sabato 22 dicembre 2012

ANTENNE SRB: BATTAGLIE E ACCORDI SEMPRE PIU' DIFFICILI

In questi giorni, alcuni residenti in Via Castello, chiedono chiarimenti circa i lavori preliminari per la costruzione di una antenna per telefonia mobile (antenna SRB).
Il gestore dell'antenna in questione (Wind) ha fatto sapere le sue intenzioni verso Aprile 2012, tramite la visita di alcuni tecnici che hanno comunicato all'Amministrazione Comunale di aver già stipulato contratto per un terreno in quella zona e che avrebbero proceduto alla realizzazione in tempi brevi.
Perché sono venuti? Per "pesare" la reazione dell'Amministrazione Comunale, sapendo di avere campo libero, dato che la legge é completamente e solamente dalla loro parte (decreto "Gasparri" e conseguente giurisprudenza delle recenti sentenze). Da parte nostra, abbiamo risposto che avremmo valutato minuziosamente la documentazione che sarebbe pervenuta e che avremmo verificato tutti gli aspetti previsti, anche i minimi, compreso il fatto che la posizione non ricadeva nelle aree previste dal piano comunale per le stazioni radio base (antenne SRB) e che é stato applicato in tutte le installazioni. Ovviamente, WIND ha subito fatto presente di conoscere la sentenza del TAR di Febbraio 2011 ha reso inapplicabile il "piano antenne" che da allora non può più essere imposto e pertanto avrebbero proceduto senza indugi.


IL "PIANO ANTENNE"
La variante al PRG comunale n°8 del 2005 aveva acquisto il piano antenne (predisposto alcuni mesi prima) e vietava la realizzazione di antenne SRB al di fuori dei siti comunali individuati (cimiteri, isola ecologica, zona industriale). Fino alla sentenza TAR del 2011 il piano é stato vincolante per i gestori.
LA SENTENZA TAR CHE RENDE INAPPLICABILE IL PIANO COMUNALE
Nel 2009 il Comune nega a VODAFONE di spostare sul traliccio del Borgo l'antenna esistente dell'isola ecologica: il ricorso al TAR finsce con sentenza che ha reso inapplicabile il "piano antenne" che da quel giorno non può più essere imposto ai gestori. All'epoca, ci siamo opposti allo spostamento dell'antenna VODAFONE dall'ecocentro al traliccio di Via Borgo, per più motivi:
  • il traliccio TIM di via Borgo é una antenna critica che, già nel 2003 era stata oggetto di un'altra causa e successivi ricorsi del Comune per smantellarla, ma prima il TAR (sentenza 5583/2003) e poi il Consiglio di Stato nel 2009 (sentenza 8380/2009)  hanno dato torto al Comune: l'antenna poteva restare ma potrà essere oggetto solo di manutenzione. Quindi, in attesa di future normative che consentano di farla smantellare (ora non esistenti), era fondamentale non rafforzare la postazione consentendo l'arrivo anche di VODAFONE.
  • il traliccio TIM non é uno dei siti del piano antenne comunale e quindi l'arrivo lì di VODAFONE é stato negato dal Comune.
  • VODAFONE è gia presente con la sua antenna in ecocentro, in area prevista dal piano comunale antenne e quindi non sussistevano seri motivi per abbandonare il sito, se non quelli meramente economici.
  • altro motivo, non inserito nel contenzioso legale, è il fatto che se sul medesimo sito da una antenna si passa a due, l'esposizione dell'area più popolata -il centro abitato- raddoppia. Comunque, i valori dichiarati dai gestori (valutati positivamente dall'ARPAV) sono di molto al di sotto dei valori di legge. Pertanto, proprio come il "piano antenne comunale" prevedeva, dislocando fuori dal centro abitato in maniera omogenea  le antenne, si riduceva la concentrazione dell'esposizione del centro abitato. Queste valutazioni sulla salute non possono essere invocate dal Comune, perché già molte sentenze hanno dato torto alle Amministrazioni che hanno usato questi argomenti, in quanto i Comuni non competenti in materia (soltito discorso delle normative e delle sentenze oramai tutte e favore dei gestori).
Il TAR, stante la normativa totalmente a favore dei gestori, ha dato ragione a VODAFONE (che poteva quindi spostarsi insieme a TIM nel traliccio del Borgo) ed ha affermato come non più applicabile il "piano antenne comunale". Fortunatamente, l'atteggiamento fermo del Comune, al riavvio della pratica di spostamento, ha fatto sì che VODAFONE, a Dicembre 2011, abbia accettato comunque di rimanere in ecocentro, a fronte di un abbassamento del canone. Lo svantaggio economico é stato compensato dalla conferma del principio per cui a Candiana, nonostante sentenze e vicissitudini varie, alla fine, le antenne vengono collocate nei siti previsti dal Comune.

ATTEGGIAMENTO FERMO E RICHIESTA INTEGRAZIONE  A WIND
Naturalmente, piuttosto che avviare una schermaglia amministrativa a colpi di cavilli, abbiamo fatto presente che quel piano rimane sempre un riferimento per eventualmente trovare soluzioni alternative condivise, ma inizialmente non c'é stata disponibilità, a meno di posizionalrla in centro, scelta non percorribile.
Quando é arrivata la documentazione della SRB di Via Castello, abbiamo quindi subito richiesto una serie di integrazioni e chiarimenti, interrompendo i termini per la costruzione, ed opponendo quei pochi argomenti che avevamo a disposizione, compreso il PATI che salvaguarda i coni visuali del monastero (ma non le aree limitrofe). Il gestore ha prontamente risposto e, sapendo che non c'erano elementi vincolanti, l'autorizzazione per silenzio assenso era inevitabile.

UNA PRIMA ALTERNATIVA
Sempre il fermo attegiamento del Comune ha suggerito al gestore di valutare insieme alcuni dei siti comunali previsti dal piano antenne (non più vincolante), al punto che nei mesi successivi si é giunti ad una bozza di contratto. Purtroppo, a Giugno 2012, siccome il gestore insisteva per andare in un'area comunale alternativa ma non prevista dal piano antenne, l'accordo non é stato raggiunto.

UNA SECONDA PROBABILE ANTENNA H3G IN VIA CASTELLO
Un altro gestore (H3G) cercava accordi con privati nella stessa zona, per una ulteriore antenna. Per quella stessa antenna, il Comune aveva già convinto il gestore H3G ad andare a fianco dell'antenna VODAFONE in ecocentro ma purtroppo la Soprintendenza  ha negato l'autorizzazione al raddoppio. Abbiamo quindi provato a convincere H3G ad aggiungersi in co-siting all'antenna VODAFONE in ecocentro (che avevamo nel frattempo mantenuto), ma col passare dei mesi le esigenze dei gestori sono cambiate. Infatti, alcuni mesi dopo, ci é giunta voce che anche H3G volesse andare in Via Castello. Pare che questo interessamento per la fascia Sud sia dovuta al fattoche per le nuove concessioni ministeriali diventa fondamentale la copertura delle strade ad alto scorrimento e quindi i gestori ora cercano di posizionarsi per coprire la SR104 Monselice-Mare. Combinando questa esigenza con la copertura del centro abitato di Candiana, ecco che Via castello é recentemente diventata un'area interessante per i gestori.

UNA SECONDA ALTERNATIVA
A questo punto, visto che entrambi i gestori volevano andare in Via Castello, abbiamo proposto ai due gestori H3G e WIND di allontanarsi da Via Castello e di realizzare, ognuno, una antenna in una delle due aree del piano antenne (cimitero di Candiana e zona industriale) e poi di ospitare nella propria antenna l'altro gestore. In questo modo, ognuno realizzando una antenna ed un co-siting, avrebbero potuto avere una copertura pressoché doppia (sud-ovest Monselice Mare, centro candiana, nord-est Candiana) con minimo investimento e soddisfazione per il Comune. Questi gestori però seguono logiche ben diverse e lontane dal buon senso, che si basano solo su criteri economici e quei (pochi) vincoli normativi che sono tenuti a rispettare. Pertanto, i gestori non anno voluto intraprendere nemmeno questa alternativa.

ALLA FINE, NESSUN ACCORDO
Non possiamo che concludere che, nonostante gli sforzi fatti, la disponibilità al dialogo, le proposte di buon senso nulla hanno potuto contro sentenze e leggi che sono unilateralmente orientate all'interesse dei gestori e che consentono loro di installare l'antenna dove meglio ritengono. L'unico problema che i gestori hanno é trovare il terreno da prendere in affitto, ma di certo questi tempi non sono tali da rendere difficile questa caccia, il cui esito dipende dalla volontà dei singoli privati. Anche a questo serviva il piano antenne: imporre un criterio di bene collettivo nell'individuare i siti più idonei.

L'ASPETTO SANITARIO E LE PREOCCUPAZIONI DEI CITTADINI
Quanto all'aspetto dell'esposizione alle onde elettromagnetiche legata a questi impianti, posso affermare che ogni pratica di installazione relaziona sui valori di esposizione e l'ARPAV esprime sempre parere favorevole su quanto dichiarato, in quanto risultano sempre essere dichiarati valori di esposizione molto al di sotto dei valori di qualità (e moltissimo al di sotto dei valori di attenzione). Circa i residenti limitrofi all'antenna, é noto che i soggetti "al di sotto" e nelle vicinanze dell'antenna dovrebbero essere i meno esposti, per come il campo elettromagnetico é orientato e diretto per raggiungenre le antenne altre antenne della rete di copertura. Nonostante ciò, per una non chiara ed univoca letteratura scientifica sull'argomento, i cittadini si preoccupano, comprensibilmente. Nel 2009 si preoccuparono quelli del centro per il congiungimento di VODAFONE a TIM sul traliccio del Borgo, operazione che ci costò la sconfitta al TAR ma che scongiurammo, anche a caro prezzo, con l'accordo di buon senso col gestore. Oggi, i tempi e gli interessi dei gestori sono ulteriormente cambiati e per l'antenna di Via Castello, ogni margine di intervento per il Comune é esaurito. Comunque, la pratica amministrativa garantisce da parte del gestore e degli enti che hanno espresso parere favorevole il rispetto di tutte le normative previste in materia.
Concludendo, l'Amministrazione Comunale in questi anni ha veramente battagliato per affermare nei confronti dei gestori telefonici l'interesse pubblico tramite il piano comunale di zonizzazione degli impianti SRB. Purtroppo, dal 2003 ad oggi la normativa e le sentenze a favore dei gestori hanno reso pressoché impossibile contrastare o anche provare a dialogare con questi soggetti.
Potendo solo agire sul lato amministrativo, quando é venuto meno il piano antenne, abbiamo mantenuto un atteggiamento fermo e rigoroso sulle pratiche presentate (queste, per il momento, devono pur sempre farle!) a garanzia che tutti gli aspetti di normativa, ivi compresi quelli legati all'esposizione dei cittadini alle onde elettromagnetiche, fossero rispettati. Le pratiche possono essere visionate da chiunque sia interessato a verificarne completezza ed adeguatezza.
In qualche caso, questo atteggiamento del Comune ha favorito un accordo (vedasi VODAFONE, rimasta in ecocentro nonostante vittora al TAR o all'antenna H3G, negata infine dalla Soprintendenza). Nel caso di WIND, per l'impianto in Via Castello, purtroppo, non é stato così e procederanno come la legge loro consente.
Il Sindaco

Elezioni Comunali 25 Maggio 2014