mercoledì 25 marzo 2015

UNIONE in stallo: Comuni "perplessi" nonostante l'uscita agevolata

La pubblicazione della delibera di C.C. 6/2015 del 2° recesso ci porta conoscenza di una lettera del 5/3/2015 inviata dal Presidente dell'Unione ai colleghi SIndaci, dai contenuti molto preoccupanti (leggi testo integrale QUI).

Nella seduta di consiglio, la Sindaco BRAZZO ci menzionava questo documento solamente per l'invito ai Comuni "secesisonisti" del Presidente nel decidere se "stare dentro o fuori" l'Unione.
La lettura del documento riportata nel verbale non è avvenuta (ne abbiamo richiesto formalmente la correzione: leggi QUI), anche perchè le 3 pagine del documento non ce le ricordiamo né NOI, ne' i presenti tra il pubblico!
Infatti, sarebbe servito molto tempo per leggere le 3 pagine e soprattutto per spiegare le gravi considerazioni lì espresse, che inchiodano le Amministrazioni "secessioniste" alle loro responsabilità.

Più di un mese fa, il  16 Febbraio (leggi POST), denunciavamo l'atteggiamento distruttivo e poi inconcludente dei Comuni "secessionisti" che avevano proposto ed appoggiato mozioni gravissime, paralizzando l'Unione ed aggravando irreversibilmente problemi amministrativi più che risolvibili.

Questa lettera del 5 Marzo del Presidente dell'Unione conferma le nostre preoccupazioni e rende evidente come i Comuni che hanno voluto il recesso semplificato ora siano "perplessi" e stiano paralizzando l'Unione non formalizzando la loro uscita.

Nelle nostre prese di posizione e dichiarazioni di voto abbiamo sempre criticato fortemente chi ha appoggiato sia la mozione di scioglimento  dell'Unione che quelle per il recesso semplificato:
  1. comunicato stampa NOI CON VOI del 09/12/2014 (link: leggi QUI)
  2. C.U. 22/12/2014: dichiarazione voto contrario MOZIONE RECESSO SEMPLIFICATO (link: leggi QUI)
  3. C.U. 22/12/2014: dichiarazione voto contrario MOZIONE SCIOGLIMENTO UNIONE (link: leggi QUI)
  4. post "UNIONE vittima di Sindaci kamikaze" del 16/02/0215 (link: leggi QUI)

Ma analizziamo i punti salienti della lettera del Presidente dell'Unione del 5/3/2015:
  • si evidenzia che il 3 e 4 Febbraio è stata approvata la modifica allo Statuto dell'art.7 (nostro voto contrario) consentendo il recesso semplificato ed eliminando il vincolo temporale e di preavviso. Vale a dire: la porta è stata aperta per quelli che a Dicembre volevano abbandonare e pure sciogliere l'Unione;
  • si evidenzia che le successive Giunte Unine del 6-12/02/2015 hanno visto CANDIANA e BOVOLENTA confermare l'uscita, ma AGNA, ARRE e BAGNOLI erano "perplessi". Queste perplessità sono incomprensibili dopo che hanno appoggiato le mozioni di scioglimento e recesso incondizionato ma dimostrano come, alla prova dei fatti, l'Unione sia l'ancora di salvezza per i Comuni che solo ora capiscono cosa comporti fare le funzioni in forma associata"
  • la situazione di stallo politico e decisionale causata dalle mozioni di Dicembre appoggiate dai 5 comuni si sono aggravate fino ad obbligare i dirigenti dei settori a inviare il 13/02/2015 una nota in cui si rendono indisponibili a proseguire il loro incarico, principalmente a causa della indeterminazione della composizione dell'Unione e la conseguente mancanza di guida politica per gli adempimenti e l'organizzazione del lavoro. E' la prima volta che l'organizzazione del lavoro viene compromessa per mancanza di governo politici. mai prima d'ora i dirigenti avevano formalizzato l'impossibilità di proseguire con il loro lavoro a causa dello stallo politico. L'incapacità politica delle Amministrazioni che hanno spinto per scioglimenti e recessi scellerati, si è infine riversata sulla gestione dei servizi! Il problema non è l'Unione, ma chi non ha capito come funziona e a cosa serve!
  • la conseguente nota del 17/02/2015 del Presidente ai Sindaci ha ottenuto la conferma dei 3 Comuni "perplessi" sulla loro "definitiva volontà di recesso". Quindi, oltre un mese fa, anche AGNA, ARRE e BAGNOLI hanno confermato di voler recedere, ma senza dire quando e ciò è ritenuto inattuabile sia dai dirigenti che dal Presidente dell'Unione che evidenziano il rischio a breve termine dello "stato di blocco amministrativo" il cui innesco porterebbe alla segnalazione a Prefettura, Corte dei Conti e Procura. Problemi di questo tipo l'Unione ed i Cittadini non ne hanno mai avuti, prima che Amministrazioni irresponsabili innescassero il tentativo di scioglimento e di recessi in deroga o semplificati!
  • Si evidenzia da parte del Presidente dell'Unione, suffragato dai Tecnici, l'opportunità di procedere "quanto prima con lo stacco delle attività tra la gestione Unione e quela dei singoli Comuni": in sostanza si invitano le Amministrazioni uscenti a procedere urgentemente con recessi legittimi e certi, in modo da agevolarne l'uscita! Tre mesi fa, questi stessi Comuni, chiedevano lo scioglimento dell'Unione ed il recesso immediato, ma oggi, che possono finalmente farlo, non riescono ancora a deliberare una uscita concordata e dignitosa! Unica eccezione, l'Amministrazione di BOVOLENTA, che finalmente ha approvato un recesso netto e legittimo, ma che ha la gravissima responsabilità di essere la promotrice della mozione di scioglimento, pur essendo stata accolta ad Unione avviata e proprio nel momento in cui era più difficile farsi carico di nuovi ingressi con la riorganizzaizne in atto.
  • il Presidente conclude richiamando i Sindaci alla responsabilità di "procedere al recesso entro il mese corrente, affinchè possa essere risolto lo stato di blocco amministrativo" attraverso "atti deliberativi conformi all'attuale Statuto". Non essendoci tra questi Comuni alcuna idea su come sostituire le attività che facevano con l'Unione, è chiaro perchè non escano, causando però la paralisi dell'ente (che loro avevano ben pensato di sciogliere tre mesi fa!)

CANDIANA, tanto per distinguersi, nonostante l'invito a deliberare atti "conformi", ha ri-deliberato il recesso illegittimo, richiamando integralmente quello respinto dall'Unione ma agigungendoci ulteriori lacune (richiamo al sostituto d'imposta, a documenti inesistenti, mancanza di pareri): una dimostrazione di incapacità ed arroganza politica che ci rendono sempre più isolati.
Nessuna notizia infatti di accordi con gli altri comuni per le funzioni associate!

Le nostre segnalazioni al Prefetto ed agli Uffici Regionali dei mesi scorsi erano un campanello d'allarme serio e fondato: oggi le conseguenze di quelle mozioni politiche scellerate ed illegittime (lo ribadiamo!) e dei conseguenti provvedimenti per agevolare l'uscita di chi in realtà non vuole uscire, o non sa uscire perchè approva atti illegittimi, sono sotto gli occhi di tutti!

Da mesi, oramai, i 5 Sindaci uscenti tacciono ai propri Cittadini e nei Consigli Comunali l'aggravarsi dei problemi organizzativi interni a causa delle loro scelte sbagliate e dell'incapacità di assumersene la responsabilità.
Il blocco amministrativo è figlio di questa politica: l'Unione chiede solo di continuare e che i 5 Comuni escano, anzichè distruggerla con la loro inerzia ed l'incapacità, causa di disservizi di estrema gravità e che mai finora erano stati rilevati!

A poco servirà la scusa del "peccato orginale" delle Amministrazioni precedenti, le quali hanno avviato servizi congiunti su tutte le funzioni, secondo legge, con provvedimenti legittimi che hanno consentito fino a pochi mesi fa di superare le difficoltà operative, come hanno evidenziato i Sindacati stessi ai Sindaci ed al Prefetto (leggi mozione pro-Unione e articolo), che ora comprendono il perchè di un avvio deciso e fortemente voluto dalle precedenti Amministrazioni dell'Unione.

Già, la mancanza di visione e volontà politica: sono nove mesi che si confonde la causa con l'effetto!
L'Unione in questi mesi è stata incomprensibilmente attaccata anzichè governata o  migliorata come il buon senso e la normativa dettavano, fino a un mese fa.
Siamo in Italia, le cose vanno così: c'è pure la sanatoria per i comuni indampienti (articolo Ass.re Ciambetti e nostro post su CANDIANA graziata dal mille proroghe)

Ora quella fase è finita e le responsabilità sono evidenti: queste incapacità politiche causeranno gravissimi danni ad un teritorio che si era dato, finalmente e conformemente alle leggi, una organizzazione ed una governance unitaria.
Un grande territorio sacrificato agli orticelli comunali di Amministrazioni senza visione nè prospettive.

L'Unione dei Comuni del Conselvano era la 2^ in Veneto per estensione di territorio e 7^ per popolazione: di questo parliamo!




2° RECESSO: lettura di documento mai avvenuta

Oggi, 25/03/2015, abbiamo presentato formale richiesta a mezzo PEC (leggi PDF) di correzione del verbale della delibera n°6/2015 relativa del 2° recesso dall'Unione (testo integrale pubblicato) .
La delibera riporta testualmente:


La lettura della "nota" del Presidente dell'Unione del 5 Marzo non è mai avvenuta e la Sindaco BRAZZO ha solamente citato la comunicazione riportandone l'invito per i Comuni a decidere se stare "dentro o fuori" l'Unione.. Due parole in croce, sì e no!

Oltre ai nostri appunti della discussione, anche i presenti tra il pubblico non ricordano la lettura della "nota", che consta di 3 pagine e la cui lettura avrebbe richiesto parecchio tempo ed avrebbe evidenziato gravi responsabilità per le Amministrazioni sostenitrici delle mozioni contro l'Unione!

L’unico documento letto dal Sindaco è stata la nota del Prefetto su volontà al Consiglio, addirittura interrogato dal Sindaco se leggerla o meno.

Non è un caso che la nota del Presidente non sia stata letta: approfondiremo le gravi responsabilità politiche dei Comuni "secessionisti" (tra cui CANDIANA!) che la nota del Presidente dell'Unione evidenzia con grande preoccupazione e che il Sindaco BRAZZO si è guardata bene dal leggere, come invece riportato nel verbale della delibera.

Evidenziamo infine che la "nota" di 3 pagine del Presidente dell'Unione, come anche il parere tecnico sulla delibera dell'Unione del 02/04/2015 (non pertinente, leggasi INTERROGAZIONE 14), non erano allegati alla proposta di delibera inviataci a casa (a causa dei ridicoli tempi di convocazione del Consiglio Comunale)...Chissà come mai.

Prepariamoci al peggio.

il Capogruppo NOI CON VOI
Ing. DE MARCHI ANDREA

Elezioni Comunali 25 Maggio 2014