giovedì 24 dicembre 2015

Funzioni associate: ancora una volta graziati dal milleproroghe

Dieci mesi fa l'Amministrazione BRAZZO trascinava Candiana fuori dall'UNIONE, con delibere respinte dagli altri Comuni, sconsigliate dal Prefetto, poi fatte e rifatte fino a rendersi ridicoli in tutto il Conselvano (leggi QUI).

Da allora, nonostante le promesse ed i proclami, nulla è stato più fatto o detto sulle funzioni associate.
D'altronde, lo abbiamo sempre detto: questa Amministrazione è convinta che CANDIANA "si basta" e crede che le funzioni associate siano una qualche strana malattia, anzichè una necessità (oltre che un obbligo) per mettere insieme i piccoli Comuni nel dare servizi ai Cittadini.
Abbiamo quindi presentato l'INTERROGAZIONE N°16 per sapere se e cosa hanno in mente (click documento sotto).

L’anno scorso, per la prima volta nella sua storia, il Comune di CANDIANA, uscendo dall'Unione, non ottemperava più agli obblighi di legge e veniva “graziato”proprio dagli emendamenti ai decreti “millepororoghe”, “salva-ROMA”, “salva CATANIA” e via dicendo (leggi QUI), così come infine avverrà anche quest’anno;

Intanto, visto che Candiana "si basta", andiamo a prendere dipendenti esterne con incarichi di rinforzo, più o meno temporanei: quindi, dieci mesi dopo, siamo già arrivati al paradosso che fuori dall'UNIONE i dipendenti che abbiamo sempre avuto addirittura non bastano più (leggi QUI).
Quest'anno abbiamo cambiato tre assistenti sociali, con quattro delibere provvedimenti in cinque mesi.
E pure le tasse di prima non bastano più, dato che una volta usciti dall'UNIONE hanno aumentato la TASI.

E' l'esatto contrario di quelle che si dovrebbe fare.

Intanto, l'UNIONE DEL CONSELVANO continua il suo percorso, mentre noi abbiamo iniziato ad affidare alla Provincia servizi fondamentali come acquisti ed appalti, perchè ne siamo usciti.
Usando la loro logica, se prima decideva Conselve, ora decide Padova...
Il resto è abbastanza chiaro, quanto sconfortante: l'Amministrazione BRAZZO non ha minimamente studiato le soluzioni per le funzioni associate che da mesi dice di avere in mente e che da mesi chiediamo inutilmente che ci spieghino in Consiglio Comunale.
 Per un altro anno hanno tirato a campare, confidando nell'ennesima proroga in materia, dimostrando di adeguare la sua politica organizzativa al “così fan tutti” e di rimettersi alle infinite proroghe che anche quest’anno ha la grazia (ed i Cittadini la disgrazia) di trovare sotto l’albero di Natale, come vuole la tradizione del peggiore dei malcostumi politici.

E allora, auguri.

il Capogruppo NOI CON VOI
Andrea De Marchi



La risposta pervenuta oggi dimostra il totale disinteresse dell'Amministrazione BRAZZO per le funzioni associate.
Aspettiamo ancora.. c'è tempo.. Intanto, si fanno esperimenti ..


sabato 21 novembre 2015

I DIPENDENTI COMUNALI NON BASTANO: RINFORZI IN ARRIVO!

Dopo soli sei mesi dall'uscita dall'Unione, iniziano già a manifestarsi le conseguenze che abbiamo da sempre denunciato.
Infatti, con la delibera di Giunta DGC n°56/2015 (leggi QUI) la Giunta BRAZZO ha deciso di spendere circa 3'000 € in 3 mesi per far venire un dipendente Comunale di Tombolo 4 ore a settimana.

La delibera indica una retribuzione di 17,80 €/ora più un rimborso kilometrico dal costo indeterminato di "1/5 del prezzo di un litro di benzina".
Ebbene, tralasciando che dalla data di delibera al 30/01/2016 indicato sono 2 mesi e mezzo (non tre!), comunque il costo di 2'570 € in tre mesi significa 857 €/mese, cioè 214 €/settimana che per un pomeriggio di 4 ore vogliono dire un costo complessivo di 53,5 €/ora.
Se poi consideriamo che il totale della delibera è sbagliato e che infatti le voci di capitolo a fine delibera stessa riportano 2'000+400+170+250= 2'820 € il costo complessivo orario sarebbe addirittura 58,75 €/ora!
Quindi, come al solito, i conti non tornano: stiamo spendendo una valanga di soldi per il (dovuto) rimborso kilometrico oppure si sa già che questo dipendente verrà più di tre mesi!

L'altra questione, più importante, riguarda quali mansioni ha questo dipendente di "rinforzo".
L'incarico non viene dettagliato ma dal sito del Comune di TOMBOLO si apprende che il dipendente in questione è il responsabile dei servizi finanziari: il capo ragioneria, insomma.

Se così fosse, una figura come questa ce l'avevamo già a costo zero, quando eravamo nell'UNIONE, dove il responsabile dei servizi finanziari per i 7 Comuni era il capo area di Conselve.
Il Sindaco BRAZZO, una volta mal-usciti dall'UNIONE, si era dovuta auto-nominare dirigente dell'area finanziaria, con conseguenti scelte gestionali che abbiamo sempre combattuto nelle nostre dichiarazioni di voto in Consiglio Comunale.
Ora, con questa figura a 4 ore/settimana provano a riparare la carenza gestionale dell'area finanziaria "fintanto che non sarà trovata una soluzione struttrale alle esigenze organizzative dell'ufficio".
Non serve aggiungere altro.

Con la precedente Amministrazione DE MARCHI avevamo trovato nell'Unione proprio lo strumento per poter far fronte a queste necessità, senza costi aggiuntivi: i dipendenti comunali rimanevano gli stessi e venivano riorganizzati e specializzati, soprattutto per necessità temporanee.
Senza aumento dei dipendenti, i Comuni avrebbero potuto  rafforzare gli eventuali uffici in difficoltà con la riorganizzazione e la rotazione.

Quindi, una volta uscita dall'Unione, non solo "CANDIANA non si basta", ma addirittura  spendiamo quasi 3'000 € in 3 mesi per pagare extra orario un dirigente di un Comune a 60 km da qui!

La in-capacità gestionale dell'Amministrazione BRAZZO, finora, è stata tale da far uscire CANDIANA dall'UNIONE e pagare dipendenti esterni per rinforzo ai nostri, che evidentemente non bastano più.

Prepariamoci al peggio

Il Capogruppo NOI CON VOI
ANDREA DE MARCHI


mercoledì 30 settembre 2015

Convenzioni con la PROVINCIA ma non ne votano il bilancio

Quando parliamo di incoerenza ed incapacità dell'Amminstrazione BRAZZO, lo facciamo sempre documentando le prove di queste scelte senza-senso, quando addirittura contro-senso.
Non a caso, nel consiglio Comunale del 22/05/2015 NOI avevamo criticato la convenzione che era stata messa in piedi dall'Amministrazione BRAZZO per consegnare alla Provincia la delicatissima gestione della centrale appaltante: il motivo era che abbiamo abbandonato l'UNIONE DEL CONSELVANO che già lo faceva a costo zero e che invece oggi ci costano e ci vincolano (leggi QUI la nostra dichiarazione di voto).
Inoltre, è ancora una volta dimostrato che non stiamo facendo nulla con gli altri Comuni per le funzioni associate!
il Sindaco BRAZZO, prima affida servizi cruciali alla PROVINCIA, poi non ne vota nemmeno il bilancio, dis-approvando lo stesso ente con cui fa convenzioni!!

E' uno spettacolo sconfortante.
Sentite come il Presidente della PROVINCIA descrive la sgradita situazione creatasi in conferenza dei Sindaci (video YOUTUBE: https://www.youtube.com/watch?v=kcRvYsaoj6k&sns=fb.)

Visto quanto successo; ci si domanda se la PROVINCIA sia affidabile o no per uno dei primi delicati servizi che l'Amministrazione BRAZZO gli ha appena ceduto, a causa dell'uscita dall'UNIONE DEL CONSELVANO?!
Se invece l'Amministrazione BRAZZO esegue "ordini di scuderia", abbia il coraggio di affermarle, queste scelte, ma anche di trarre le necessarie conseguenze: ritiri la convenzione con la PROVINCIA per la centrale di committenza!


Ma come si fa ad approvare una convenzione con la PROVINCIA per la gestione di tutti i nostri appalti 4 mesi fa e poi non approvarne nemmeno il bilancio?
Sicuramente la collaborazione per gestire appalti e acquisti sarà massima, con queste premesse!
Ecco un altro versante in cui il nostro Comune si distingue per disfattismo ed incoerenza.
Prepariamoci al peggio.

Il capogruppo NOI CON VOI
Ing. ANDREA DE MARCHI

mercoledì 23 settembre 2015

VARIANTI VERDI: Cittadini ancora non informati

La Giunta Comunale ha approvato con la DGC 42/2015 del 28 Agosto (vedi QUI la delibera) l'avvio delle cosiddette "varianti verdi" ai sensi della L.R. 4/2015.
In pratica, i proprietari di aree edificabili possono chiedere la riclassificazione da "edificabile" ad "inedificabile" nel PRG.
La Giunta ha approvato nella delibera sia il modello della richiesta (allegato "C", da pubblicare nel sito comunale), sia l'avviso (allegato "B", da affiggere) ma, dopo quasi un mese, non è ancora stato reso pubblico nulla sulla iniziativa.

Una volta pubblicato l'avviso, ci saranno 60 giorni per presentare le richieste.

Sarà da capire con quali criteri urbanistici l'Amministrazione BRAZZO valuterà tali richieste, ai sensi della pianificazione del PRG Comunale, del PATI del Conselvano e delle linee di urbanizzazione che si vorranno dare al nostro Comune.
Rimangono ignoti, al momento, sia i costi per le modifiche degli strumenti urbanistici, sia le minori entrate relative alle imposte non più dovute dalle aree declassate.
Infatti, la delibera riporta che "tale procedura ha comunque incidenza sugli aspetti di natura economica-finanziaria"!
Quindi, non è ancora possibile sapere come le minori entrate andranno comunque recuperate: magari aumentando le aliquote delle rimanenti aree/immobili, o individuando nuove aree edificabili, oppure aumentando altre tasse...

Staremo a vedere, intanto attendiamo la pubblicazione ufficiale dell'avviso di procedura per queste "varianti verdi".

Il Capogruppo
Ing. ANDREA DE MARCHI

giovedì 16 luglio 2015

EMERGENZA CALDO: interruzione ENEL mattino 16/7/2015

EMERGENZA CALDO.
INTERRUZIONE energia elettrica per vie Borgo, Roma, A.Moro, Valli Candiana, Valli Cesure, Via Castello, Via del Mare +ALTRE per lavori manutenzione. ENEL indica ripristino corrente per le ore 12.
NUMERO VERDE 803500.

martedì 7 luglio 2015

TRAVI E PAGLIUZZE: lo strabismo del Capogruppo GOBBO

I giorni scorsi, il Capogruppo GOBBO mi ha invitato al silenzio (leggi QUI).
Quando prova a zittire gli altri, rende memorabili le sue uscite: vedasi anche la serata con l'Ass.re Manzato (leggi QUI), finita sui giornali.

Nella Sua ultima "esternazione", cita la parabola della pagliuzza e della trave, rinfacciandoci un conto di 300 € che sarebbe arrivato adesso da COLDIRETTI Conselve per le due domande di contributo per la LOGGETTA fatte nel 2012/2013, alle quali NOI non avremmo dato copertura nel bilancio.
Come spesso gli capita, per mascherare un errore contestato alla Sua Amministrazione (leggi QUI), tira fuori qualche altra questione, con intempestivo strabismo politico.

Innanzitutto, è ridicolo che con un avanzo di bilancio dichiarato di 225'000 € (dopo aver pure raddoppiato la TASI!) l'Amministrazione BRAZZO faccia polemica su come pagare 300 €.
Comunque, sono due pratiche che ci hanno fruttato oltre 210'000 € di contributi europei, grazie ai quali è stato salvato l'edificio in Piazza a Pontecasale: sarà un piacere verificare il modo di far fronte a 300 €!
D'altronde, nel 2013/2014 abbiamo lavorato sodo, presentato tante domande e portato a casa 960'000 €  di contributi per lavori che dopo oltre un anno sono ancora in corso o vengono avviati!
Se ci sono effettivamente sfuggiti 300 € per le pratiche AVEPA chiederemo venia..

In secondo luogo, dato che il capogruppo GOBBO chiede a NOI come pagare oggi 300 € per le domande del 2013, gli rispondiamo che il Sindaco BRAZZO saprà certamente cosa fare, dato che nel 2010 ci arrivò un conto di oltre 4'000 € per attività urbanistiche che il Sindaco BRAZZO ha fatto fare nel Suo primo mandato e che non hanno mai avuto copertura!
All'epoca, su questa mancanza, NOI abbiamo evitato inutili polemiche.

Strabismo politico, doppio metro al bisogno?
Travi e pagliuzze, per l'appunto.

l'ex Sindaco
Ing. DE MARCHI ANDREA

venerdì 3 luglio 2015

ORDINANZE REVOCATE: altro provvedimento della PREFETTURA

Oggi, il Sindaco BRAZZO emette l'ordinanza n°10 di revoca di due ordinanze, la n°3 e la n°7 del 2015.
Siamo al ridicolo!..
Come si legge dall'ALBO PRETORIO (leggi QUI), il Sindaco revoca l'ordinanza "anti-nutrie" n°3 di Aprile 2015 e revoca pure l'ordinanza n°7 di appena qualche giorno fa, che correggeva l'ordinanza anti-nutrie!
Anzi: l'ordinanza correttiva di 15 giorni fa, nel voler mettere una pezza, revocava pure l'ordinanza sbagliata!

Oramai siamo alla schizofrenia amministrativa: atti inutili ed illegittimi che creano solo confusione nei Cittadini e nei dipendenti comunali, che devono applicare quello che l'Amministrazione legifera.
L'Amministrazione BRAZZO non ha più alcuna credibilità, se mai ne ha avuta.
Lo abbiamo sempre detto, sin dall'inizio: quando una persona si candida come amministratore deve sapere quello che dice e quello che può fare, altrimenti è solo un danno per la Comunità!

Anche questa volta, la PREFETTURA ha dovuto intervenire su una "innovazione" del Sindaco BRAZZO, alla quale non è rimasto che ritirare le ordinanze!
Oltre alla Prefettura, pure la Provincia di Padova e la Regione Veneto avevano fatto pervenire "comunicazioni" che rendevano "necessarie modifiche nonché la revoca" dell'ordinanza n°3!

L'opposizione CANPO aveva lanciato l'allarme per tempo (leggi QUI) su queste ordinanze.
Su queste ordinanze NOI non ci siamo soffermati perchè c'erano ben altri atti che dimostravano pressapochismo e mancanza di conoscenza/rispetto delle regole da parte dell'Amministrazione BRAZZO:
  • delibere di recesso in deroga allo Statuto dell'Unione, poi riformulata come indicato della Prefettura
  • mancanza di risposte alle interrogazioni delle minoranze, finalmente avviate dopo l'interessamento della Prefettura
Il "problema" dei danni ambientali ed agricoli causati dalle nutrie esiste: NOI lo avevamo affrontato stipulando una convenzione con la Provincia di Padova per gestirle nel rispetto della legge, con risultati positivi.
Oggi, la Provincia si pronuncia contro il Comune sulla stessa tematica.
Che vergogna.

Ma l'Amministrazione BRAZZO vuol dimostrare che "si basta", persevera e, alla fine, sbaglia, fa retromarcia, revoca, e pure ri-sbaglia!

A poco valgono correttivi e retromarce del Sindaco!
Speriamo solo che non ci siano soggetti che hanno agito secondo ordinanza e che magari potrebbero ora trovarsi a rispondere di azioni irregolari, loro malgrado.


il Capogruppo NOI CON VOI
Ing. ANDREA DE MARCHI

martedì 9 giugno 2015

Festa dello Sport: SPARISCE PURE IL PATROCINIO!

I giorni scorsi denunciavamo (leggi QUI) come il Comune abbia gettato la spugna sulla FESTA DELLO SPORT, acquisendo il programma fatto da AS, del quale però non c'è traccia ufficiale, nemmeno a distanza di giorni, se non nei manifesti/volantini.

Da sempre le associazioni collaborano con l'Amministrazione nelle manifestazioni comunali, ma qui siamo arrivati al paradosso! il Comune "lascia" l'organizzazione ad altri di un evento che è sempre stato suo!

I manifesti non riportano che AS è l'organizzatrice, anzi, mascherano questa paradossale situazione con una bella scritta "COMUNE DI CANDIANA"!
Tale modalità è pure scorretta ai fini del patrocinio alle manifestazioni, dato che va sempre riportata la dicidutra "con il patrocinio di".
Infatti, il patrocinio prevederebbe la chiara dicitura "con il patrocinio del Comune di Candiana" che, tra l'altro, nei manifesti è stata pure storpiata in "Patrocinio di Candiana".
Faciloneria nelle regole, poca trasparenza.. Atteggiamenti tipici di chi fa come gli pare!.

La minoranza CANPO ha dovuto fare nel 2014 più di una interrogazione per sapere del patrocinio 2014 menzionato dal Vicesindaco MANFRIN (che quest'anno nemmeno ha votato la delibera!), per poi avere conferma di quanto sempre sospettato: dopo mesi di silenzio si è avuto conferma che era un bugia e non c'era alcun patrocinio 2014.
Una menzogna data come risposta ufficale ad una interrogazione!
Questo, purtroppo, è il livello di alcuni degli amminstratori che abbiamo.

Ma, indovinate?
Dopo le nostre segnalazioni, nei volantini distribuiti casa per casa, è pure scomparsa la dicitura del patrocinio.

Segnaleremo queste mancanze all'Amminstrazione, responsabile della faciloneria e del pressapochismo nei quali hanno fatto cadere una tradizionale manifestazione comunale con una delibera di patrocinio che nemmeno riporta il documento in base al quale l'hanno concesso!

Il capogruppo NOI CON VOI
ing. ANDREA DE MARCHI

VOLANTINO (dicuture patrocinio "sparite"!..)



 MANIFESTO (patrocinii sbagliati, dicitura COMUNE DI CANDIANA non conforme alle regole di patrocinio..)





lunedì 25 maggio 2015

LA FESTA DELLO SPORT NON E' PIU' COMUNALE..

LA FESTA DELLO SPORT non esiste più.
Ora è ufficialmente divenuta una festa proposta e programmata da AS!
Il Comune dà il patrocinio (darà quindi un contributo?) e paga l'ambulanza.

La manifestazione è ora totalmente in mano ad un gruppo di persone sulle quali il nostro giudizio è stato netto e chiaro, fin da subito (leggi QUI) e che ora si sostituiscono all'Amministrazione, la quale ricambia il favore/fervore elettorale e getta la spugna su una delle poche e più importanti manifestazioni del Comune.
Ora ne avete la riprova.

La delibera di giunta (link) richiama un programma della manifestazione redatto da AS, che però non è stato allegato. Fatalità.
L'anno scorso non c'era nè il programma, nè il patrocinio.
Una cosa alla volta, d'altronde, che si può pretendere..

C'è da capire perchè sia il Comune, e non AS, a chiedere al CVS un contributo economico per una manifestazione non sua, ma semplicemente patrocinata. Cosa mai avvenuta.
Ma d'altra parte, c'è la doppia firma del Sindaco BRAZZO, ora anche capo-area degli uffici comunali.

Addio FESTA DELLO SPORT COMUNALE, ora avremo ora l'ANTICA FESTA DELLA GINNICA PRESTANZA.

Prepariamoci al peggio.

martedì 19 maggio 2015

CONSIGLIO COMUNALE - 22 Maggio 2015, ore 21

CONSIGLIO COMUNALE 22/05/2015
ORDINE DEL GIORNO

odg 1 - verbali precedenti sedute
odg 2 - nomina revisore conto (delibera necessaria perchè usciti dall'Unione)

odg 3 - individuazione organi collegiali indispensabili (lo avevamo detto che mancava..)
odg 4 - nomina membro minoranza commissione statuto regolamenti
odg 5 - piano razionalizzazione società partecipate
odg 6 - convenzione provincia centrale committenza (delibera necessaria perchè usciti dall'Unione)
odg 7 - interrogazioni interpellanze


Approfondiremo le delibere e Vi aggiorneremo con le dichiarazioni di voto.


il Capogruppo NOI CON VOI
Ing. ANDREA DE MARCHI

lunedì 18 maggio 2015

INTERROGAZIONE N°15 - pratica CPI scuola media

A sei mesi dalla ultimazione dei lavori, chiediamo all'Amministrazione quale sia la situazione circa la pratica antincendio della scuola media e l'uso della nuova caldaia realizzata con il contributo regionale del 2013.



INTERROGAZIONE N°15

Candiana, 15/05/2015.
Doc. 027/2015

Alla c.a.        Sig. Sindaco di Candiana
                    c/o sede Municipale


OGGETTO: situazione pratica antincendio scuole medie.


Il gruppo consigliare NOI CON VOI,

PREMESSO CHE nel 2010 l’Amministrazione DE MARCHI ha avviato presso l’edificio della scuola media (secondaria di 1° grado) l’intervento per l’ottenimento del certificato prevenzione incendi (CPI), finanziato dalla ancora precedente Amministrazione con la somma di 200'000 €;

EVIDENZIATO CHE all’avvio dei lavori emergeva, oltre alla necessità di ulteriori lavori inizialmente non previsti, che la caldaia esterna a biomasse, realizzata e condotta da terzi per la gestione calore assegnata dal Comune nel 2007, non era dotata di CPI e che necessitava di adeguamenti antincendio, come prescritto a carico della ditta appaltatrice dal bando per la gestione calore 2012-2015;

RICORDATO CHE l’Amministrazione DE MARCHI ha reperito ulteriori 210'000 €, sia dal bilancio (circa 17'000 €) che dalla regione (contributo di 193'000 €), per la sostituzione delle obsolete caldaie a gas della scuola, il completamento delle opere antincendio e l’efficientamento energetico, da eseguirsi entro il 2014;

PRESO ATTO CHE suddetti lavori sono stati dichiarati ultimati con determina n°57 del 16/10/2014;

RIBADITO CHE, al contrario di quanto finora accaduto, la lettura delle interrogazioni va fatta in Consiglio Comunale, ai sensi dell’art.10 del Regolamento del Consiglio Comunale,

CHIEDE
Al Sindaco o all’Assessore con delega ai lavori pubblici di rispondere ai seguenti quesiti:
  1. se sia conclusa la pratica CPI della scuola media o quali tempi siano previsti;
  2. quale sia la condizione della caldaia a biomasse in termini antincendio ed eventuali implicazioni per la suddetta pratica CPI della scuola media;
  3. se ed a quali condizioni si procederà circa la gestione calore in teleriscaldamento, tra poco in scadenza, alla luce della nuova centrale termica scolastica ottenuta coi lavori sopra descritti;

il Capogruppo NOI CON VOI
Ing. DE MARCHI ANDREA

martedì 12 maggio 2015

I Comuni uscenti buttano via contributo regionale WI-FI GRATUITO

L'Unione del Conselvano va avanti: dopo gli avvertimenti e le facili previsioni, inizia la conta.

I precedenti Sindaci, nel 2014, deliberavano insieme di partecipare come UNIONE al bando regionale FESR 2007-2013 AZIONE 4.1.2 “Realizzazione, estensione, potenziamento e aggiornamento tecnologico di reti Wi-Fi pubbliche” [leggi QUI].
E così, con decreto regionale n°112 del 11-08-2014, l'Unione otteneva un contributo regionale di 126'000 € pari al 100% dei costi: "intervento a costo "zero"!
Il contributo era di 18'000 € per ciascun Comune (dato che Conselve è cattivo e mangia i comuni piccoli!) [leggi QUI].

Avremmo acquistato attrezzature per collegare tutti e 7 i Municipi (cosa di cui assurdamente si lamentavano le 5 Amministrazioni uscenti) ed avremmo fornito ai cittadini 30 punti di accesso WI-FI.
Insieme, si ottengono risultati: questo significava essere in Unione!.


I mesi sono passati, 2 Comuni sono usciti, altri 3 fatti uscire, così l'Unione del Conselvano ha aggiornato la Regione per procedere col progetto.
A causa dei 5 recessi, la regione ha decurtato da 126'000 € a 36'000 € il contributo, confermando i 18'000 € per Conslelve e  per Terrassa P.na), mentre i 90'000 €  che spettavano ad Agna, Arre, Bovolenta, Candiana e Bagnoli se li è  ripresi: ciao ciao!
L'Unione va avanti, noi no.

E' vero, non serve essere laureati per capire cosa ci aspetta.
Prepariamoci al peggio


Il Capogruppo NOI CON VOI
Ing. Andrea De Marchi


martedì 5 maggio 2015

UNIONE: ultimo consiglio a 7

Il 23 Aprile 2015 si è tenuto l'ultimo Consiglio dell'Unione con la presenza dei 7  Comuni.
I punti salienti erano la modifica dello Statuto e la presa d'atto dei recessi di AGNA, ARRE, BAGNOLI, BOVOLENTA e CANDIANA.
Si trattava quindi di un Consiglio che chiudeva la precedente fase di rissosità e caos dovuto ai Comuni "uscenti" e che consentiva di voltare pagina, sancendo definitivamente l'uscita dei 5 comuni e la riorganizzazione dell'Unione per i 2 Comuni rimanenti (e quelli che si uniranno a loro..).

Qualcuno ha citato  il "De Profundis" , ma il funerale è per i 5 Comuni che se ne vanno.

Torneremo appositamente su questo argomento, ricordando solo che 5 mesi fa, 5 Amministrazioni su 7 volevano sciogliere l'Unione,  ma invece oggi l'Unione va avanti e i 5 Comuni escono, ripartendo da due anni fa e con soli 6 mesi di tempo per avviare le funzioni associate che l'Unione ha faticato ad organizzare in 2 anni!
In questo senso, voglio riportare quanto detto dal consigliere MORETTO per le minoranze di AGNA..(omissis).. Ritiene che l’Unione sia sicuramente un percorso difficile ma, riteneva che il progetto ne valeva la pena e che era “un respirare più in grande”.

Anche la dichiarazione di voto della consigliere CAPUZZO per le Minoranza di BAGNOLI è molto chiara e ne consiglio la lettura.


Queste sono le delibere: leggetele, sono una pagina triste (ma non troppo) quanto importante della storia del nostro territorio.
  • delibera C.U. n°10-2015 modifica Statuto (file 86362).pdf (link QUI)
  • delibera C.U. n°11-2015 recessi 5 COMUNI (file 86262).pdf (link QUI)
Procediamo con il resoconto di questo consiglio, l'ultimo dell'Unione per CANDIANA.
********* DELIBERA C.U. 10/2015 *********

Relativamente alle modifiche Statutarie, si è verificato questa curiosa situazione, che personalmente ho considerato particolarmente sgradevole.
Infatti, proprio i consiglieri delle Amministrazioni "uscenti" si dichiaravano perplessi nel votare il nuovo Statuto dell'Unione visto che i loro Comuni uscivano, ma hanno poi confermato di votarlo dichiarando spirito di collaborazione.. 
Ho ritenuto opportuno evidenziare a questi consiglieri "uscenti" che:
  •  appena 5 mesi fa avevano sostenuto lo scioglimento dell'Unione (alla faccia della collaborazione!);
  • le modifiche allo Statuto sono necessarie proprio a causa delle discutibili modalità di recesso di 5 Comuni, quindi l'imbarazzo di votarle è comprensibile;
  • è importante che essi approvino le modifiche statutarie dovute alla mozione di scioglimento ed al recesso semplificato da loro causati e che la loro collaborazione è gradita ma anche dovuta;
********* DELIBERA C.U. 11/2015 *********

Per quanto riguarda i "recessi", la situazione creatasi nei mesi è il peggior esempio di inconcludenza e mancanza di obbiettivi di quelle Amministrazioni che hanno attaccato l'Unione, anziché governarla:
  • BOVOLENTA ha atteso le modifiche statutarie per approvare il nuovo recesso semplificato e ha deliberato (leggi QUI). A loro abbiamo sempre contestato la presentazione della mozione di scioglimento dell'Unione, atto gravissimo che ha acceso la miccia di tutti i recessi. Fortunatamente, la mozione di scioglimento fu ritirata (leggi QUI) e poi respinta alla ri-presentazione (leggi QUI), grazie ad una battaglia in Consiglio dell'Unione che siamo fieri di aver condotto e che ha significato la salvezza dell'Unione, che rivendico con forza.
  • L'Amministrazione BRAZZO di CANDIANA, invece, in spregio alle regole ed ai rapporti di collaborazione, approvava il 16/12/2014 il famigerato "recesso in deroga" in violazione dello Statuto. NOI abbiamo dichiarato da subito l'illegittmità del provvedimento (leggi QUI). Infatti, al momento della presa d'atto in Unione, per ben tre sedute consecutive ii consiglieri si sono rifiutati di discuterla dimostrando il caos causato da queste volontà distruttive e rissaiole (leggi nostri resoconti QUI_1, QUI_2, QUI_3 e QUI_4). Ci ha pensato la nota del Prefetto (leggi QUI) a confermare che avevamo ragione, che il recesso in deroga era una "scorciatoia" illegittima quanto pericolosa e che bene aveva fatto il Consiglio dell'Unione a sottrarsi ad un simile provvedimento. L'Amministrazione BRAZZO ha quindi tentato di mascherare la riformulazione richiesta dagli altri Comuni del recesso illegittimo con un 2° recesso che è stato solo peggiorativo (leggi QUI).
  • Mentre CANDIANA recalcitrava, i 3 comuni "indecisi" (AGNA, ARRE e BAGNOLI) cominciavano a chiedere più tempo per valutare i problemi che cominciavano ad essere chiari per chi usciva. Dopo un mese dall'approvazione del recesso semplificato, nessuno dei 3 deliberava ancora l'uscita (leggi QUI), ma senza formulare nessun ripensamento. Nel frattempo il Presidente MILAN è stato persino costretto a dimettersi a causa dell'atteggiamento di alcuni Sindaci (leggi QUI), con i quali ora dovrebbe fare le funzioni associate fuori Unione.
  • Questa indecisione, unità alla rissosità degli uscenti, ha causato una impossibilità degli Uffici ad operare senza direttive politiche con cui continuare la riorganizzazione avviata, fino ad arrivare allo stallo Amministrativo (leggi QUI). "Unione ostaggio di Sindaci kamikaze" avevamo titolato (link QUI) e così è stato: l'Unione e stata attaccata anziché governata e si è arrivati alla paralisi, proprio a causa delle Amminstrazioni uscenti e non ci stancheremo mai di dirlo.
  • Uscire era una follia, un suicidio politico e persino i Sindacati hanno affermato che "dopo un anno di “rodaggio” si stava avviando una nuova fase dove il sistema di rete stava in effetti prendendo vita." presentando una MOZIONE a favore dell'Unione (leggi QUI) ed un appello al Prefetto (leggi QUI), anche se tardivamente.
  • Alla fine anche i 3 "indecisi" hanno deliberato il recesso, anche perché CONSELVE e TERRASSA P.NA, esasperati dallo stallo e dall'indecisione dei 3 Comuni "uscenti-non-uscenti", li avevano spiazzati preannunciando un recesso di "legittima difesa" che lasciava a loro la gestione dell'Unione (leggi QUI) e che ha improvvisamente portato alla decisione di recedere (leggi QUI).
Questo è il quadro critico di una politica del disfare, del "facciamo meglio da soli" e della mancanza di alternative all'Unione.
Questo ultimo consiglio a 7 Comuni aveva quindi la necessità di fare chiarezza, "igiene mentale" l'ho definita, in maniera che finalmente sia chiaro chi è fuori dall'Unione e chi rimane dentro, in modo che l'Unione potesse proseguire per l'unica strada di buon senso.
Il termine "igiene mentale" non è stato gradito dai consiglieri "collaborativi", ma ho precisato che se ci sono consiglieri in imbarazzo nell'approvare atti causati dalle loro precedenti scelte, allora è bene che si faccia un po' di pulizia mentale.

Durante il consiglio, ho evidenziato quanto segue: 
  1. la delibera di riformulazione del recesso di CANDIANA richiamava integralmente il 1° recesso, rifiutato dal consiglio, inoltre il recesso di BAGNOLI incomprensibilmente la richiamava. Pertanto, ho indicato l'opportunità di votare separatamente i 5 recessi. Preso atto che ciò avrebbe riproposto una bocciatura di uno o più recessi, impedendo di fare "igiene mentale", ho accolto l'esigenza del Presidente e del Consiglio di voltare pagina per consentire all'Unione di andare avanti. 
  2. che cinque mesi fa è stata sostenuta da parte di 5 Amministrazioni, una mozione di scioglimento dell’Unione.
  3. che la maggioranza delle Amministrazioni attuali sono in "continuità" con quelle che avevano avviato l’Unione  e che se tutti avessero seguito il piano di lavoro della Giunta (è falso che non ci fosse!!) avrebbero approvato il BILANCIO 2014 entro Dicembre 2013, come hanno fatto solo CANDIANA (Sindaco DE MARCHI) e CONSELVE, l'Unione sarebbe stata operativa almeno 6 mesi prima, anzichè costringerla ad approvare un bilancio 2014 in assenza di quello di ben 5 Comuni, sopperendo alle inadempienze di quelle Amministrazioni che ora si stracciano le vesti perché l'Unione non funziona.
  4. che l’ennesimo "condono" di Febbraio ha salvato dal commissariamento i Comuni inadempienti sull'obbligo delle funzioni associate da Gennaio e che rischiavano il commissariamento, come confermava la circolare del Ministero di Gennaio (leggi QUI).
  5. che l'Unione è sopravvissuta ad una mozione di scioglimento di 5 Amministrazioni su 7,  grazie alla lotta in Consiglio che è un fondamentale risultato ottenuto da chi crede nell'unico progetto politico prioritario per il nostro territorio. Adesso l’Unione ripartirà ed è già pronta per le funzioni associate, mentre i Comuni uscenti ricominciano "da due anni fa" e hanno solo sette mesi per riorganizzarle;
  6. che i "saluti"da parte di chi aveva minato l’Unione con la mozione di scioglimento, giunti al punto in cui siamo, sono inopportuni.
  7. che l'esigenza di una unica votazione è comprensibile rispetto alla necessità di fare "igiene mentale, pulizia mentale” ma che la criticità di recessi come quello irricevibile di Candiana consente un voto di astensione;
*********
Mancano 6 mesi alla scadenza del 31/12/2015 e i 5 comuni usciti, tra cui CANDIANA, non hanno ancora avviato meno di niente per le gestioni associate che l'Unione ha faticato ad avviare in due anni ma che ora la trovano pronta.


Il Consigliere dell'Unione del Conselvano per le Minoranze di Candiana
ING. ANDREA DE MARCHI

mercoledì 8 aprile 2015

UNIONE: ESCONO I 3 INDECISI, MA CONVENZIONI CON L'UNIONE!

NOI lo abbiamo sempre detto: mozioni di scioglimento e mozioni per recessi semplificati votate senza consapevolezza erano un suicidio politico.
A distanza di 3 mesi da quei gravissimi attacchi all'Unione, i 3 comuni di AGNA, ARRE e BAGNOLI non volevano più uscirne (chissà perchè!..): alla fine,  hanno dovuto chiedere che l'Unione vada avanti, impegnandosi a recedere.
Se non è un suicidio politico questo!


Alla fine, i 5 Comuni promotori dello scioglimento dell'Unione si sono fatto fuori da soli, mentre l'Unione andrà avanti.
Dal 12 Aprile, tornano alla gestione in solitaria ed al patto di stabilità: ognuno con i suoi problemi, i suoi limiti ed i suoi pezzi di dipendenti.
Si dicono certi di poter avviare le funzioni associate entro la nuova scadenza di fine anno: giustamente, il "condono" in perfetto stile italiota di fine febbraio li ha salvati dal commissariamento, previsto fino ad allora!
Perchè non approfittarne?
Per CANDIANA, è stata la prima volta in cui ci si è fatti "salvare" dal mille-proroghe, la più vergognosa delle abitudini italiane. Mal comune, mezzo gaudio: ogni tanto fa bene fare come Catania, Roma e compagnia cantando.. Si rimane inadempienti, perchè tanto un salvagente prima o poi arriva..
Intanto i Cittadini subiscono le conseguenze del solito andazzo.

Ma ci saranno anche altre proroghe e quindi, non si metteranno mai insieme, anche perchè sanno benissimo che troveranno gli stessi problemi di riorganizzazione che l'Unione in 2 anni stava faticosamente ultimando: figuriamoci che pateracchi farebbero loro in 5 mesi!
Non a caso, BAGNOLI già dichiara che il SUAP continuerà in convenzione con l'Unione.
Bel modo di avviare le convenzioni a 5!
Quindi, fanno bene a rimanere da soli: non importa se questo è un bene per i Cittadini, che hanno visto sprecare l'unica occasione per mettere insieme le forze e darsi una identità territoriale e politica.
Il tempo, come sempre, dimostrerà chi ha scelto con lungimiranza e chi ha scelto di tornare indietro!..
NOI rivendichiamo la difesa dell'Unione del Conselvano dagli infiniti attacchi che ha subìto, proprio nel momento in cui andava più sostenuta e migliorata, consapevoli che è l'Unica risposta per affrontare i nuovi problemi economici e sociali che avanzano, almeno per chi ne farà parte, che intanto si tiene i contributi regionali ottenuti dall'Unione.

Ora vedremo se non servirà tempo per riorganizzarsi, se il patto di stabilità non valeva i disagi iniziali, se i servizi arriveranno puntuali, se la nuova contabilità di bilancio sarà gestibile dal singolo Comune, come le buste paga, il SUAP, le sempre più numerose incombenze per la trasparenza..
Tutte problematiche che secondo queste 5 Amministrazioni in Unione non avevano giustificazione, per magia, torneranno buone nei nostri comunelli dove i dipendenti tornano ad essere "tutto-fare", mezzi vigile e mezzo messo, mezzo assistenti sociale, mezzo geometra..

Prepariamoci al peggio.

giovedì 2 aprile 2015

2 Aprile: CANDIANA "si basta" e l'Albo Pretorio vuoto

2 Aprile 2015.
Inizia l'era in cui CANDIANA "si basta" (cit. cons.com. Scudellaro), in cui CANDIANA torna ad essere Comune.
In questi mesi abbiamo lottato moltissimo per annunciare lo sfacelo imminente, ma questa immagine vale altrettanto:



Un Albo Pretorio pressochè vuoto.
In testa, c'è la delibera di recesso dell'Unione ed in coda la relazione di inizio mandato, promesse senza riscontro.
Una coincidenza che è un simbolo.

Prepariamoci al peggio.

mercoledì 1 aprile 2015

2° PESCE D'APRILE: l'Unione ed il buon senso vanno avanti!

Come "preannunciato ieri", il secondo pesce d'Aprile è arrivato.
Conselve e Terrassa hanno messo alle strette i tre Comuni non-usciti e rimasti con il cerino in mano!

I tre Comuni "uscenti-non-uscenti" (AGNA, ARRE e BAGNOLI) si sono trovati d fronte alla scelta tra gestire una Unione senza Conselve e Terrassa o recedere da essa, coerentemente con le mozioni e votazioni fatte in questi mesi: hanno ovviamente "scelto" per la seconda!

In realtà, fino a qualche settimana fa, avrebbero potuto prendere atto degli errori fatti in questi mesi, e formalizzare la permanenza in Unione, unica prospettiva che dà certezze oggigiorno ai piccoli Comuni.

Era comprensibile che, mano a mano che ci si rendeva conto di cosa significa "uscire" i problemi crescenti suggrissero di "rimanere" e proseguire un progetto politico che vedeva l'Unione a 7 Comuni come il 2° ente per territorio ed il 7° per popolazione in Veneto.
Il Conselvano sarebbe divenuto un interolcutore politico di peso, uscendo da arretratezza ed anonimato!
Lo avevano capito, l'errore di uscire, ma non si può tergiversare mesi su argomenti così delicati: la loro incapacità di decidere ed i litigiosi recessi di CANDIANA e BOVOLENTA hanno quasi causato la paralisi amministrativa!

Sono stati 10 mesi folli: dagli ultimatum, alle mozini di scioglimento, ai recessi illegittimi, alle forzature sullo Statuto.
NOI abbiamo convintamente fondato e fatto screscere l'Unione del Conselvano, l'abbiamo difesa dagli attacchi illegittimi e senza logica di questi mesi, in ogni momento, in ogni sede, con tutte le argomentazioni politiche/legislative/sociali/lavorative che abbiamo potuto sfoderare.
Ora l'Unione può ripartire e completare il suo rodaggio!

Rimane lo sconforto di vedere l'Unione del Conselvano andare avanti senza CANDIANA, la cui inadeguata Amministrazione BRAZZO ha preferito uscire: un suicidio politico le cui conseguenze saranno presto sotto gli occhi dei Cittadini e che dureranno anni.
Lo abbiamo detto, prima, durante e dopo la campagna elettorale e, a distanza di 10 mesi, tutto trova conferma!

Resta poi il profondo ramarico nel vedere altri 4 Comuni "uscire" forzatamente dall'Unione, senza avere alternative, senza avere uno straccio di progetto per le funzioni associate (obbligatorie da qui a 8 mesi!) ed in contrasto tra loro (ricordiamo Bovolenta e Candiana sfiduciare il Sindaco di Bagnoli, ad esempio)!
Non sanno ancora come, e rimane loro solo qualche mese per rimettere in piedi quello che l'Unione ci ha messo due anni ad avviare con fatica.
Auguri!

Il Consigliere dell'Unione per le Minoranze di CANDIANA
il capogruppo NOI CON VOI
Ing. ANDREA DE MARCHI

PESCE D'APRILE: ma c'é solo da piangere..

In questi giorni vi è stato recapitato il nostro volantino (scaricalo QUI o leggilo sotto).
Raccoglie tutto quanto abbiamo detto e documentato nella dura opposizione di questi mesi sulle scelte critiche fatte da questa Amministrazione, inadeguata e senza visione.

Da oggi, CANDIANA è fuori dall'Unione e torna a gestire da sola dipendenti e funzioni, sempre che la delibera del 2°recesso sia valida, come abbiamo contestato anche per il 2°recesso (leggi QUI/1, QUI/2, QUI/3 e QUI/4).

Che sia oggi, o fra un mese, credete che otterete finalmente risposte e servizi?
Dopo un anno che l'Amm.ne BRAZZO si lamenta del difficoltoso rodaggio dell'Unione, credete che non si giustificherà con il "suo" di rodaggio? .. dobbiamo ripartire.. adesso serve tempo.. .. dobbiamo riorganizzare.. ci vuole pazienza.. li sentiamo già mettere le mani avanti.
Tutte le giustificazioni che non andavano bene per 100 dipendenti dell'Unione, ma che tornano comodo a loro nel riprendere in mano i 10 dipendenti comunali, anch'essi poco sollevati da questa scelta alla cieca!

Magari ci sbagliamo ed è già tutto pronto: d'altronde basta tornare all'organizzazione di qualche anno fa, cosa c'è di difficile? Basta fare com i gamberi!
Lo vedremo con le prossime interrogazioni, già pronte, come pronti supponiamo siano LORO, dato che hanno voluto uscire dall'Unione, da ripetenti: 2 volte, e magari serve pure la 3^!

L'Unione va avanti e noi torniamo indietro: lo conferma il 2° pesce di Aprile, fresco di ieri sera!



martedì 31 marzo 2015

UNIONE: i 3 comuni "uscenti" rimangono.. col cerino in mano.

Cosa dicevamo a Dicembre?   
  1. comunicato stampa NOI CON VOI del 09/12/2014 (link: leggi QUI)
  2. C.U. 22/12/2014: dichiarazione voto contrario MOZIONE RECESSO SEMPLIFICATO (link: leggi QUI)
  3. C.U. 22/12/2014: dichiarazione voto contrario MOZIONE SCIOGLIMENTO UNIONE (link: leggi QUI)
Cosa dicevamo un mese fa? (leggi POST
"Le nostre segnalazioni al Prefetto ed agli Uffici Regionali dei mesi scorsi erano un campanello d'allarme serio e fondato: oggi le conseguenze di quelle mozioni politiche scellerate ed illegittime (lo ribadiamo!) e dei conseguenti provvedimenti per agevolare l'uscita di chi in realtà non vuole uscire, o non sa uscire perchè approva atti illegittimi, sono sotto gli occhi di tutti!"
 
Cosa dicevamo la settimana scorsa? (leggi POST)
I tre comuni "uscenti-ma-non-adesso" (AGNA, ARRE e BAGNOLI) hanno la gravissima responsabilità di aver appoggiato a Dicembre, insieme a CANDIANA e BOVOLENTA, la mozione di scioglimento dell'Unione e la mozione del recesso anticipato, poi approvata per accontentarli e appositamente per farli uscire.
Sono mesi che devono uscire, ma non hanno avuto la forza di farlo, sapendo che sbagliavano: nel frattempo non smentivano la loro intezione aduscire, meritando a nostro avviso la definizione di "kamikaze"!

Dopo dieci mesi di farneticazioni politiche, CONSELVE e TERRASSA P.NA , esasperati da ultimatum / mozioni / recessi illegittimi / indecisione dei Comuni che escono-ma-non-escono, hanno chiesto fino all'ultimo un'azione di responsabilità e coerenza, senza avere risposte! (leggi QUI)


E così, alla fine, gli unici che hanno una alternativa, la attuano, da veri Amministratori:
  • CONSELVE ha convocato Consiglio d'urgenza per approvare il recesso dall'Unione domani 01/04/2015
  • TERRASSA ha convocato Consiglio d'urgenza per approvare il recesso dall'Unione oggi 31/03/2015
Queste due Amministrazioni escono vincenti e senza nemmeno più la preoccupazione dell'Unione: sono già pronti a proseguire le funzioni associate che avrebbero gestito in Unione.
Invece, i tre comuni "uscenti" diventano "rimanenti" e si sorbiranno una sequenza di incombenze allucinanti:
  1. nominare un nuovo Presidente dell'Unione, dato che il recesso ha valore dal giorno dopo la deliberazione del recesso del Comune, proprio come hanno voluto loro!
  2. gestire lo scioglimento dell'UNIONE, come avevano chiesto a Dicembre

Se non nominano il Presidente, i tre Comuni rimanenti sono responsabili del commissariamento dell'Unione!

Se non scioglono l'UNIONE questi 3 Sindaci ci devono spiegare a cosa è servita la canea che ci siamo sorbiti in oltre dieci mesi di farneticazioni!

Alla fine, l'Unione è rimasta in capo a chi da mesi ne voleva celebrare il funerale!

Tra recessi alla cieca e uscite perse, il suicidio politico di questi 5 Comuni è completo!

Chi tra i 3 "rimanenti" tradirà per primo gli altri e proverà a recedere a sua volta?
Sarà la dimostrazione della pochezza degli argomenti usati in questi mesi.
Ma a nostro avviso non si potrebbe nemmeno.


Solo una immediata formalizzazione di recesso dei Comuni "kamikaze" potrebbe salvare l'Unione, ma non si può chiedere a CONSELVE e TERRASSA P.NA ulteriore pazienza oltre a quella spesa in questi tragici mesi per il nostro territorio.

Se così fosse, l'Unione ed il buon senso vano avanti, come sempre abbiamo detto ed auspicato.


Le responsabilità sono evidenti: queste incapacità politiche causeranno gravissimi danni ad un territorio che si era dato, finalmente e conformemente alle leggi, una organizzazione ed una governance unitaria.
Un grande territorio sacrificato agli orticelli comunali di Amministrazioni senza visione nè prospettive.


Il capogruppo consigliare NOI CON VOI
Ing. DE MARCHI ANDREA

mercoledì 25 marzo 2015

UNIONE in stallo: Comuni "perplessi" nonostante l'uscita agevolata

La pubblicazione della delibera di C.C. 6/2015 del 2° recesso ci porta conoscenza di una lettera del 5/3/2015 inviata dal Presidente dell'Unione ai colleghi SIndaci, dai contenuti molto preoccupanti (leggi testo integrale QUI).

Nella seduta di consiglio, la Sindaco BRAZZO ci menzionava questo documento solamente per l'invito ai Comuni "secesisonisti" del Presidente nel decidere se "stare dentro o fuori" l'Unione.
La lettura del documento riportata nel verbale non è avvenuta (ne abbiamo richiesto formalmente la correzione: leggi QUI), anche perchè le 3 pagine del documento non ce le ricordiamo né NOI, ne' i presenti tra il pubblico!
Infatti, sarebbe servito molto tempo per leggere le 3 pagine e soprattutto per spiegare le gravi considerazioni lì espresse, che inchiodano le Amministrazioni "secessioniste" alle loro responsabilità.

Più di un mese fa, il  16 Febbraio (leggi POST), denunciavamo l'atteggiamento distruttivo e poi inconcludente dei Comuni "secessionisti" che avevano proposto ed appoggiato mozioni gravissime, paralizzando l'Unione ed aggravando irreversibilmente problemi amministrativi più che risolvibili.

Questa lettera del 5 Marzo del Presidente dell'Unione conferma le nostre preoccupazioni e rende evidente come i Comuni che hanno voluto il recesso semplificato ora siano "perplessi" e stiano paralizzando l'Unione non formalizzando la loro uscita.

Nelle nostre prese di posizione e dichiarazioni di voto abbiamo sempre criticato fortemente chi ha appoggiato sia la mozione di scioglimento  dell'Unione che quelle per il recesso semplificato:
  1. comunicato stampa NOI CON VOI del 09/12/2014 (link: leggi QUI)
  2. C.U. 22/12/2014: dichiarazione voto contrario MOZIONE RECESSO SEMPLIFICATO (link: leggi QUI)
  3. C.U. 22/12/2014: dichiarazione voto contrario MOZIONE SCIOGLIMENTO UNIONE (link: leggi QUI)
  4. post "UNIONE vittima di Sindaci kamikaze" del 16/02/0215 (link: leggi QUI)

Ma analizziamo i punti salienti della lettera del Presidente dell'Unione del 5/3/2015:
  • si evidenzia che il 3 e 4 Febbraio è stata approvata la modifica allo Statuto dell'art.7 (nostro voto contrario) consentendo il recesso semplificato ed eliminando il vincolo temporale e di preavviso. Vale a dire: la porta è stata aperta per quelli che a Dicembre volevano abbandonare e pure sciogliere l'Unione;
  • si evidenzia che le successive Giunte Unine del 6-12/02/2015 hanno visto CANDIANA e BOVOLENTA confermare l'uscita, ma AGNA, ARRE e BAGNOLI erano "perplessi". Queste perplessità sono incomprensibili dopo che hanno appoggiato le mozioni di scioglimento e recesso incondizionato ma dimostrano come, alla prova dei fatti, l'Unione sia l'ancora di salvezza per i Comuni che solo ora capiscono cosa comporti fare le funzioni in forma associata"
  • la situazione di stallo politico e decisionale causata dalle mozioni di Dicembre appoggiate dai 5 comuni si sono aggravate fino ad obbligare i dirigenti dei settori a inviare il 13/02/2015 una nota in cui si rendono indisponibili a proseguire il loro incarico, principalmente a causa della indeterminazione della composizione dell'Unione e la conseguente mancanza di guida politica per gli adempimenti e l'organizzazione del lavoro. E' la prima volta che l'organizzazione del lavoro viene compromessa per mancanza di governo politici. mai prima d'ora i dirigenti avevano formalizzato l'impossibilità di proseguire con il loro lavoro a causa dello stallo politico. L'incapacità politica delle Amministrazioni che hanno spinto per scioglimenti e recessi scellerati, si è infine riversata sulla gestione dei servizi! Il problema non è l'Unione, ma chi non ha capito come funziona e a cosa serve!
  • la conseguente nota del 17/02/2015 del Presidente ai Sindaci ha ottenuto la conferma dei 3 Comuni "perplessi" sulla loro "definitiva volontà di recesso". Quindi, oltre un mese fa, anche AGNA, ARRE e BAGNOLI hanno confermato di voler recedere, ma senza dire quando e ciò è ritenuto inattuabile sia dai dirigenti che dal Presidente dell'Unione che evidenziano il rischio a breve termine dello "stato di blocco amministrativo" il cui innesco porterebbe alla segnalazione a Prefettura, Corte dei Conti e Procura. Problemi di questo tipo l'Unione ed i Cittadini non ne hanno mai avuti, prima che Amministrazioni irresponsabili innescassero il tentativo di scioglimento e di recessi in deroga o semplificati!
  • Si evidenzia da parte del Presidente dell'Unione, suffragato dai Tecnici, l'opportunità di procedere "quanto prima con lo stacco delle attività tra la gestione Unione e quela dei singoli Comuni": in sostanza si invitano le Amministrazioni uscenti a procedere urgentemente con recessi legittimi e certi, in modo da agevolarne l'uscita! Tre mesi fa, questi stessi Comuni, chiedevano lo scioglimento dell'Unione ed il recesso immediato, ma oggi, che possono finalmente farlo, non riescono ancora a deliberare una uscita concordata e dignitosa! Unica eccezione, l'Amministrazione di BOVOLENTA, che finalmente ha approvato un recesso netto e legittimo, ma che ha la gravissima responsabilità di essere la promotrice della mozione di scioglimento, pur essendo stata accolta ad Unione avviata e proprio nel momento in cui era più difficile farsi carico di nuovi ingressi con la riorganizzaizne in atto.
  • il Presidente conclude richiamando i Sindaci alla responsabilità di "procedere al recesso entro il mese corrente, affinchè possa essere risolto lo stato di blocco amministrativo" attraverso "atti deliberativi conformi all'attuale Statuto". Non essendoci tra questi Comuni alcuna idea su come sostituire le attività che facevano con l'Unione, è chiaro perchè non escano, causando però la paralisi dell'ente (che loro avevano ben pensato di sciogliere tre mesi fa!)

CANDIANA, tanto per distinguersi, nonostante l'invito a deliberare atti "conformi", ha ri-deliberato il recesso illegittimo, richiamando integralmente quello respinto dall'Unione ma agigungendoci ulteriori lacune (richiamo al sostituto d'imposta, a documenti inesistenti, mancanza di pareri): una dimostrazione di incapacità ed arroganza politica che ci rendono sempre più isolati.
Nessuna notizia infatti di accordi con gli altri comuni per le funzioni associate!

Le nostre segnalazioni al Prefetto ed agli Uffici Regionali dei mesi scorsi erano un campanello d'allarme serio e fondato: oggi le conseguenze di quelle mozioni politiche scellerate ed illegittime (lo ribadiamo!) e dei conseguenti provvedimenti per agevolare l'uscita di chi in realtà non vuole uscire, o non sa uscire perchè approva atti illegittimi, sono sotto gli occhi di tutti!

Da mesi, oramai, i 5 Sindaci uscenti tacciono ai propri Cittadini e nei Consigli Comunali l'aggravarsi dei problemi organizzativi interni a causa delle loro scelte sbagliate e dell'incapacità di assumersene la responsabilità.
Il blocco amministrativo è figlio di questa politica: l'Unione chiede solo di continuare e che i 5 Comuni escano, anzichè distruggerla con la loro inerzia ed l'incapacità, causa di disservizi di estrema gravità e che mai finora erano stati rilevati!

A poco servirà la scusa del "peccato orginale" delle Amministrazioni precedenti, le quali hanno avviato servizi congiunti su tutte le funzioni, secondo legge, con provvedimenti legittimi che hanno consentito fino a pochi mesi fa di superare le difficoltà operative, come hanno evidenziato i Sindacati stessi ai Sindaci ed al Prefetto (leggi mozione pro-Unione e articolo), che ora comprendono il perchè di un avvio deciso e fortemente voluto dalle precedenti Amministrazioni dell'Unione.

Già, la mancanza di visione e volontà politica: sono nove mesi che si confonde la causa con l'effetto!
L'Unione in questi mesi è stata incomprensibilmente attaccata anzichè governata o  migliorata come il buon senso e la normativa dettavano, fino a un mese fa.
Siamo in Italia, le cose vanno così: c'è pure la sanatoria per i comuni indampienti (articolo Ass.re Ciambetti e nostro post su CANDIANA graziata dal mille proroghe)

Ora quella fase è finita e le responsabilità sono evidenti: queste incapacità politiche causeranno gravissimi danni ad un teritorio che si era dato, finalmente e conformemente alle leggi, una organizzazione ed una governance unitaria.
Un grande territorio sacrificato agli orticelli comunali di Amministrazioni senza visione nè prospettive.

L'Unione dei Comuni del Conselvano era la 2^ in Veneto per estensione di territorio e 7^ per popolazione: di questo parliamo!




Elezioni Comunali 25 Maggio 2014