi nel Veneto) ed oggi denunciano "lincapacità di questo gruppo politico di fare squadra e di superare le divisioni."

A farne le spese, come agnello sacrificale del momento, è stato il Presidente MILAN, sfiduciato dagli stessi comuni secessionisti (BOVOLENTA e CANDIANA) che ha voluto aiutare ad uscire, magari pensando di farci funzioni associate insieme ed oggi invece rivelatisi i suoi accusatori, con atteggiamento rissaiolo che ben qualifica il loro modo di operare.

Volendo sintetizzare per tappe la vicenda dei comuni "secessionisti", oggi si può elencare questa esemplare lista di episodi:
  • appena eletti, buona parte delle nuove Amministrazioni blatera di UNIONE mal costruita e poneva ultimatum
  • dopo il non accogliemto dell'ultimatum, viene eletto a scadenza naturale come Presidente il Sindaco MILAN, disponibile a lasciare uscire i secessionisti (BOVOLENTA e CANDIANA) ma anche a migliorare la nuova struttura ridotta a 5 Comuni,
  • poi però viene presentata mozione di scioglimento (appoggiata da BOVOLENTA, AGNA, ARRE, BAGNOLI, CANDIANA) che viene respinta con la marcia indientro di ARRE e la determinazione delle minoranze (tra cui NOI),
  • viene approvato il recesso semplificato proposto da BOVOLENTA (CANDIANA lo vota, ma non gli piace)
  • viene respinta la ratifica del recesso anticipato di CANDIANA che minaccia "problemi"
  • BOVOLENTA presenta sfiducia a MILAN che però li anticipa e si dimette
  • accusa MILAN di abbandonare la barca e scaricare i problemi sugli altri
  • AGNA e BAGNOLI comunicano di uscire dall'Unione con tappe concordate
Inutile approfondire ulteriormente, ogni scelta ed evento si commenta da sè ed è fin troppo facile giudicare il ruolo di ogni singolo Comune in questa farsa del voler uscire senza sapere come si fa e cosa vuol dire.




Ora che tutto è stato buttato "in vacca", con gravissime ricadute politiche ed economiche, i fronti che si aprono sono di profilo bassissimo e di pochezza politica:

  • non esiste più un gruppo di comuni che usciranno per svolgere funzioni associate insieme: BAGNOLI viene oggi ripudiato da CANDIANA e BOVOLENTA per averli aiutati;

  • AGNA si era legato a BAGNOLI nella strategia di permanenza breve in Unione, è quindi ora dovrà scegliere tra BAGNOLI (rimasto solo nel conselvano) e CANDIANA+BOVOLENTA (isolati rispetto all'UNIONE e a BAGNOLI): auguri!

  • L'Unione, oggi, in sostanza dipende da ARRE, la cui Amministrazione ha avuto atteggiamenti incomprensibili da subito, compreso appoggiare la mozione di scioglimento che poi però ha voluto emendare e infine respinto: il destino dell'UNIONE dipende oggi da questi Amministratori. CONSELVE e TERRASSA  PADOVANA sono costretti ad aspettare i loro comodi: una ulteriore prova di pazienza delle uniche due amminstrazioni coerenti e corrette in questa vicenda,
Quattro o cinque comuni usciranno dall'Unione ma non si metteranno insieme, perchè già litigano mentre sono ancora dentro l'Unione!
Avevamo previsto ogni cosa dall'inizio, avevamo avvisato le Amministrazioni di AGNA e BAGNOLI che la deriva secessionsta andava isolata e non ascoltata: oggi, per essersi lasciati affascinare da facili uscite e improbabili ricette sulle convenzioni , si sono visti costretti a rimangiarsi la parola sulla permanenza a breve termine in Unione ed a comunicare l'uscita.

Uscita che porterà alla disintegrazione politica del nostro territorio, ancora una volta vittima dei personalismi ed egoismi politici di Amministrazioni miopi che non sanno fare squadra e che hanno fatto collassare l'UNIONE per dare vita a pateracchi amministrativi sui quali ci sarebbe presto da divertirsi, se non ci fosse invece da disperarsi.
A piangere sono, già da oggi i dipendenti, e fra un anno i Cittadini, ai quali non rimarrà che constatare gli aborti politici che nasceranno da questa disgregazione, frutto di incapacità ed isolazionismo.

Consigliere dell'Unione
Ing. ANDREA DE MARCHI

martedì 10 febbraio 2015

Candiana isolata e ridicolizzata: terzo schiaffo!

Non c'è due senza tre!
Anche nella seduta del 4/2/2015, come nelle sedute del 2 e del 3, il Consiglio dell'Unione ha chiesto a Candiana di ritirare la delibera di recesso anticipato, in quanto "irricevibile".
Il consigliere SCUDELLARO che rappresenza la scuderia di "statisti" della Sindaco BRAZZO ha risposto che non avrebbero ritirato la delibera in nessun caso e che si doveva procedere alla votazione, in seguito alla quale ha affermato che "ci saranno problemi": ora che sono isolati e sbugiardati di fronte ai fatti, gli Amministratori di Candiana la buttano in rissa contro gli altri Comuni e avremo presto modo di capire cosa intenda questa minaccia.
E così, a conferma della supponenza con cui l'Amministrazione BRAZZO ha distrutto tutti i rapporti istituzionali tra Candiana e gli altri Comuni del Conselvano (e non solo!), per la terza volta, buona parte dei consiglieri hanno abbandonato l'aula per non essere costretti a discutere e votare un atto "irricevibile"!
Non potendo fare una dichiarazione di voto (dato che non si sarebbe votato), prima di seguire gli altri consiglieri ho fatto mettere a verbale una dichiarazione, in modo che resti traccia di questo indegno momento per la vita politica del nostro Comune.
Siccome al peggio non c'è fine, prepariamoci al peggio.


Il Consigliere del'Unione per le Minoranze NOI CON VOI e CANPO di Candiana
Ing. ANDREA DE MARCHI

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Candiana, 04/02/2015

CONSIGLIO DELL’UNIONE DEI COMUNI DEL CONSELVANO del 04/02/2015
PUNTO 2 O.D.G. –approvazione presa d’atto recesso anticipato in deroga Candiana

INTERVENTO SCRITTO


Cari colleghi consiglieri dell’Unione,

rispetto all’argomento in oggetto, nei precedenti due consigli la delibera di recesso di Candiana è stata definita “irricevibile”, confermando quanto in seno al consiglio comunale di Candiana avevamo sempre contestato all’Amministrazione BRAZZO.

Gli infiniti appelli fatti dagli altri Sindaci e colleghi consiglieri affinché, per evitare lo scontro a causa di un atto “irricevibile”, Candiana ritirasse la delibera hanno sempre ricevuto risposta sprezzante.

Questo dimostra, ancora una volta, come i problemi di Candiana circa l’Unione siano la grave incapacità politica e la supponenza con cui da subito si sono unilateralmente compromesse le relazioni con gli altri Comuni compagni di viaggio.

Qui, nelle sedute di questi giorni, si è consumata la pagina politica più triste ed indecorosa del Comune di Candiana, passato da fondatore e fautore dell’Unione a solitario fuoriuscito.

Mi vergogno per quanto e come sta facendo l’Amministrazione Comunale del mio Comune, che oltre ad una errata scelta politica ha buttato a mare un bagaglio di rapporti amministrativi, lavorativi e umani di grande spessore, facendo di Candiana una realtà isolata e senza prospettive.

Voglio ringraziare i colleghi consiglieri e gli ex colleghi Sindaci per la sfida di questo progetto politico che ho l’onore di aver avviato e difeso insieme a voi: è stata un’esperienza fortissima e di grande crescita personale.







mercoledì 4 febbraio 2015

SECONDO CONSIGLIO, SECONDO SCHIAFFO!

Ieri sera, dopo il primo consiglio di lunedi che ha richiesto la riconvocazione per ieri, per la seconda volta di fila la delibera di recesso di Candiana è stata ritenuta "irricevibile" dagli altri Comuni, e buona parte del COnsiglio dell'Unione ha lasciato l'aula.
Vedere ripetersi lo stesso suicidio politico della sera precedente è stato umiliante!
Eppure, anche in questa occasione, per l'ennesima volta era stato chiesto al rappresentante SCUDELLARO che l'Amministrazione BRAZZO ritirasse la delibera, in modo da evitare lo scontro.
La nota supponenza ed arroganza della scuderia BRAZZO hanno ovviamente voluto continuare a imporre la discussione di una delibera illegittima e così Candiana è stata nuovamente umiliata, con la diciarazione di buona parte del consiglio che si vedeva obbligato a lasciare l'aila perche la delibera  BRAZZO è ritenuta "irricevibile" dagli altri Comuni!
E' da mesi che ci prepariamo al peggio, ma un ripetuto suicidio politico di questa bassezza politica supera anche nostre più nere previsioni.
Stasera (Municipio Arre, ore 19) c'è il 3° consiglio consecutivo con discussione anche della delibera "irricevibile": come sempre, avvisiamo i Cittadini perchè è importante che vedano e sentano di persona i risultati della sciagurata politica della Amminstrazione BRAZZO.
Non sarà un bello spettacolo, ma capire di persona è sempre la prima cosa se poi si vuol conoscere il perchè delle conseguenze che interesseranno il nostro Comune.
Candiana è sempre più isolata e ridicolizzata a causa di una Amministrazione incompetente e soprattutto arrogante di fronte agli errori che gli vengono contestati pressochè da tutti i fronti.
Prepariamoci al peggio.

martedì 3 febbraio 2015

Recesso di Candiana irricevibile: che figura!


Esiti Consiglio Unione 02/02/2015:
  • delibera di modifica allo Statuto per consentire recesso sempificato: 5 favorevoli su 14 , quindi respinta (nonostante la mozione avesse avuto 10 favorevoli)!
  • presa d'atto recesso anticipato di Candiana: giudicata irricevibile, buona parte dei consiglieri esce quindi nemmeno discussa!
Stasera 03 e domani 04 febbraio 2015, alle 19.00 in Municipio ad Arre è nuovamente convocato il Consiglio dell'Unione con i medesimi punti: mai visto un suicidio politico con il replay: gustoso, se non ci fosse la vergogna di giocare agli "statisti" coin i destini di cittadini e dipendenti.

Riflessioni
 
Ieri sera, il Consiglio dell'Unione ha chiaramente messo in evidenza l'incapacità ed incompetenza dell'Amministrazione di Candiana, la cui delibera di recesso anticipato in deroga allo Statuto è stata giudicata "irricevibile" dal Presidente dell'Unione e buona parte del Consiglio ha lasciato l'aula. Vista la situazione, ho lasciato l'aula anch'io. La discussione non si è pertanto potuta tenere per mancanza di numero legale. Un vero schiaffo per l'AMminstrazione BRAZZO che fino all'ultimo ha voluto imporre la doscussione del suo "recesso anticipato in deroga".

Più volte nei precedenti giorni è stato chiesto a Candiana di ritirare la delibera di recesso anticipato n°41/2014 e riformularla dopo la modifica allo Statuto per il recesso semplificato: anche di fronte alle richieste degli altri Sindaci, l'Amministrazione di Candiana ha voluto tirar dritto, pretendendo la presa d'atto e la veloce convocazione del Consiglio.
Il risultato è sotto gli occhi dei cittadini, dei dipendenti e degli altri Comuni: l'arroganza ed incompetenza dell'Ammminstrazione BRAZZO hanno generato per Candiana la pagina più umiliante nei rapporti con gli altri Comuni, arrivando a vedersi persino rifiutare la discussione di un atto illegittimo imposto con  prepotenza in spregio alle regole.
E' da Maggio che ci prepariamo al peggio, ma a questo livello di miseria politica non pensavamo di arrivare!

Il Suicidio politico del nostro Comune si è consumato prima in consiglio comunale e poi in consiglio dell'Unione, nonostante gli argomenti e gli allarmi presentati delle Minoranze, dei Dirigenti e dei colleghi Sindaci.
Non hanno ascoltato nessuno!
L'incapacità e supponenza che da subito abbiamo contestato a questi "statisti" dell'ultim'ora acciecano l'Amministrazione BRAZZO e continuano a generare problemi nella Giunta e nel Consiglio dell'Unione, continuamente paralizzati nel gestire i mal di pancia di Amministrazioni che voglio uscire e nemmeno sanno come!
Infatti, ieri sera il consigliere Scudellaro di Candiana è arrivato a dire che "sono i tecnici e dirigenti dell'Unione che devono definire le modalità del organizzative del recesso: noi abbiamo dato una indicazione politica!"
Siamo sconvolti di fronte a questa incredibile affermazione! A loro, che tanto hanno studiato le funzioni associate, le convenzioni,  non interessano i problemi della riorganizzazione dell'Unione e del Comune uscente (che sono il cuore dell'obbligo delle funzioni associate!): sono come bambini a cui basta dire "non gioco più".
Solo che in giorco c'è il futuro del nostro Comune ed i rapporti con gli altri.

Questa scusa delle delibere o mozioni che sono "indirizzi politici" e non atti amministrativi è il pretesto di chi non ha idea di cosa stia facendo!
Siamo stanchi di questo atteggiamento da dilettanti che impegna Giunta e Consigli dell'Unione a discutere decisioni gravissime che, dimostrandosi inapplicabili (come abbiamo sempre dichiarato nero su bianco), ci vengono allora spacciate per indicazioni generiche, senza conseguenze!
Ieri sera ho lanciato un monito ai colleghi consiglieri molto forte: basta con queste delibere ridicole camuffate da "indirizzo politico" inapplicabili o illegittime! Si respingano al mittende le delibere irricevibili e si concordino modalità e delibere di recesso uguali per tutti! Diversamente, una presa in giro per i Cittadini, i dipendenti e per i consiglieri che intendono svolgere seriamente il ruolo di rappresentante dei Cittadini e intendono applicare la legge con atti chiari e disposizioni precise per i dipendenti!

Non a caso, nonostante la mozione di "indirizzo politico" per il recesso semplificato fosse stata approvata con 10 voti, la delibera di attuazione è stata votata da solo 5 consiglieri e non è passata!
Siamo arrivati al paradosso che i Comuni che approvano mozioni per il recesso semplificato finiscono per non votare la delibera con l'appostia modifica allo Statuto!
Questo ha dimostrato ai cittadini come vi siano due Comuni (Candiana e Bovolenta) che, avendo deliberato un recesso immediato contro lo Statuto vigente, obbligano il Consiglio a forzare lo Statuto con modifiche al limite della legalità, che alla fine però non passano: chissà perchè!

Prima si costringe il Consiglio dell'Unione a discutere ed approvare mozioni illegittime e infondate per i capricci Amminstrativi di qualche Comune, poi, di fronte all'evidente impossibilità tecnico-organizzativa di applicarle si tirano indietro, causando la non approvazione di ciò che avevano proposto ed imposto.

Proposte
Ieri sera, provocatoriamente, mi è stato chiesto dai consiglieri BAESSATO e SCUDELLARO cosa suggerisco io per trovare una soluzione, visto che blatero tanto.
Fatto salvo che sono le Amministrazioni e non certo un consigliere di minoranza a trovare soluzioni, visto il deleterio stallo causato da questi due comuni che recalcitrano senza preoccuparsi delle conseguenze, segnalo umilmente tre semplici criteri da seguire:
  1. mantenere le tempistiche di recesso dell'attuale Statuto: si comunica il recesso entro Giugno e da Giugno a Dicembre si gestisce la transizione dei Comuni uscita (tutti insieme e non sfasati a piacere elle lune dei Sindaci!) e da Gennaio ognuno la propria strada.
  2. prevedere modifica allo Statuto solo con la possibilità del recesso anche prima dei 3 anni;
  3.  la Giunta si ritrovi almeno 2 volte la settimana e finalmente operi sulla gestione senza i continui attacchi dei comuni secessionisti
Questo consentirebbe anche di avere i prossimi 5 mesi sgombri da transizioni e malinconie varie, in modo da procedere con il miglioramento dell'organizzazione e la gestione del conso consuntivo 2014, premessa necessaria anche per la gestione dei recessi dei Comuni che vogliono uscire.

Elezioni Comunali 25 Maggio 2014