martedì 7 gennaio 2014

COORDINAMENTO 9 DICEMBRE: I SINDACI VANNO "STANATI"

Leggo, senza molta sorpresa, alcune dichiarazioni di esponenti del Comitato 9 Dicembre [C9D] (link sito ufficiale: http://9dicembre2013.it/index.html) riportate in alcuni articoli della stampa locale:


Sia chiaro che le motivazioni che questo movimento indica come cuore della protesta sono più che note, più che condivise, più che evidenti: in questo senso non si può che parlare di protesta motivata.
Non a caso, il Consiglio Comunale di Candiana all'unanimità ha votato ed inviato una formale diffida al Governo Italiano (vedasi post http://noiconvoi.blogspot.it/2013/11/il-comune-di-candiana-diffida-il.html), con la quale l'Amministrazione Comunale ha preso ufficialmente e formalmente posizione su buona parte di queste problematiche. Questa delibera, in particolare, è approdata in consiglio comunale su proposta iniziale del Sindaco e ben prima del 9 Dicembre!
Questa premessa è necessaria per capire, se lo si vuole, che gli Amministratori Locali impegnati giorno per giorno a calmierare l'oppressione di Stato ed i Cittadini che protestano (oggi) in strada sono dalla stessa parte.
Quindi, se il neonato Coordinamento 9 Dicembre (l'atto costitutivo è del 29/12/2013!... dopo il 9..) addita i Sindaci come soggetti da "stanare", sbaglia due volte: la prima, perchè crea contrapposizione con chi sta conducendo la stessa battaglia anche se su un piano istituzionale, la seconda perchè gli attuali Sindaci e le loro Amministrazioni sono da tempo allo scoperto, ben prima di questi comitati!
Quindi, sul fatto di "lottare" contro regole e tassazioni ingiuste, forse gli esponenti del C9D dovrebbero prima informarsi e capire di chi e cosa stanno parlando, qual è il percorso amministrativo dei Sindaci, perchè mica sono tutti uguali, come non sono uguali gli artigiani, gli impenditori, i liberi professionisti che loro rappresentano ed in mezzo ai quali ci sarebbe sicuramente qualcuno da stananre per altrettanto noti motivi.
Ho già avuto modo di replicare (vedasi post http://noiconvoi.blogspot.it/2014/01/risposta-alla-lettera-aperta-del.html) ad affermazioni per le quali i Sindaci sono complici dello Stato , boia di Stato..
Se non siamo Noi amministratori locali (gli unici realemente eletti) a prenderci carico delle necessità dei nostri Concittadini di certo non lo farà il commissario prefettizio che ci sostituirebbe.
La verità, che nessuno può negare, è che le Amministrazioni Comunali sono l'ultimo collante di questo Paese, che esponenti e militanti confluiti nel C9D chiamano Nazione, riconoscendone l'identità e l'unità.. cosa sulla quale si potrebbe anche discutere lungamente.
Sia chiaro infine che i Sindaci, da soli, non sono nulla, se non il vertice di un gruppo di Amministratori locali votati dai cittadini che, nel loro insieme e nella loro singola autonomia, determinano le scelte comunali.
Quindi, se mai i Sindaci dovessero lasciare posto ai commissari prefettizi, non ci sarà nessun eletto a rappresentare i cittadini e sarà una battaglia tra il dentro ed il fuori dei palazzi.. Cosa che non ha mai portato ad un percorso costruttivo.

Se nel sito ufficiale del C9D si afferma "9 Dicembre, il popolo torna sovrano", allora se ne rispetti anche la volontà che ha votato e formato le Amministrazioni Comunali ed i Sindaci che, oggi, sono l'ultimo collante di uno Stato che, volenti o nolenti, è ancora la unica risposta ai bisogni di scuola, sanità, ordine e diritti per ciascuno di noi.
Prima delle dimissioni del Sindaci, il C9D dovrebbe chiarirci alcune questioni che stanno alla base delle loro iniziative e dichiarazioni:
  • il C9D parla di Stato ladro, ingiusto e iniquo, ma i Forconi siciliani, per esempio, cosa vorrebbero imporre a Sindaci come quelli del nostro territorio che hanno municipi con 1/4 dei dipendenti rispetto a quelli dei "loro" comuni (vedasi Candiana -10 dipendenti- e Montalbano Elicona -42 dipendenti-)? Cosa dicono del costo dei dipendenti pubblici nel Centro-Sud, delle Autonomie Speciali di cui alcune regioni godono e nonostante le quali necessitano di continui interventi a carico dello Stato?


Non ho avuto modo di confrontarmi con i dimostranti della nostra zona, perchè impegnato nell'avvio dell'Unione del Conselvano e nel redigere un bilancio 2014 che potesse confermare per il 3° anno aliquote minime per l'IMU e che prevedesse che tutti paghino per pagare meno tutti: risposte concrete alle richieste di equità e rinnovamento dei Cittadini.
I prossimi giorni riapriranno molti presidi e spero di farlo: se mai dovessi avere con me la fascia da Sindaco, sarà per portare la vicinanza dei miei Cittadini e non certo per fare la passerella (non è mai stata una mia specialità..). Ma a prescindere dalle mie intenzioni, non mi si potrà imporre di toglierla, come invece è stato erroneamente chiesto nel presidio di Cittadella e come ancor più erroneamente hanno accettato i Sindaci che la portavano (http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/12/12/news/la-resa-dei-sindaci-si-tolgono-la-fascia-1.8286326), proprio per rispetto della volontà e della rappresentanza del Popolo.
Aggiungo, infine, che questa crisi, prima che economica, dava le sue avvisaglie come crisi di valori,crisi sociale e culturale, da molto tempo: sono anni che siamo in miseria nell'animo e nell'intelletto e, solo oggi, lo siamo diventati anche nel portafogli.
Benvengano la protesta e l'indignazione, se possono portare ad una rinascita che non sia solo economica, ma anche culturale, intellettuale, di fatica e di doveri, non solo di diritti.
Buona lotta a tutti.

Il Sindaco di Candiana
Ing. Andrea De Marchi

Risposta alla lettera aperta del dimissionario Sindaco di RESANA

Cari Concittadini, Vi riporto quanto risposto all'ex Sindaco di Resana che, a mio avviso, ha commesso due gravi errori, prima verso i Cittadini e poi verso noi colleghi Sindaci "in trincea".
Credo saranno giorni in cui saremo spesso chiamati a riflettere e prendere posizione.


Inviato: Giovedì, 14 novembre 2013 13:55:05
Oggetto: [COMUNE] risposta al comunicato stampa del Sindaco RESANA dimisisonario

Caro Collega,
                    pur condividendo la Tua esasperata amarezza per la demenzialità e per l'iniquità con cui, giorno dopo giorno, l'Amministrazione Statale affossa le istituzioni locali, in primis i Comuni (tranne quelli privilegiati che, correttamente, segnali), non credo che Tu o altri possiate ritenermi responsabile di "ignavia" o del "sangue di domani" se provo, da Sindaco, a difendere quanto più possibile e per quanto mi è possibile i miei Concittadini da tutto ciò.
Questo tipo di affermazione, che ultimamente dilaga in tanti comunicati ed iniziative che mi sono indirizzate, non la consento!
Anche io, di questi tempi, valuto l'opportunità del segnale forte di dare le dimissioni, ma alla fine prevale il pensiero che se non ci siamo Noi amministratori locali (gli unici realemente eletti) a prenderci carico delle necessità dei nostri Concittadini di certo non lo farà il commissario prefettizio.
I cittadini si sentirebbero abbandonati anche dalla loro ultima difesa.
Qualsiasi altra azione istituzionale coraggiosa, che non siano le dimissioni, mi vede partecipe e pronto.
Da non-Sindaci saremmo una delle millanta voci di protesta che non hanno un riferimento, una incarnazione, ruolo che al momento ci spetta e ci è stato assegnato col voto.
Inoltre, l'intero apparato STATO-COMUNI sarebbe in mano a nominati, anzichè ad eletti. Loro rimarrebbero, noi andremmo a casa.
Sono loro che devono modificare la politica economica nazionale o andare a casa, non certo noi, che rispondiamo giorno dopo giorno di quello che facciamo, a volte pagando il prezzo degli insulti, a volte delle minaccie, a volte delle aggressioni.
Di certo non si dimetteranno i Sindaci di Roma, di Torino (presidente ANCI!), o dei comuni Siciliani.. ma anche della vicina Padova, o di Venezia..
Ti esorto, se è ancora possibile, a continuare la Tua lotta da Sindaco.
Rimane, infine, tutta la mia comprensione e partecipazione per le Tue scelte, confidando che mi userai la cortesia di ricambiare anche se al momento non corrispondono alle mie (al momento).
Un cordiale saluto.

il Sindaco di Candiana
Ing. Andrea De Marchi


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Inviato: mercoledì 13 novembre 2013 19.28
 


COMUNICATO STAMPA

Il Vicario prefettizio, dott. Signoriello, oggi mi ha comunicato che il Ministero dell’Interno ha ritenuto sussistere le condizioni per procedere allo scioglimento anticipato del Consiglio.
Nei prossimi giorni verrà notificata al sottoscritto e ai relativi consiglieri il decreto di scioglimento con contestuale nomina del Commissario Straordinario.
Ringrazio tutti coloro, mia moglie in primis, che mi hanno dato la possibilità di fare questa fantastica esperienza di Sindaco, convinto sempre di più che il vero cambiamento passa attraverso la nostra coscienza e consapevolezza di fare scelte coraggiose e la nostra forza di non fare sempre le solite cose!!
Chiudo il mio mandato con questa riflessione:
Una istituzione, il cui dovere sarebbe di dare il buon esempio, è costretta da una legge a non onorare i debiti con chi le presta lavoro. Una legge iniqua, che penalizza i comuni che cercano di fare meglio, costringendoli a tagliare servizi e a scadere in qualità. Una legge che, come nella fattoria di Orwell, viene applicata con discrezionalità: l'Anci siciliano festeggia la recente sentenza della Corte Costituzionale, con cui si stabilisce che i comuni siciliani che sforano il Patto non avranno conseguenze. A tutti gli altri, invece, blocco delle assunzioni, blocco di nuovi mutui, mancato versamento da Roma dei contributi annuali per la somma sforata.
E come se non bastasse, forte anche delle ultime novità con il “Decreto Salva Roma” con cui il Consiglio dei Ministri concede 600 milioni in due tranche (la prima da 115 milioni di euro) per salvare Roma dal fallimento **
Si dirà: non ci sono alternative, E' LA LEGGE!
E invece no, le alternative stanno nelle nostre scelte! Bisogna smettere di nascondere la propria coscienza dietro il dito della (presunta) legalità, quando questa non corrisponde più alla giustizia.
Se un Comune, messo alle strette tra la fedeltà a uno Stato arrogante e la dignità dei suoi cittadini, sceglie la prima; se vergognosamente abbassa lo sguardo e non difende le proprie aziende dalla furia fiscale con la quale lo Stato le sta ferendo a morte, manca ai suoi doveri di istituzione del territorio.
Peggio: dal punto di vista morale, l'ignavia di coloro che oggi, nei ruoli che ricoprono, lasciano che tutto ciò accada, si trasformerà nella disperazione che domani porterà la gente affamata in piazza. A quel punto, la situazione sarà senza controllo, facile preda di violenza e strumentalizzazioni. Oggi invece si può raggiungere il risultato attraverso un'azione istituzionale coraggiosa. Quindi chi non si ribella oggi dovrà ritenersi una delle cause morali del sangue di domani.
Questo vuol dire essere un vero amministratore oggi!
I miei migliori auguri di buon lavoro al nuovo Commissario Prefettizio.

IL SINDACO DI RESANA
Loris Mazzorato

Elezioni Comunali 25 Maggio 2014